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Jari-Matti Latvala: ”La FIA? Troppo ottimista sull’ibrido”

Jari-Matti Latvala torna nel WRC, ma da team principal

In merito alle novità regolamentari annunciate dalla FIA nei giorni scorsi, riguardo alle penalità in caso di malfunzionamento delle unità ibride, è intervenuto Jari-Matti Latvala, attuale team manager del team Toyota Gazoo Racing. Dalla sua dichiarazione a Rallit, emerge grande insoddisfazione. Latvala, probabilmente, si aspettava un intervento risolutore, invece è stata solo messa una toppa.

Il team principal finlandese ha commentato così la decisione da parte della Federazione Internazionale Automobilistica (FIA) di ridurre da 10′ minuti a 2′ minuti, la penalità in caso di mancata disputa di una prova speciale in caso di malfunzionamento delle nuove (e tanto discusse) unità ibride.

“Abbiamo accettato positivamente questa scelta da parte della FIA. La situazione non è sicuramente facile, prendete per esempio Tanak allo scorso Rally di Svezia, quando si sono accese le spie rosse sulla sua vettura. Il problema a monte però non cambia, se queste spie diventano rosse ti devi fermare e praticamente puoi dire addio a ogni speranza di vincere la gara, su questo punto il regolamento è molto chiaro. Con una penalità di 10 minuti come era in precedenza eri tagliato fuori anche dalla possibilità di poter prendere punti entrando nella top 10, adesso con la riduzione a 2 minuti a prova le possibilità di portare a casa qualche punticino ci sono”.

Ma il problema non è risolto. Come risolverlo? “La discussione è stata incentrata proprio sulla penalità, se darla di 1 o 2 minuti, alla fine la scelta è ricaduta sui 2, ma secondo me poteva essere ancora minore. Naturalmente sarebbe stato più giusto se questo regolamento fosse entrato in vigore dal Monte-Carlo, evidentemente in FIA erano sicuri che i kit ibridi non avrebbero mai avuto problemi. Questi kit sono utilizzati anche in altri sport, ma i rally hanno caratteristiche completamente differenti da ogni altro sport motoristico, si corre col gelo e col caldo, su fondi sterrati con salti, tagli e vibrazioni che mettono sotto stress i kit. Il periodo di prova è stato di appena sei mesi, un po’ pochi per un lavoro che si annunciava molto difficile”.

Nei giorni scorsi il team Toyota ha svolto un’importante quattro giorni di test in Sardegna, tra Barbagia-Mandrolisai e Gallura dove ha messo sotto stress tutte le varie componentistiche della Yaris rally1. Il team nipponico ha provato diverse soluzioni sulla vettura, tra cui quella di una nuova soluzione per il raffreddamento delle batterie ibride.

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