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Il 2022 e la pantomima dei rally a porte chiuse

Rally del Portogallo 2021

Di Alessandro Bugelli

La gara è a porte chiuse. La gara non prevede luoghi per il pubblico in prova speciale. Anche alla Coppa Liburna si è proseguito con la pantomima, generata dal protocollo federale che a sua volta segue quello governativo, che di fatto dà diniego a chiunque, se non sia un addetto ai lavori, di portarsi in prova speciale a vedere due controsterzi.

Ora, ammesso e non concesso che fatta la regola si deve poi predisporre un servizio certo e vero che la faccia rispettare (praticamente impossibile), è da capire come mai ad esempio le corse ciclistiche –simili come tipologia alle gare di rally – a bordo strada hanno centinaia e centinaia di persone.

Palese che in un riordino, in un parco assistenza, si possano limitare gli accessi, lungo una strada che è prova speciale, riesce difficile poter impedirne l’accesso. Si è avuta la conferma che la regola va rivista a Ulignano, uno dei templi del rallismo mondiale, il cui primo giro è stato annullato per troppo pubblico. Figuriamoci se un appassionato non va al “ponticino” o ai “tornantini” di una delle prove-simbolo dei rallies a livello planetario.

Serve dunque che la Federazione faccia capire al legislatore cosa è realmente il seguire una gara, anche perché poi gli organizzatori si trovano a confrontarsi con prefetture e questure con le quali si rapportano sempre con difficoltà perché non hanno bene chiaro di cosa si parla. Fermo restando che “liberalizzando” le prove speciali, possono rimanere chiusi sia il service area che i riordinamenti (che comunque anche prima della pandemia erano chiusi a tutti, equipaggi compresi, che dopo aver lasciato lì la vettura devono allontanarsi dall’area, a regime di parco chiuso).

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Copertina dicembre 2021