,

Meglio cambiare copilota e non la sua posizione nella Rally1

WRC 2021

A metà settembre si era diffusa la preoccupazione di alcuni navigatori per la posizione futura all’interno della nuove vetture elettriche Rally1 che saranno usate nella prossima edizione del WRC. Anche Julien Ingrassia, che ha annunciato ieri il suo addio ai rally, su questo argomento si è mostrato solidale con i suoi colleghi. Cosa era successo? Martin Järveoja, navigatore di Ott Tänak, espresse la sua preoccupazione per la posizione del copilota all’interno delle nuove Rally1.

Questo cambio di posizione è dovuto all’introduzione di nuove modifiche alle vetture nell’ottica della sicurezza degli occupanti, ovvero l’adozione di un nuovo roll-bar, un “doppio cerchio”, o doppio braccio, che conferisce maggiore resistenza totale al roll-bar, ma Järveoja sostiene che ciò è stato fatto compromettendo la posizione dei copiloti. E lo ritiene pericoloso. Per la verità non è l’unico a dire che in quella posizione non si riesce a navigare, ma se pensasse a quello che potrebbe succedere con l’auto elettrica, con le batterie lì dietro la schiena, forse la posizione non dovrebbe preoccuparlo più di tanto.

Comunque, secondo il copilota estone della Hyundai, i navigatori sono ora posizionati molto più in alto e sporgenti in avanti, rispetto alle WRC Plus. È vero che essere più alto protegge maggiormente la spina dorsale dei navigatori dagli urti a terra nei tratti più duri delle gare, ma ricordiamolo che prima o poi ci si ribalta e così i navigatori sono molto più vicini al tetto dell’auto. Questo aspetto fa paura, anche perché oggettivamente li espone ad un rischio maggiore.

“Non mi piace per niente la posizione di seduta. E non sono alto – dice il copilota di Tanak -. Al momento sono troppo stretto in macchina e non mi sento sicuro. non riesco a muovermi”, ha detto Jarveoja. Stuart Loudon, navigatore che ha già fatto diversi test sulla Ford Puma Rally1 al fianco di Matthew Wilson ha confermato che: “Sono in macchina da sei mesi, il primo giorno pensavo di non farcela. Ci siamo seduti molto più avanti e molto più alti. Almeno nelle auto attuali puoi sgranchirti un po’ le gambe, ma nelle auto nuove non puoi farlo affatto”.

Però, ciò nonostante, alcuni team manager pensano che i copiloti si adatteranno, come hanno sempre dovuto fare nella storia dei rally. Tanto importanti, quanto bistrattati. In Finlandia è fioccata pure qualche frecciatina, del tipo: “Se non si adegueranno troveremo validi copiloti che lo faranno”, oppure “a fine carriera si lamentano tutti, poi da casa fanno i nostalgici”. Insomma, un po’ un mercato delle vacche, che però la FIA non vuol fare arrabbiare.

“Abbiamo ascoltato i navigatori, le squadre e procederemo di conseguenza – ha detto il direttore tecnico della FIA Xavier Mestelan Pinon – e il regolamento non è definitivo: Stiamo lavorando su questo con i team e adatteremo i sedili all’altezza dei piloti e dei navigatori, ma non abbiamo grandi margini di manovre. L’obiettivo è quello di allontanare guidatore e navigatore dal tetto, dal fondo e dalla fiancata dell’auto”.

Ma come è sorto questo problema? “Semplice: il nuovo telaio a struttura reticolare della Rally1 non è molto largo e fatica ad ospitare i navigatori, a causa dell’utilizzo nella parte posteriore dell’auto della batteria e di altri componenti elettrici. Finora nell’attuale WRC, i copiloti erano molto più bassi e molto al di sotto di quello che saranno in futuro. E questo li infastidisce, poiché si sentono meno sicuri”. La FIA ha detto che sta esaminando la situazione, ma non c’è molto da fare perché lo spazio non è per nulla abbondante. Intanto, se nel prossimo futuro leggerete di altri cambi copiloti, non sorprendetevi…

In edicola e in digitale

Copertina RS ottobre 2021