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Prove speciali: modifiche alle Norme Generali Aci Sport

Prove speciali: modifiche alle Norme Generali Aci Sport

Aci modifica momentaneamente, per l’emergenza Covid-19, la normativa relativa ai rally. Le Norme Generali sono state temporaneamente variate all’articolo 1.3 Prove Speciali, che cambia così: “Tratti di percorso obbligatoriamente chiusi al traffico, da percorrersi a velocità cronometrata. I Rally nazionali A e B fermo restando il numero minimo di 6 Prove Speciali complessive, dovranno avere almeno 3 Prove Speciali diverse tra loro”.

“Fanno eccezione i rally valevoli per il Campionato Italiano Terra (CIRT) a coefficiente 1, i Rally Nazionali C e lo Challenge Raceday Terra, per i quali è prevista la possibilità di due prove speciali diverse tra loro. Nello Challenge Raceday Terra è prevista la stessa tassa di iscrizione dei rally nazionali C titolati e non titolati). Nel numero minimo delle Prove Speciali diverse tra loro, non possono essere conteggiate le Super Prove Speciali”.

“Le prove speciali devono essere percorse in un solo senso di marcia, anche in caso di ripetizione e/o di passaggi parziali. Fanno eccezione le prove speciali svolte in circuiti permanenti e le Super Prove Speciali . Ogni prova speciale non può essere ripetuta più di tre volte, anche nel caso di passaggi parziali. Eventuali apprestamenti artificiali sul percorso delle prove speciali che si svolgono su strade asfaltate (chicane, apprestamenti per impedire il taglio del percorso) devono essere indicati sul radar”.

“Qualora siano previsti in Prova Speciale l’apprestamento di dispositivi anti taglio e/o di protezione di punti del percorso e/o chicane, l’Organizzatore dovrà preventivamente informare ogni Concorrente mediante comunicato scritto, indicando il posizionamento e la tipologia dei dispositivi utilizzati. Tra i dispositivi anti taglio sono vietati elementi in materiale ferroso”.

Nelle Norme Generali sono state aggiunte:

“Nel caso di rally moderni e rally storici abbinati, sia che siano entrambe gare valide per un titolo ACI che non titolate, partono per prime le vetture del rally moderno con un intervallo di tempo ritenuto opportuno dal Direttore di Gara. Fanno eccezione i rally che hanno validità solo per un titolo storico e nessuna validità per il settore moderno, in cui partono per prime le auto storiche”.

“Al fine di garantire lo svolgimento del Rally storico quando le vetture auto storiche partono in coda alle moderne, nel caso in cui una Prova Speciale debba essere interrotta e venga ripristinata entro un’ora dall’orario teorico di partenza della prima vettura auto storiche, il Direttore di gara deve assicurare il regolare svolgimento della Prova Speciale facendo precedere la prima vettura storica da una vettura di servizio e da una vettura apripista. Tale norma deve essere applicata anche nel caso in cui partano in coda le auto moderne. Il Supervisore della gara moderna opererà anche per la gara storica. Per quanto non indicato nel presente articolo fare riferimento all’Art. 106 RSN”.