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Ti racconto il debutto europeo della Clio Rally5 Delta Rally

Ti racconto il debutto europeo della Clio Rally5 Delta Rally

L’avventura ha inizio martedì 14 luglio 2020: mentre sono in centro a Padova a fare una passeggiata con un paio di amici, mi arriva una telefonata. Leggo “Alberto Battistolli”, rispondo al volo. Dopo 3 minuti riattacco, sorrido, chiamo a casa, chiamo a lavoro, sorrido di nuovo. Tutto ciò nel giro di forse 5 minuti. Poi me ne rendo conto: correrò Lucca e Roma, a fianco di Nicola Cazzaro, sulla nuovissima Renault Clio RSR Rally5 della Delta Rally per i colori della Scuderia Palladio.

Immaginatevi di essere un ragazzo di 19 anni, che alla sua quarta gara in assoluto viene chiamato per affrontare il debutto europeo di una vettura nuovissima e che, per di più, la settimana successiva si ritroverà in una gara ERC… Roba da flebo a base di benzodiazepine. Nei giorni precedenti alla prima delle due gare, il Lucca, la gioia e la forte emozione rimangono vive, ma giustamente subentra l’ansia di sbagliare qualcosa. Cerco comunque, nel poco tempo che ho a disposizione, di preparare le due gare al meglio delle mie capacità, per poter dare il mio 100% in gara.

Tra il giovedì ed il sabato pre gara inizio a conoscere il mio nuovo pilota Nicola Cazzaro, nasce un bel feeling ed iniziamo a capirci. Domenica è il giorno della verità, e finalmente possiamo iniziare a capire come funzione la nuova Clio Rally5. Le prove speciali sono molto varie, tecniche, a tratti parecchio sporche, e con dei bei tratti in discesa. L’auto piace a Nicola, con cui si trova bene particolarmente in discesa (viene da 2 anni di Trofeo A112 Abarth, è abituato a lanciarsi in discesa, e si vede).

Nicola Cazzaro porta al debutto europeo la Renault Clio Rally5 con Nicolò Lazzarini
Nicola Cazzaro porta al debutto europeo la Renault Clio Rally5 con Nicolò Lazzarini nella foto Massimo Ponti

La guida davvero bene, ovviamente prendendoci le giuste misure e senza rischiare nulla. Il punto forte della Clio Rally5 è la coppia ai bassi regimi: il turbo le consente di essere molto reattiva fin da subito. L’assetto è molto rigido, ottimo per le strade ben messe e miste, un po’ meno per lo sconnesso. Il cambio è spettacolare: un sequenziale Sadev 5 rapporti, molto corto, ottimo per le strade italiane, soprattutto nel misto stretto.

L’auto in generale mi pare solida, sincera, un bel mezzo, sopra le aspettative per essere una (ex) R1. Personalmente, basandomi sulle auto su cui ho avuto modo di salire (dal sedile di destra), la accosterei di più ad una R2 che ad una Racing Start o R1 di vecchia generazione come le Suzuki: per il suo prezzo, contenuto rispetto ad alcune rivali, è davvero un mezzo molto valido, e soprattutto molto competitivo.

Lucca è stata un gara dove ci siamo davvero divertiti, anche se il nostro unico obiettivo era quello di cercare di capirci qualcosa in vista del Rally di Roma Capitale, prime due tappe (Gara 1 e Gara 2) del Cir R1, dunque il passo è stato comunque accorto, pensando a non strafare. Vinciamo la classe (da soli), e ci sono tutte le migliori premesse per un Roma entusiasmante.

Torno a Padova lunedì, dopo una “balla” presa alla domenica sera per festeggiare, che mi ricorderò a lungo, e subito martedì partiamo in direzione Roma. Le ricognizioni presentano già la grande novità (per me che sono un novellino) del gps tracking, col quale non si possono superare i 70 km/h di velocità massima. Oltre a questo, per me è davvero quasi tutto nuovo, ma cerco di non cadere dalle nuvole. Rispetto alle poche gare che ho fatto, il palcoscenico di Roma trasmette quell’idea di “rally di alto livello”, ti dà proprio la sensazione di essere in mezzo ai grandi del rallysmo internazionale.

La Clio Rally 5 Delta Rally in assistenza al Rally di Roma
La Clio Rally 5 Delta Rally in assistenza al Rally di Roma nella foto Massimo Ponti

Le prove speciali del sabato sono sporche, sconnesse, strette, mentre quelle della domenica risultano molto più larghe, scorrevoli, lisce, veloci. Il sabato, soprattutto a Pico, cerchiamo di non commettere errori e di evitare possibili forature. Ciò si ripercuote sui tempi, dunque concludiamo Gara 1 secondi, dietro la Suzuki ibrida di Simone Goldoni. In Gara 2 partiamo molto più aggressivi e prendiamo sin da subito un bel vantaggio, che manteniamo fino a fine gara, vincendo davanti a Goldoni ed al giovane Porta su Ford Fiesta R1. Nella classifica di CIR R1 ci ritroviamo a pari merito con Goldoni, dietro poi c’è Davide Porta.

Ringrazio di cuore Alberto Battistolli e Simone Scattolin per l’occasione d’oro riservatami, Nicola Cazzaro per essersi fidato d’un novellino come me ed avermi fatto vivere due weekend indimenticabili, la Delta Rally per l’ottima assistenza e non ultima per importanza la Scuderia Palladio.

Due esperienze fantastiche, che spero di poter rivivere prima o poi (più prima che poi, se sarà possibile), che mi hanno lasciato tanto non solo in quanto ad esperienza per il futuro, ma anche in fatto di emozioni: ho potuto parlare con alcuni di quei campioni che ho sempre visto come divinità inavvicinabili, ho scoperto la semplicità e la bontà di alcune persone del settore, ho capito il vero significato della parola fiducia, e della parola amicizia. Ho avuto l’ennesima conferma che i rally sono ciò che più mi dona emozioni, e che non voglio assolutamente smettere d’emozionarmi.