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Intervista esclusiva, Roma nel WRC: il sogno reale di Max

Svelato il Rally Roma Capitale 2019

Il Mondiale Rally sta cercando nuove gare extra per riuscire a riempire un calendario 2020 sempre più orfano degli appuntamenti previsti e portare a compimento la stagione. Una ricerca che il promoter iridato sta ultimando in vista del Consiglio Mondiale della FIA di venerdì prossimo. Come anticipato da RS la candidatura più forte appare quella del Rally di Ypres accanto a quello in Estonia, ma la piacevole sorpresa è che un’altra candidatura forte arriva dall’Italia: Roma nel WRC, candidato da Max Rendina.

Dopo l’idea del doppio GP di F1, l’Italia potrebbe diventare il centro mondiale dell’automobilismo di massimo livello raddoppiando anche gli appuntamenti del Mondiale Rally con Roma nel WRC. Sarebbe straordinario, ma è veramente possibile?

“Riuscire ad organizzare un rally iridato a Roma è sempre stato il mio sogno: se ne è presentata l’opportunità visto che il promoter del WRC sta cercando eventi di spicco, e ho dato la mia disponibilità per farlo diventare, anche se solo per una volta, realtà. Già rientrare fra i candidabili è un grande attestato a livello internazionale. Sarebbe un grande impegno economico, ma anche un evento fantastico per gli appassionati, con già il gradimento delle Autorità cittadine e il favore del Presidente ACI Angelo Sticchi Damiani.”

Dunque Rally di Roma Capitale iridato? Di sicuro saresti il primo italiano, e probabilmente non solo, a vincere un titolo iridato da pilota e poi a diventare l’organizzatore di una prova del mondiale.

“Sarebbe un altro Rally di Roma, da disputarsi in autunno e non in concomitanza con quello di fine luglio valevole per l’europeo (N.d.R. il che supererebbe comunque l’attuale “divieto” di doppia validità WRC-ERC). La serie continentale è il teatro più adeguato per la mia organizzazione e sono felicissimo del rapporto che abbiamo con il promoter e i protagonisti del ERC. Ma anche se solo per una volta sarebbe fantastico avere il mondiale, anche pensando che la gara della Capitale è nata solo nel 2013.”

Diventeresti anche il solo in grado di dar vita a due rally di tale levatura nello stesso anno…

“Da sempre sono per il fare, per il proporre e per il crescere: ma a ragion veduta. Ed abbiamo già verificato anche l’eventuale logistica: dalla direzione gara allo Sheraton dell’Eur, al parco assistenza sempre all’Eur in Piazzale Industria, ad un percorso con le speciali del Roma europeo allungate (che con geniale iniziativa già ospiteranno le WRC Plus a fine luglio a corollario dell’europeo N.d.R.) così come la prova di Ostia. Comunque il Rally di Roma iridato non sarebbe una alternativa al Rally Italia-Sardegna, ma eventualmente solo un secondo appuntamento in Italia oltre a quello sardo”.

Ma nel caso potrebbe diventarlo in futuro, magari riscoprendo la terra sul continente come faceva un tempo il Sanremo su doppio fondo…

“Non ho questa ambizione: ho stima e amicizia per il Rally Italia Sardegna e, ripeto, l’europeo mi va benissimo. E sto con i piedi per terra: le gare sterrate costano molto di più, non ne abbiamo l’esperienza, e mi pare che sia inattuabile riproporre oggi nell’Italia continentale qualcosa di simile al Sanremo di un tempo.”

Eppure la notizia in rete ha subito ridestato i nostalgici…

“Ovvio: sicuramente la gara ligure ha la tradizione per un ritorno spot nel mondiale e non mi sorprenderei che in questa ottica rientrasse fra le ipotesi considerate dal promoter iridato.”

Ma quanto ci credi ad un Roma Mondiale?

“Un sogno può anche diventare reale, e siamo pronti a renderlo tale. Ma almeno fino a Consiglio Mondiale FIA del 19 giugno preferisco vederlo come sogno… a orecchie aperte.”