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Chiodi Tricolore: a Verona vittime Zanin, Nicelli e De Antoni

Mattia Zanin

Il battistrada perso in gara da Zanin è stato successivamente recuperato dal un commissario di percorso nei pressi della postazione numero 43 (km. 8,070) e sullo stesso sono stati riscontrati evidenti danni nella parte centrale causati da “un corpo estraneo e tagliente”.

Intorno a Verona non è la prima volta che si aggrovigliano storie pungenti. Così, per non farci mancare nulla, nella mattinata di sabato 8 ottobre, sulla PS3 sono ricomparsi i chiodi. Succede che il concorrente numero 56, Mattia Zanin presenta reclamo ex articolo 21.16. Zanin, che può concorrere alla vincita del titolo e comunque condizionare la classifica, perché è una che ha piede, ha forato lo pneumatico anteriore sinistro sulla PS3 con successivo distacco del battistrada.

Il battistrada perso in gara è stato successivamente recuperato dal un commissario di percorso nei pressi della postazione numero 43 (km. 8,070) e sullo stesso sono stati riscontrati evidenti danni nella parte centrale causati da “un corpo estraneo e tagliente”.

Ma non solo. Anche gli equipaggi 55, Nicelli-Pieri, e 57, De Antoni-Musiari, hanno forato sulla PS3 e anche le loro forature sono state causate da corpi estranei taglienti, come tavolette con pezzi di metallo saldati. A questo punto anche su queste vetture è stato disposto riscontro d’ufficio. “Per scrupolo” dicono i Commissari Sportivi. Infatti, dall’indagine sulle vetture di Nicelli e di De Antoni si è avuto riscontro che si trattava di un vero e proprio boicottaggio. Inoltre, qualcuno ha consegnato anche questi “chiodi” artigianali ai Commissari Sportivi.

Avuta certezza che sulla PS3 è accaduto qualcosa di anomalo, è stato assegnato il tempo equo di 9’32″9 ai concorrenti 54, 55, 56, 57, 58 e 59, oltre alla restituzione della tassa di reclamo pagata dallo sfortunato Zanin.

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Copertina ottobre 2022