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Concluso il Rally Campagnolo: un malore porta via Bortignon

Un inizio tristemente luttuoso quello del Rally Campagnolo, valido per i CIRAS, che al contrario era cominciato come una vera festa, quello che in realtà è sempre stato. Durante il trasferimento dopo la PS numero 3, un malore improvviso e mortale ha colpito il pilota della vettura numero 88, Michele Bortignon, che tornava alle gara dopo tantissimi anni e che per l’occasione era navigato dalla figlia, di 21 anni.

Il pilota si era fatto accompagnare anche dal figlio, di soli 13 anni, che lo aspettava al parco assistenza e che, per fortuna, non ha assistito direttamente all’accaduto. Una tragedia dalle dimensioni inimaginabili.

Nonostante i tempestivi soccorsi messi in atto dalla direzione gara e dal 118, non si è potuto che constatare il decesso di Michele Bortignon. La direzione di RS rallyslalom…e oltre si uniscono al messaggio di cordoglio dell’organizzatore Renzo De Tomasi, del presidente di Aci Vicenza Luigi Battistolli e della direzione. La gara è stata inizialmente sospesa e infine ritenuta terminata dopo la PS4.

Sospese dopo il primo giro anche le due gare di regolarità abbinate al Rally Campagnolo, le classifiche sono state comunque decretate valide sia per la “sport” sia per la “media”.

Nella prima, valevole per il Trofeo Tre Regioni, l’hanno spuntata i portacolori del Progetto M.I.T.E. Leonardo Fabbri e Tomas Sartore su Volvo 144 precedendo di un solo centesimo la Fiat Ritmo 125 TC di Mauro Argenti e Roberta Amorosa e di 4 la Porsche 911 RS di Marco Maiolo e Maria Teresa Paracchini. Più staccata, in quarta posizione la Fiat 131 Racing di Arturo Barbotto e Pierluigi Manzone con le stesse penalità realizzate da Marco Bentivogli e Andrea Marani su Fiat Ritmo130 TC.

Successo per Concari e Androvandi su Lancia Delta HF nella gara di regolarità a media valevole per il Campionato Italiano, nella quale hanno preceduto Bonnet – Bonnet su Alfa Romeo Giulietta Ti e l’altra Delta di Gandino e Merenda. In quarta posizione la Ford Sierra Cosworth di Verini e Liverani e completano la top five Somaruga e Fumanelli con l’Audi Quattro.