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Carta canta: CONI vs Aci Sport, titoli CIR 2019 non assegnati

Chiodi di Montalcino: per favore silenzio

Per dirla in due parole: il Tribunale del CONI “sbugiarda” quello federale di Aci Sport, ribaltando totalmente la sentenza che riguarda le forature del Tuscan Rewind 2019, ultima prova del Campionato Italiano Rally. Infatti, con la 00289/2021, il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI ha accolto interamente il ricorso di Orange1 Team, M-Sport e dei conduttori Simone Campedelli e Tania Canton.

E a dire il vero, il Collegio del CONI lo ha fatto anche in tempi brevi, un paio di mesi, rispetto ai tempi biblici che si era preso in precedenza l’organo di giustizia sportiva di Aci Sport: 9 mesi per partorire una sentenza che ha provocato sete di giustizia e, di conseguenza, la reazione delle parti in causa, cioè rivolgersi ad un tribunale superiore.

Il Collegio ha annullato la sentenza della Corte Sportiva di Appello Aci Sport, rinviando il giudizio alla stessa Corte in diversa composizione collegiale e disponendo che quest’ultima si uniformi ai principi di diritto enunciati dal collegio medesimo. Come conseguenza, il titolo CIR 2019 Piloti e Costruttori è nuovamente in discussione e dovrà essere di nuovo assegnato.

CONI vs Aci Sport, titoli CIR 2019 in ballo

Il presidente Mario Sanino e il relatore Giuseppe Musacchio hanno attentamente analizzato la situazione e le prove fornite e hanno stabilito – senza mettere in dubbio che i chiodi c’erano – che il tempo forfettario assegnato potrebbe aver danneggiato le parti in causa, che non corrono nel CIR per diletto, bensì per professionismo investendo ogni anno ingenti capitali. Com’è noto, l’applicazione in differente maniera del tempo di gara ribalterebbe il verdetto della classifica di Campionato.

“Nel giudizio iscritto al R.G. ricorsi n. 120/2020, presentato, in data 23 dicembre 2020, dalla società Orange 1 Electric Motors SpA, con pseudonimo Orange 1 M-Sport Rally Team, avverso la sentenza rubricata al n. CS 6/20, emessa dalla Corte Sportiva d’Appello ACI-Sport in data 9 ottobre 2020, le cui motivazioni sono state pubblicate e rese note alla ricorrente, a mezzo PEC, il successivo 15 dicembre 2020, con la quale la Corte ha rigettato l’appello proposto dalla suddetta istante avverso la Classifica Ufficiale Definitiva della manifestazione denominata “10° Tuscan Rewind 2019”, così come modificata dalla Giunta Sportiva ACI, a seguito della decisione adottata in Roma il 22 gennaio 2020, con cui è stato attribuito a Luca Rossetti, Citroen C3 R5, un tempo imposto forfettario sull’ultima prova speciale della gara Torrenieri – Castiglion del Bosco”, si legge nella sentenza originale.

“Annulla con rinvio la decisione impugnata, rubricata al n. CS 6/20 del 9 ottobre 2020, rimettendo alla Corte Sportiva d’Appello ACI-Sport per la uniformazione ai principi di diritto enunciati in parte motiva. Le spese seguono la soccombenza e vengono liquidate nella misura di € 2.000,00, oltre
accessori di legge, in favore della ricorrente Orange 1 Electric Motors SpA. Dispone la comunicazione della presente decisione alle parti tramite i loro difensori anche con il mezzo della posta elettronica”.

Parola di Armando Donazzan

“Ringrazio l’avvocato Marco Baroncini per l’obiettivo raggiunto. Sono molto soddisfatto del risultato ottenuto, perchè dimostra che le tesi portate hanno una valenza giuridica. Rimaniamo in attesa, in ogni caso, del passo conclusivo, che, ci auguriamo vada nella direzione richiesta ed auspicata dal CONI, con la ri-assegnazione del Titolo piloti e costruttori”, ha spiegato Armando Donazzan, patron della Orange.

“Sento questo primo e importante risultato solo ed esclusivamente di Orange1 e del pilota Simone Campedleli, perchè tutti i partner con cui abbiamo collaborato, nel momento in cui dovevamo tutti essere solidali, per diversi motivi, per noi inaccettabili ed incomprensibili si sono dileguati”.