WRC 2023: Tanak in Toyota e Lappi tra Ford e Hyundai?
In un contesto in continua evoluzione come quello attuale del WRC in proiezione 2023, in cui probabilmente non ritroveremo Dani Sordo e avremo un rally in Arabia, ad esempio, Toyota non deve solo decidere se rinnovare il contratto a Lappi, ma piuttosto se riprendere “Tanak il transfugo”, per evitare che finisca in Ford M-Sport. Jari-Matti Latvala ragiona, al momento, sul da farsi.
La premessa, doverosa, è la seguente: si tratta di rumors, di movimenti intestini, che però lasciano capire alla perfezione come ci si muove in ottica WRC 2023, perché in effetti c’è da cambiare qualcosa e ben più di qualcuno in più di un team. Il contratto di Esapekka Lappi con Toyota Gazoo Racing scade il 31 dicembre 2022. Ma Toyota non sa ancora se può permettersi il rinnovo del pilota finlandese, che intanto ha sì mostrato grande spettacolarità nelle sue gare, ma non ha chiaramente fatto capire perché il suo contratto andrebbe prorogato.
Toyota non sa se può permettersi il rinnovo di Lappi, perché il finlandese è nel limbo e ha ancora poche occasioni per dimostrare di meritarsi di restare in squadra. Su di lui pende più che mai una “spada di Damocle” chiamata Ott. Tänak, che come si può ben capire, da quando è andato via l’ingegnere Andrea Adamo, non è più felice di restare in Hyundai (non che prima sprizzasse gioia e simpatia, per quanto lo si ammiri nella sua indubbia qualità di pilota).
In un contesto in continua evoluzione come quello attuale del WRC in proiezione 2023, in cui probabilmente non ritroveremo Dani Sordo e avremo un rally in Arabia, ad esempio, Toyota non deve solo decidere se rinnovare il contratto a Lappi, ma piuttosto se riprendere “Tanak il transfugo”, per evitare che finisca in Ford M-Sport. Jari-Matti Latvala, il team manager della squadra più forte del Mondiale Rally, ragiona, al momento, sul da farsi: è meglio portarsi in casa un campione del mondo e mandare in Ford un aspirante tale, o viceversa? La risposta sembra ovvia. Ma ci va del tempo.
Il contratto di Ott è in scadenza e se l’estone tornasse in Toyota, sicuramente Esapekka Lappi troverebbe un sedile in Ford o in Hyundai.
A questo punto ci si domanda: Loeb, Ogier, Sordo e i piloti part-time della “vecchia” guardia avranno ancora un sedile nel WRC 2023, che si annuncia sempre con 2,5 Costruttori, mentre molti altri piloti meritevoli di una chance (vedi Jari Huttunen) non possono trovare un sedile perché mancano le auto? E questo il WRC che vogliamo continuare a vedere o vogliamo un WRC aperto e senza elettronica, dai costi contenuti e con più Case a confrontarsi come era nel 1997 quando le WRC correvano anche nei campionati nazionali?