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Rallye Sanremo nell’ERC? Dipende solo dalle istituzioni

Podio del Rallye Sanremo 2022

Il Rallye di Sanremo è con tutti e due i piedi nel Campionato Europeo 2023, se sarà costretto a fare il salto indietro e liberare la casella assegnata dipenderà solo dalla disponibilità e dalla sensibilità che mostreranno la Regione Liguria e le altre istituzioni, a partire dal Comune di Sanremo. E chissà, dal Casinò… Perché, a ben vedere c’è bisogno anche di uno sponsor.

La storia è semplice e breve. La FIA e il promoter della serie vogliono una seconda gara ERC in Italia. La cercavano in un bel posto, che regalasse eleganza anche alle immagini. L’idea era quella di Sanremo, anche per la sua storia, ma soprattutto per il calore del suo pubblico, sempre pronto ad invaderla pacificamente quando si accendono i motori. Gli osservatori sono rimasti sorpresi dall’efficienza organizzativa di Maiga & C. nell’edizione 2022, per cui è stato già dato il parere positivo. Sanremo è già opzionato insieme a Roma nell’ERC 2023.

Bisogna soltanto trovare il budget, che è decisamente importante e avere il sostegno di Regione e Comuni interessati da un evento che sarebbe di portata internazionale e che porterebbe benefici a tutti, ad iniziare dai territori interessati.

“Abbiamo avuto un parere favorevole ed una proposta dal Promoter. Ora occorre trovare il budget per organizzare il tutto e non è facile – ci svela Sergio Maiga -. La richiesta è elevata, devo provare a trattare ed a trovare il giusto supporto tra Regione e Comune. E perché no? Uno sponsor. Ci proverò certamente ma, ripeto, non è facile”.

No, non è facile. Ma il Rallye di Sanremo è da sempre uno dei rally più apprezzati a livello internazionale (e lo sarebbe anche fosse un Coppa Italia, senza nulla togliere…) e più ben voluti dagli appassionati di ogni età, giovani che sognano di rivedere i “big” del rallysmo sulla terra ferma e anziani che ricordano i Sanremo Mondiali… Maiga, fino ad ora, ha scritto varie epoche del Sanremo, sia quella Mondiale, sia quella internazionale e sia quella nazionale. Certamente farà di tutto per riportare la sua gara ai massimi livelli. C’è solo da auspicare che i politici decidano di credere nella validità del “progetto Sanremo”.