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Amarcord: quel Rally del Tartufo 2013 di Cantamessa-Bollito

Podio Rally del Tartufo 2013

Luca Cantamessa e Lisa Bollito nuovamente sul grandino più alto del Rally del Tartufo. È la nona volta per il pilota di Maretto e la quinta per la navigatrice di Moncalvo che si dimostrano implacabili sulle strade di casa. Un successo che nei numeri sembrerebbe facile ed in assoluta tranquillità (sette delle otto prove disputate vinte, un vantaggio di 20”6 sul secondo classifica, che significa circa 3/10 al chilometro), ma è lo stesso pilota astigiano a sottolineare che gli avversari c’erano ed erano di alto livello e che le strade del Tartufo, per il secondo anno consecutivo in formato “Vesime” sono tutt’altro che semplici. Assecondato da una vettura, la Peugeot 207 S2000 di Balbosca che in questi ultimi anni ha dato loro solo soddisfazioni, Cantamessa-Bollito hanno compiuto una gara perfetta celebrando insieme agli altri due componenti del podio, al sindaco di Asti Fabrizio Brignolo ed all’assessore allo sport Marta Parodi (ed anche con Massimo Marasso, che pur in tuta ha svolto nel migliore dei modi il ruolo di vice presidente del Consorzio Asti D.O.C.G) una vittoria contro avversari agguerriti il primo dei quali è stato il caldo tropicale.

In seconda posizione Elwis Chentre-Fulvio Florean con la Grande Punto Abarth by D’Ambra che hanno spremuto fino all’osso lavorando sulle regolazioni per cogliere quel decimo in più che li avrebbe potuti portare più vicino a Cantamessa, pagando pesantemente il fatto che la Punto, è inutile negarlo, accusa qualche anno in più e minori evoluzioni della 207 S2000. Gara da incorniciare per Marco Strata, affiancato dalla affascinante Ylenia Garbero (19 anni secondo rally in carriera), che ha pagato la rottura di un semiasse nelle prove mattutine, ma ha saputo far volare la Mitsubishi Lancer EVO X in configurazione N4, curata dalla EVO Motor Sport, sicuramente in debito prestazionale rispetto alle S2000, ma che nelle mani del pilota genovese risulta una vettura da assoluto.

Fuori dal podio, questa volta, Massimo Marasso e Marco Canuto che per una volta non hanno saputo inserirsi nella lotta per la vittoria assoluta a causa delle strade difficilissime e sopratutto per il gran caldo, che ha fatto balenare nella mente dell’enologo di Neive la prospettiva di ritiro a metà gara per ko fisico. Quinta piazza per Tiziano Borsa-Carla Berra al volante dell’astronave Ford Fiesta RRC che proprio come tutte le astronavi comporta procedure di partenza e gestione che se non utilizzate perfettamente (forse in futuro gli equipaggi si porteranno un ingegnere a bordo?) compromettono le buone prestazioni, come è accaduto all’equipaggio del Biella Motor Team nelle fasi di start della gara.

Sesta posizione per l’equipaggio emiliano formato da Ivan Ferrarotti e Gabriele Romei che ha lottato contro uno scatenato Alessandro Bosca con Roberto Aresca al suo fianco, fino a quando il pilota di Santo Stefano Belbo ha commesso un errore nel secondo passaggio della Vesime che lo ha costretto al ritiro. Ferrarotti-Romei sono anche i primi della Classe R3C ed i primi delle Due Ruote Motrici. A seguire Luca Arione-Elena Cestari, che hanno vinto la Classe S1600, dopo un bel duello durato tutta la gara con Patrik Gagliasso affiancato per la prima volta dal toscano Stefano Bacci, in gara test per comprendere a fondo la loro bianca Clio S1600.

Completano la top ten gli spettacolari Giacomo Rossi-Matteo Barbero, assoluti dominatori della Classe FA7, che hanno fatto faville nei primi due passaggi sulle prove iniziali della gara, per poi alzare intelligentemente il piede nel finale quando il risultato era assolutamente acquisito, ed ancora Gianluca Tavelli-Nicolò Cottellero, Clio R3, che hanno saputo gestire una gara senza farsi prendere dalla smania di andare ad inseguire Bosca e Ferrarotti che viaggiavano con un passo incredibile.

Ottime le prestazioni di Marco Petracca-Fabrizio Soncin che mancano la top ten di una sola posizione con la loro Citroën Saxo VTS a causa dei tempi imposti (e sono privati del rinnovato duello con Gianmaria Melifiori dai problemi del giovane saluzzese), l’ottimo Gil Calleri, con Flavio Bevione, 14° assoluto che ha saputo mettere in riga i ragazzini terribili della Classe R2B, Paolo Iraldi-Marco Amerio, 20esimi, che hanno vinto l’ennesimo duello al fulmicotone con Cristian Boniscontro-Cristiano Giovo, e Cristian Damiano-Simone Bottega, che hanno saputo resistere al ritorno di un marpione come Fabrizio Cillis, conquistando con la loro Seicento la Classe A0.

Fra le storiche successo di Edoardo Paganelli-Marco Maria Calegari, nonostante una toccata che ha aperto il parafango posteriore della loro Porsche 911, che hanno ereditato il primato da Sergio Mano-Marco Dalmasso, fermi a due prove dalla fine per la rottura di un semiasse della loro Fiat 131 Abarth.

Dei 119 equipaggi che hanno preso il via (111 moderne e 8 storiche) hanno tagliato il traguardo in 73 (69 moderne e quattro storiche). Oltre al ritiro di Bosca-Aresca sulla PS7 da segnalare il capottamento della Opel Astra di Timoneri-Lana che ha costretto il direttore di gara a sospendere il secondo passaggio su Madonna della Neve. Da segnalare anche la sospensione della prima prova, la Moasca di sabato sera, quando Castagna-Bossuto sono usciti di strada. Nell’incidente sono rimasti feriti due spettatori (padre e figlio) che erano ovviamente in posizione pericolosa.

Classifica finale Rally del Tartufo 2013

1. Cantamessa-Bollito (Peugeot 207 S2000) in 45’45”7; 2. Chentre-Florean (Abarth Grande Punto) a 20”6; 3. Strata-Garbero (Mitsubishi Lancer EVO IX) a 39”7; 4. Marasso-Canuto (Peugeot 207 S2000) a 1’13”6; 5.Borsa-Berra (Ford Fiesta RRC) a 1’52”5; 6. Ferrarotti-Romei (Renault Clio R3C) a 2’05”0; 7. Arione-Cestari (Renault Clio S1600) a 2’49”3; 8. Gagliasso-Bacci (Renault Clio S1600) a 3’00”1; 9. Rossi-Barbero (Renault Clio Williams) a 3’00”4; 10. Tavelli-Cottellero (Renault Clio R3C) a 3’05”6.

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