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Problemi di maltempo sulle PS10 e 12: Ogier torna a Monza da leader

Sébastien Ogier, Rally Aci Monza 2020

Quando il gioco si fa duro, la montagna bergamasca diventa un banco di prova in grado di stoppare qualunque velleità. Emozioni a raffica sin dall’inizio in questa seconda giornata della finale del WRC. Suspense da togliere il fiato, batticuore e qualche spavento. Il tris di prove speciali nella provincia di Bergamo, soprattutto il tratto finale della ripetizione della PS Gerosa, si è rivelato micidiale per molti equipaggi. Seppure Ogier è ancora in testa al Rally di Monza dopo le prime sei PS della giornata, quando ne manca ancora una in autodromo per chiudere la tappa, cambia la fisionomia della gara alle sue spalle.

Interrotta la PS10, annullata la PS12, Sebastien Ogier, salvo differenti decisioni della direzione di gara, comanda su Dani Sordo per oltre 20″. Ott Tanak è risalito in terza posizione, a 22″3. Lappi è quarto a 38″0. Il pilota finlandese ha lamentato di non essere stato avvisato del fatto che la neve stesse cadendo così copiosa. Si è arrabbiato è ha tagliato corto con una frase sdegnata al fine prova. Quinto è Rovanpera junior, ma staccato ben oltre il minuto.

La neve fitta e la viscidità dei tratti del sottobosco hanno fatto vittime eccellenti. Prima Greensmith volato giù per la scarpata e per fortuna uscito senza un graffio con le sue gambe dall’abitacolo, poi Veiby al chilometro 22,2 che ha bloccato la sede stradale e costretto la direzione di gara a interrompere la PS10 Selvino dopo il passaggio delle prime cinque vetture e infine Evans sulla PS11 Gerosa, tradito proprio all’ultimo e finito due metri sotto la sede stradale.

L'incidente di Ole Christan Veiby sulla PS Selvino
L’incidente di Ole Christan Veiby sulla PS Selvino

“È pazzesco. Condizioni pazzesche, non ho altre parole. Temo che quest’anno non vedremo un nuovo campione del mondo. Elfyn ha gestito molto bene e ha avuto una guida incredibile. È difficile capire qual è la velocità corretta in questo tipo di condizioni”, dice Tommi Makinen con un politically correct via di mezzo tra il deluso e lo scaramantico.

La neve ha continuato a cadere copiosa e la PS12 Colle Imagna, purtroppo, è stata sospesa dal direttore di gara Lucio De Mori per motivi di sicurezza a causa delle condizioni meteorologiche estremamente avverse. Certo, ci fosse stata la possibilità di usare le gomme chiodate sarebbe stato tutto molto diverso e probabilmente la PS Colle Imagna avrebbe regalato uno spettacolo indimenticabile. Uno di quei film che, quest’anno, è mancato…

Risultati sconvolgenti e condizionati dalle avversità climatiche, dunque, in questo giro di prove, con Takamoto Katsuta che vince la prova numero 10 di Selvino e uno strepitoso Umberto Scandola che, con la sua R5, stabilisce il miglior tempo di riferimento sulla PS11 Gerosa in 8’13″4, che ne frattempo era stata ripulita per bene da tutti gli equipaggi transitati prima di lui.