Tindari Rally, Prealpi Master Show e la questione morale
Per il 2020 salta il Tindari Rally e anche il Prealpi Master Show si avvia verso il rinvio al 2021 (forse con due gare nello stesso anno). Le rassicurazioni iniziali sulla fattibilità delle corse stanno trovando tantissime buche. A poco sono servite le comunicazioni federali e a quasi nulla quelle del Governo centrale sull’importanza di far continuare la disputa delle gare con “evidenza nazionale e internazionale”.
A volte si deve sottostare alle interpretazioni dei sindaci, a volte dei prefetti, a volte due sindaci di una stessa regione decidono tutto e il contrario di tutto per la stessa motivazione: vedasi il Valli Ossolane che può disputarsi, per fortuna, perché la situazione starebbe migliorando e vedasi l’annullamento del Monferrato perché il rally potrebbe disturbare una situazione in miglioramento. Altre volte, gli organizzatori, rendendosi conto che il territorio circostante sta soffrendo, decidono di annullare o rinviare la propria gara per assecondare un dovere morale.
Di queste ore la notizia dell’annullamento del Tindari Rally, uno dei rally di fine stagione più sentiti e più vissuti nell’Isola da corsa, e che il Prealpi Master Show si accinge a richiedere il rinvio all’anno nuovo. Forse una gara a marzo e una a dicembre. Magari. Speriamo. In Veneto non sembrano esserci problemi con le autorità, ma una scelta morale obbligata guardando la realtà dei fatti diritta negli occhi. Quando la gente intorno a te soffre, forse, è giusto fermarsi. Come fare ad avere un Prealpi Master Show senza pubblico e a porte chiuse? Impensabile, più che impossibile. Lì, si mangia ancora pane rally…
Da nord a sud la questione morale non cambia
La stessa motivazione che spingerà gli organizzatori del Prealpi Master Show a chiedere il rinvio al 2021 ha spinto gli appassionatissimi organizzatori della CST Sport a rimandare “a quando la situazione sanitaria sarà più serena l’evento che come tale prevede grande agonismo e spettacolo con ospiti eccellenti su un territorio che ne è parte integrante”, recita un comunicato della scuderia.
“CST Sport ha deciso di non disputare il Tindari Rally previsto nella data del 28 e 20 novembre in provincia di Messina, nei territori di Gioiosa Marea, Librizzi, Patti e San Piero Patti. L’intera zona vive delle situazioni complicate a causa dell’emergenza covid e non vi è un clima consono alla disputa di una competizione non decisiva per le sorti di un preciso campionato”, è scritto.
“Il Tindari Rally è un evento che per il suo svolgimento prevede condizioni serene ed adeguate ad una festa dello sport in cui il pubblico ed il territorio sono parti integranti di un appuntamento agonistico su strade leggendarie, dedicato agli equipaggi in gara ed arricchito da ospiti eccellenti in una cornice di luoghi affascinanti e suggestivi, tutti da vivere – si legge ancora nella nota -. Cospicuo il numero delle adesioni già pervenute a cinque giorni dalla chiusura, segno dell’attaccamento alla gara e al desiderio di sport, che sarà comunque appagato non appena le condizioni generali lo consentiranno”.
“E’ giusto che la gara viva nello spirito dal quale è nata, ovvero essere un evento, un appuntamento agonistico e non solo, che esalta il territorio e vive spettacolari sfide sportive su strade ricche di storia dell’automobilismo – spiega Luca Costantino coordinatore dello staff organizzatore – disponiamo di tutte le autorizzazioni necessarie, contiamo un ottimo numero di adesioni ed altre ne sono state annunciate, ma adesso occorre rimanere uniti e concentrati a superare il momento difficile per tutti, pronti a collaborare con chi si adopera per la sicurezza sanitaria e con chi è colpito dal virus. Siamo profondamente grati agli equipaggi ed al territorio che non fanno mai mancare energia allo sport. La nostra gratitudine a tutte le Forze dell’Ordine ed Enti Locali, per il proficuo dialogo e l’efficace collaborazione. Appena vi saranno condizioni adeguate accenderemo immediatamente i motori delle auto da corsa”.