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Un sabotaggio è una minaccia, intervenga la Giustizia

Pneumatico Nicelli, Due Valli

Se c’erano i chiodi a Verona non sta a me dirlo giacché non ero presente e quindi questa non è una presa di posizione contro o a favore di un pilota o di un equipaggio. So però, che sabotare una vettura o condizionarne le prestazioni può significare anche minacciare l’incolumità dei concorrenti e allora sì: se i chiodi ci sono stati, questa battaglia deve proseguire per vie legali e per processi sportivi perché gli innocenti si battono sempre fino all’ultimo per far valere le proprie ragioni e i propri diritti.

La presenza di chiodi sulle prove speciali al 2Valli è un gesto di una gravità assoluta che purtroppo ciclicamente ritroviamo nel mondo dei rally. Non è la prima volta che ci imbattiamo in episodi che nulla hanno a che fare con lo sport e con quella sana modalità di vivere la nostra passione che comunque sovente e inopportunamente viene considerata migliore rispetto a quella del calcio e dei suoi ultras scalmanati.

È anche vero però che spesso i chiodi rappresentano una scappatoia, una via d’uscita per giustificare ciò che qualcuno non vorrebbe palesare ossia i propri limiti; accettare le sconfitte fa parte della completezza di un pilota e del campione che si vorrebbe diventare. Ma quando non ci si riesce ad affermare, spesso i chiodi (o altre cause esterne sulle quali è impossibile intervenire) sono quel lupo cattivo che non vorremmo ma che fa funzionare tutta la favoletta, quelle creature mostruose di “The Village” che ci permettono di credere che il male è fuori cosicché nessuno affronta tutto ciò che non c’è dentro.

Se c’erano i chiodi a Verona non sta a me dirlo giacché non ero presente e quindi questa non è una presa di posizione contro o a favore di un pilota o di un equipaggio. So però, che sabotare una vettura o condizionarne le prestazioni può significare anche minacciare l’incolumità dei concorrenti e allora sì: se i chiodi ci sono stati, questa battaglia deve proseguire per vie legali e per processi sportivi perché gli innocenti si battono sempre fino all’ultimo per far valere le proprie ragioni e i propri diritti.

Spero quindi che ci attenda un lungo inverno di battaglie portate avanti nelle giuste sedi di competenza e non nel pubblico forum dei social network dove tutto diventa vero ed il contrario di tutto lo stesso, facendoci pensare che il colpevole possa essere chiunque perché ogni ipotesi regge come addirittura il suo esatto contrario. No grazie, di questo non ne abbiamo bisogno. Di giustizia e sportività, sì.

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Copertina ottobre 2022