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Sarah McFadden: ipovedente che può correre in Irlanda

Sarah McFadden: ipovedente che può correre in Irlanda

La community rally DriveTribe ha intervistato nei giorni scorsi la copilota Sarah McFadden, rallysta ipovedente che in Irlanda corre senza nessun tipo di problema. Sarebbe una notizia locale, irlandese, se non fosse che in Italia abbiamo un navigatore ipovedente a cui non è permesso di correre, che resta costantemente escluso dalle competizioni rallystiche.

Come abbiamo spiegato qui, purtroppo, per il nostro Francesco Cozzula il problema non è l’essere ipovedente, bensì sono i regolamenti e l’assenza di eventuali deroghe, ove possibile. Vale la pena scoprire la storia di Sarah McFadden per ragionare sulla paradossale situazione che da qualche anno si trova a vivere Cozzula, sperando che possa contribuire in qualche modo a risolvere il problema che abbiamo in Italia.

“Sono una pilota di rally con una differenza. Sono affetta da albinismo che è una condizione in cui manca un pigmento nei miei capelli, nella mia pelle e nei miei occhi. Quindi ho la pelle pallida, i capelli bianchi e gli occhi rossi e ho anche il nistagmo, che significa che i muscoli nella parte posteriore degli occhi non sono completamente sviluppati e così si muovono costantemente da un lato all’altro. Avere entrambe le condizioni mi ha lasciato gravemente ipovedente sin dalla nascita. Ma nel luglio 2018, sono diventata la prima navigatrice ipovedente a gareggiare nei rally irlandesi”.

La passione di Sarah per i rally si perde nella notte dei tempi. “Sono stata interessata ai rally per tutta la vita. Entrambi i miei genitori sono stati coinvolti nei rally a tutti i livelli e fin da piccola sognavo il giorno in cui avrei fatto un rally. Crescendo, volevo seguire le orme di entrambi i miei genitori e diventare una pilota di rally, ma sfortunatamente quando avevo 12 anni ho scoperto che a causa della mia disabilità visiva non mi sarebbe mai stato permesso di ottenere la patente di guida”.

“Sebbene fosse una pillola difficile da ingoiare, mi sono subito resa conto che, sebbene non potessi ottenere una patente, sarei potuta diventare navigatrice. Quindi, nel luglio 2018, ho fatto domanda a Motorsport Ireland, che è l’organo di governo del motorsport in Irlanda, per una licenza di navigazione e dopo aver superato un controllo medico ho ottenuto la mia licenza per navigatori rally”.

Sarah McFadden è a tutti gli effetti una copilota rally ipovedente e da qualche anno ormai, poco dopo che l’Italia non consentiva più a Cozzula di ottenere la licenza, si diverte scorrazzando liberamente in tutte le PS del suo Paese. Come è stato possibile? In Irlanda hanno un regolamento agile, libero da burocrazia e da norme inutili e per essere copilota non è necessaria la patente. Ovviamente, anche l’Irlanda è riconosciuta dalla FIA e la stessa FIA che pare essere il problema di Cozzula non ha nulla in contrario.

Insomma, c’è una sola soluzione: cambiare il regolamento in Italia, essendo certi adesso che, dal 2018, alla FIA non pare importare il fatto che una federazione sensibile deroghi consentendo i rally anche ad uno o ad una copilota ipovedente e quindi sfornita di patente. L’auspicio è che si possa legiferare in questa direzione, anche perché, come è noto, essere portatore di disabilità non è una colpa.