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Opel e Skoda interessate a tornare nel WRC

Opel Ascona

Opel e Skoda accelerano e si dicono interessate al prossimo corso del WRC, quello che Ben Sulayem sogna misto tra ibrido, elettrico ed endotermico. E in tutto ciò Alpine sta alla finestra a guardare cosa si decide e Peugeot comincia ad annusare nell’aria come fanno i cani da caccia quando cercano una traccia. Il post Jean Todt sembra fare decisamente bene ai rally, che l’ex presidente francese ha fatto clamorosamente sbandare.

Opel è impegnata in trofei rally monomarca che si svolgono in Germania. La vettura impiegata in queste serie è la Opel Corsa E, appunto elettrica. E sull’elettrico Opel vuole puntare. Come sull’elettrico sembra voler puntare Skoda, marchio del gruppo Volkswagen. Non è un caso, infatti, se nelle ultime settimane il Costruttore ceco ha annunciato ben tre nuovi modelli totalmente elettrici, che saranno prodotti nei prossimi anni.

Purtroppo, l’attuale regolamento tecnico del WRC prevede solo la presenza nella massima classe della propulsione ibrida. Una vera e propria presa in giro, se si considera che in ogni gara non vengono percorsi più di 4 chilometri in modalità totalmente elettrica. Quindi, la Casa tedesca, quella ceca e quella francese stanno attendendo un cambio regolamentare per iniziare a ragionare seriamente su un ingresso in forma ufficiale nel WRC, magari dal 2025. O, chissà, anche prima. Tutto dipenderà dalla coerenza di chi governa la FIA…

Opel Rally Team

La Opel ha avuto una lunga storia (e anche entusiasmante e vincente) nei rally e, in particolare, nel Mondiale rally con il proprio reparto corse, l’Opel Rally Team, che ha sempre gestito l’attività corsaiola ufficiale della Opel per le competizioni rallystiche. La squadra ha partecipato al campionato del mondo rally dal 1982 al 1984 e, dopo due anni di provvisorio ritiro, ancora dal 1987 al 1990, vincendo un titolo piloti e sei gare in tutto.

Storico sponsor del team è stata l’azienda di sigarette Rothmans, con cui corse anche Henri Toivonen. Negli anni 1980, l’Opel si è impegnata attivamente nelle competizioni di rally, vincendo un mondiale ed essendo tra i pochi Costruttori che realizzarono vetture Gruppo B nei soli cinque anni di esistenza del gruppo (dal 1982 al 1986).

Skoda Motorsprt

Dici Skoda oggi e pensi alla vettura più vincente della storia delle categorie R5 e Rally2, la Fabia. Imbattibile e bella. Ma la storia di Skoda nei rally è lunga e ininterrotta. Infatti, dopo l’iniziale impegno nel Campionato del Mondo Rally, in cui debutta con la Octavia WRC prima e successivamente con la Fabia Wrc, Skoda si è cimentata nelle serie minori con risultati d’eccellenza. Debutta nell’Intercontinental Rally Challenge nel 2009 e nei due anni successivi fa il pieno di titoli, sia Costruttori che Piloti. Sempre nel 2011 vince il titolo piloti anche nel Super 2000 World Rally Championship, con il finlandese Juho Hänninen.

Nel 2015 la casa ceca, nell’ambito del programma Volkswagen, è rientrata nel campionato del mondo rally, nello specifico nella classe WRC 2, preparando delle Škoda Fabia con specifiche R5, messe anche in vendita per scuderie private. Alla guida delle vetture sono stati ingaggiati Esapekka Lappi, Pontus Tidemand e Jan Kopecký per partecipare con un programma parziale. I piloti si sono classificati rispettivamente terzo, quarto e ottavo, permettendo però alla scuderia di vincere la classifica riservata.

Nel 2016 il programma parziale è stato rinnovato e i piloti sono stati confermati. In questa stagione Lappi si è aggiudicato il titolo piloti, mentre Kopecký e Tindemand si sono classificati rispettivamente quarto e quinto. La scuderia si è inoltre aggiudicata per il secondo anno consecutivo il titolo riservato. Per il 2017 Lappi è stato ingaggiato dalla Toyota come pilota ufficiale per competere nel WRC; al suo posto è stato ingaggiato Andreas Mikkelsen, rimasto senza una guida dopo il ritiro della Volkswagen dal WRC. E poi da quel momento si affermata in tutto il mondo per la qualità con cui ha realizzato la Fabia R5 e poi la Rally2.