WRC, Spagna: caos ibrido in Hyundai, Solberg ventila il ritiro
Non bastavano le nette contrapposizioni tra Thierry Neuville e Ott Tanak. Ecco manifestarsi altri problemi all’ibrido e sempre sulla vettura del campione estone. Addirittura due volte in un giorno solo. Moncet smentisce il proprio pilota e difende il team, di cui Tanak invece sospetta. Intanto, Oliver Solberg svela che presto Hyundai Motorsport potrebbe abbandonare il WRC.
Va tutto male. Altro che terza vittoria consecutiva. In Hyundai non bastavano le contrapposizioni tra l’aspirante nuovo team principal, Thierry Neuville, che ormai annuncia nomi sostitutivi a Oliver Solberg come fosse Fabio Fazio dal palco del Festival di Sanremo, e il povero Ott Tanak, sempre più isolato in squadra.
Alla fine del venerdì del Rally di Spagna, Tänak ha accennato al fatto che i soliti ignoti problemi all’ibrido hanno ostacolato la sua giornata di apertura della penultima prova del WRC 2022. Questi problemi, secondo il campione del mondo estone, non sono sconosciuti al team Hyundai. Apriti cielo. Hyundai non sbaglia mai. E infatti, il vicedirettore del team Julien Moncet smentisce.
In molte prove del venerdì, Tänak è stato lasciato con una spinta ibrida intermittente o inesistente. Sembra che in Hyundai, ormai, non abbiano mezze misure: o troppa spinta o nulla. La i20 N Rally1 dell’estone, “depotenziata”, si è piazzata quarta a fine giornata, dietro a quella di Thierry Neuville. Quando sembrava di aver risolto il problema, al parco assistenza di mezza giornata, scambiando le unità, la potenza ibrida si è dilegata di nuovo anche sulla PS8.
Tanak ha dubbi sul team
“Non è sfortuna – accusa Tänak nel parco assistenza -. Sembra essere un problema simile a quello che abbiamo avuto questa mattina, quindi probabilmente deve esserci qualcosa che lo sta causando. I ragazzi devono scoprire qual è il problema. Credo in realtà che il problema non sia al di fuori del controllo del team. In realtà non so perché sta succedendo, ma un motivo ci deve essere. Dobbiamo capire”.
Moncet getta acqua sul fuoco
Non sorprende che il vicedirettore del team Hyundai, Julien Moncet, si sia affrettato a smentire il proprio pilota, difendendo la squadra, come se fosse in qualche modo (direttamente o indirettamente) responsabile dei problemi dell’ibrido di Tänak.
“Si può sostenere che è una coincidenza che succeda sempre sull’auto di Ott e persino due volte oggi – ha detto Moncet -. Ma per quanto ne sappiamo, il motivo non è ancora chiaro. Ho appena discusso con i ragazzi di Compact Dynamics; non è proprio chiaro cosa sia successo o perché stia succedendo sempre ad Ott. Indagheremo”.
La questione Solberg Jr
A proposito di Oliver Solberg. Ott Tanak ha preso le distanze dal comportamento di Thierry Neuville, marcando ancora di più il gelo col suo compagno di squadra dopo Ypres. “Non sono come il mio compagno di squadra, lui sta organizzando i nuovi piloti del team. Io non ne sapevo nulla e l’ho saputo quando me lo ha raccontato Petter Solberg. Non avevo idea che del fatto che lo avrebbero mandato via”.
Il ventilato ritiro di Hyundai
Anche Oliver Solberg non le manda a dire. “Ho saputo del mio licenziamento domenica sera, dopo l’arrivo dal Rally Nuova Zelanda. Il team ha prima avvisato i miei genitori, che mi hanno spiegato la situazione. Poi, il team manager mi ha parlato e mi ha spiegato che la situazione era cambiata, perché i coreani avevano bisogno di un pilota esperto per la prossima stagione e non avevano budget per una quarta vettura”.
“Per tutto il fine settimana in Nuova Zelanda sentivo che stava succedendo qualcosa di strano – dice Oliver Solberg -. Alcune persone nel team erano troppo gentili e l’ho trovato molto strano, perché non l’avevano mai fatto prima! In generale, pensavo che sarebbe accaduto qualcosa, ma non sapevo cosa fino a domenica sera”.
“Nessuno mi aveva detto niente per tutta la stagione; Mi è sempre stato richiesto di guidare e imparare. Mi dicevano: “Sì, sappiamo che la macchina è difficile da gestire e che la situazione nella squadra non è facile in questo momento, ma hai un grande futuro davanti a te, stai calmo, non preoccuparti”. Beh, non ero preoccupato… e poi – bam”.
“Dal momento che non hanno bisogno di giovani piloti – spiega Oliver – Hyundai potrebbe non avere intenzione di rimanere nel WRC per molto tempo ancora. Non volere giovani si può capire, se non si è interessati al campionato a lungo termine. In questo caso, non hanno bisogno di crescere qualcuno. All’inizio della stagione avevano detto che avrebbero lavorato sul loro futuro nel WRC, ma ora qualcosa è cambiato e non so perché”.