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Dalla Escort alla Puma: la storia Ford con i rally

Puma WRC

Ford è dai primi anni Settanta protagonista del Mondiale Rally. Lo è stata con il Ford World Rally Team, reparto corse ufficiale della casa automobilistica statunitense, dal Campionato del Mondo Rally 1973 a quello del 2012. E poi dal 2013 ad oggi con la sola M-Sport di Malcolm Wilson (che comunque affiancava il Ford WRT dal 1997). Il marchio americano, in sinergia con il team M-Sport, ha scelto per i 2022 la nuova Puma Hybrid come macchina per il WRC. Dopo dieci anni viene abbandonata la Fiesta.

La prima vettura dell’ovale blu a disputare il Campionato del Mondo Rally è la mitica Escort, nella sua versione RS 1600. L’acronimo “RS”, cioè Rally Sport, ha da sempre contraddistinto i modelli sportivi della casa anche per quanto riguarda le versioni stradali, fino ai giorni nostri. Con un motore 1.6 da 170 cavalli sviluppato da Cosworth, questa auto ha raggiunto il terzo posto iridato nelle prime due stagioni del WRC (1973, 1974), aggiudicandosi 6 rally.

Il primo alloro mondiale di Ford arriva nel 1979 con un doppio successo nei campionati Piloti (Bjorn Waldegaard) e Costruttori. L’aumento di cilindrata portò a 230 Cv di potenza su una macchina di circa 900 chili di peso complessivo. Oltre ai successi del 1979, la Escort RS 1800 può vantare il trionfo WRC del 1981 firmato da Ari Vatanen, con team privato.

Ford Escort RS2000 Zakspeed: sogno ad occhi aperti

Gli anni Ottanta sono gli anni delle Gruppo B. Per questa nuova categoria di auto da rally, il marchio americano aveva in sviluppo una Ford Escort a trazione posteriore, progetto che tuttavia fu abbandonato nel 1983. Venne, quindi, sviluppata velocemente un’auto da produrre nei soli 200 esemplari stradali richiesti dal regolamento rally per l’omologazione. La RS 200 era una vettura a trazione integrale da 450 CV che non viene certo ricordata per i suoi risultati. Fu protagonista del triste incidente che portò alla morte di tre spettatori al Rally di Portogallo 1986, da cui seguì la decisione di chiudere la parentesi del Gruppo B nel WRC.

Dopo l’abolizione del Gruppo B, Ford fu costretta a sviluppare una vettura omologabile nel Gruppo A. La scelta ricadde sulla Sierra che venne prodotta con un motore potente su una trazione posteriore, ideale sull’asfalto ma molto difficile da controllare sulla terra. Una sola vittoria nel 1988 con Didier Auriol in Corsica, annata in cui gli americani si piazzarono al secondo posto nel Mondiale Costruttori.

Giacomo Costenaro, con Justin Bardini sulla Ford Sierra RS Cosworth
Giacomo Costenaro, con Justin Bardini sulla Ford Sierra RS Cosworth

Dalla base della Sierra 4×4, nel 1993 vide la luce la nuova Escort RS Cosworth. L’auto si rivelò competitiva con il suo motore turbo da 220 CV. Nel 1993, con al volante anche gli italiani Miki Biasion e Franco Cunico, raggiunse il secondo posto Costruttori alle spalle di Toyota. Furono 8 le vittorie iridate nei quattro anni di attività nel massimo campionato.

Colin McRae con la Ford Focus WRC
Colin McRae con la Ford Focus WRC

Nel 1997 inizia l’epoca delle World Rally Car che dura ancora oggi. Vetture a quattro ruote motrici, cambio sequenziale e con molta più elettronica delle precedenti. La Escort non è particolarmente competitiva: raccoglie appena due successi con Carlos Sainz nelle due stagioni nelle quali gareggia. È il primo modello sviluppato dal team inglese M-Sport, che ha curato il reparto rally di Ford negli ultimi decenni.

Una delle auto che ha fatto la storia dei rally moderni è la Focus. Terza macchina per numero di successi nel WRC (44), alle spalle solo di Lancia Delta Integrale e Subaru Impreza (46). Fu prodotta in due serie: la prima dal 1999 al 2005 famosa per la sua livrea Martini e per il suo pilota di punta Colin McRae. La seconda serie, 2006-2010, aggiunse due titoli Costruttori alla bacheca Ford nel 2006 e 2007, mentre sul fronte piloti vigeva il dominio di Loeb su Citroen.

L’ultimo capitolo della lunga storia di Ford nei rally porta il nome di Fiesta. La vettura scelta per assecondare i regolamenti 2011 che prevedevano delle vetture meno esasperate e più vicine alle equivalenti stradali, non trovò il successo sperato. Sei vittorie tra il 2011 e il 2012, di cui tre con Jari Matti Latvala.

La categoria delle Plus, che verrà pensionata con la prossima stagione, ha introdotto diverse modifiche alle auto, una vera e propria rivoluzione. Aumentano le potenze dei propulsori coadiuvate da un’aerodinamica estremizzata in tutti i suoi componenti. Questa categoria ha accostato le WRC alle Formula 1 per la complessità di progettazione. Due titoli Piloti con l’immenso Sebastien Ogier tra il 2017 e il 2018 a cui si aggiunge il titolo Costruttori 2017 e 9 vittorie totali costituiscono il bottino dell’ovale blu in questo ultimo periodo. Vedremo se la nuova Puma Rally 1 sarà in grado di riportare lo storico marchio alla vittoria a partire dal 2022.