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WRC2: viaggio nella stagione iridata dei semi-ufficiali

Mads Ostberg nel WRC 2 con la Citroen C3 R5

Si è appena concluso al Rally di Monza anche la stagione 2020 del WRC2, campionato riservato alle R5/Rally2 semi-ufficiali che non rappresenta assolutamente la serie B del World Rally Championship. Il titolo è andato a Mads Ostberg e Torstein Eriksen con la Citroën C3 R5 della francese PH Sport, battendo di forza i diretti inseguitori della Toksport WRT, Pontus Tidemand e Patrick Barth.

Per la Citroën Racing arriva un’altra gran bella soddisfazione dopo il titolo europeo di Lukyanuk-Arnaoutov, il titolo italiano di Crugnola-Ometto e il titolo spagnolo di Lopez-Rozada. Così facendo i norvegesi terminano la striscia di vittorie e i titoli della Skoda Fabia che iniziò dal 2016, ma andiamo con ordine.

La stagione è stata davvero complessa a causa del Covid-19, ma nonostante tutto la FIA e gli organizzatori sono riusciti a riunire in un calendario sette eventi. Nella prima parte di campionato i neo campioni del WRC2 hanno vinto i primi due eventi stagionali, il Rally di MonteCarlo e il Rally di Svezia.

La strada verso il titolo è sembrata inizialmente “facile” per Mads… Fino a quando non hanno incominciato a gareggiare anche gli scandinavi della Toksport WRT, il team vincitore del WRC2 in questa strana stagione. Tidemand e Barth vincono il difficile Rally del Messico e subito dopo il mondo sportivo si ferma a causa della pandemia da Covid-19.

Si riparte dopo una lunghissima pausa, caratterizzata da tanto dolore e sofferenza, e si va a correre il Rally di Estonia, vinto dai norvegesi. Il Campione WRC2 2017 non ci sta e va a vincere sia in Turchia e sia in Sardegna, salendo in testa alla classifica generale. Giunge il momento del Rally di Monza, evento organizzato in fretta e furia per adattarlo ad un evento mondiale, dove il vincitore del Rally di Portogallo 2011 apre anche diverse settimane prima una polemica nei confronti degli altri team, e in particolar modo nei confronti di Pontus.

Mads Ostberg e Citroën sostengono che è impossibile per Toksport, M-Sport e Hyundai partecipare ulteriormente, poiché hanno tutti già partecipato a cinque eventi (secondo il regolamento) e farlo ora con un altro pilota violerebbe la regola che stabilisce l’iscrizione al loro primo rally: MonteCarlo per M-Sport, Hyundai e Citroën, Svezia per Toksport.

La regola è cambiata in corso d’opera e a Monza troviamo sia Mads e sia Pontus, dove lottano per vincere il titolo WRC2. La sfida è apertissima tra i due, ma alla fine la spunta l’equipaggio norvegese vincendo la gara è il titolo. Questa stagione ormai è giunta al termine, ma già girano voci molto positive e interessanti in vista del 2021.

Alcune fonti ipotizzano il ritorno della Skoda Motorsport in forma semi-ufficiale nel mondiale rally e in particolar modo nel WRC2. La Skoda Svezia o Norvegia potrebbe approdare nel mondiale 2021 con Solberg Jr. e Mikkelsen, due piloti molto validi e performanti, riservata agli equipaggi con le vetture gestite dai team privati.

La squadra dovrebbe appoggiarsi alla base logistica del Campione WRC 2003 Petter Solberg che è situata a Torsby, in Svezia. Quasi sicuramente però la casa automobilistica ceca non tornerà in forma ufficiale, a causa degli alti costi da sostenere per far correre la Fabia Rally2 EVO in giro per il mondo.

Una domanda, per una riflessione: che senso ha separare in due categorie, WRC2 e WRC3, le R5/Rally2? Gli equipaggi del WRC3, che utilizzano vetture gestite da team privati, hanno dimostrato quest’anno di essere più performanti e veloci rispetto agli equipaggi del WRC2, che corrono con vetture di team semi-ufficiali. E’ stato fatto per creare confusione o per garantire ai Costruttori un titolo sicuro, nel caso in cui qualche privato fosse più veloce dei loro equipaggi?