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Il Campionato Italiano Rally 2023 e i suoi fratelli

Crugnola Andrea-Ometto Pietro Elia, Citroen C3 R5#1

Siamo abituati da diversi anni a continui cambi regolamentari – che, sembrerà bizzarro, ma sono l’opposto del concetto di stabilità regolamentare, ad esempio un pacchetto di norme approvate per 5 anni – con frequenti tagli di chilometraggi di prove speciali, mentre gli inutili tratti di trasferimento si allungano a dismisura (avere così tanti chilometri non giova a nessuno, anzi) o alla peggio non vengono toccati.

La federazione Aci Sport ha approvato le norme che definiscono i Campionati Italiani Rally 2023, che sono sempre tre serie divise tra Campionato Italiano Rally (che torna completo e ritrova i fondi sterrati), Campionato Italiano Rally Asfalto e Campionato Italiano Rally Terra. A parte ci sono le serie nazionali come la Coppa Rally di Zona e la Finale della Coppa Italia, l’International Rally Cup, che nel 2022 è stata la serie di maggiore successo in termini numerici e quantomeno la seconda in termini qualitativi, Raceday Rally Terra e altri trofei e coppe, che rappresentano la serie C e la serie D (che non è una “malattia”) del rallysmo nazionale, insomma la spina dorsale.

Cerchiamo di capire, dopo aver avuto la conferma di dove e quando si correrà, come cambiano i rally italiani nel nuovo anno. Quali sono le nuove regole che si aggiungono o sostituiscono le tantissime esistenti che strutturano il tomo blu di Aci Sport, la bibbia dei diritti e dei doveri che ogni licenziato dovrebbe conoscere.

Siamo abituati da diversi anni a continui cambi regolamentari – che, sembrerà bizzarro, ma sono l’opposto del concetto di stabilità regolamentare, ad esempio un pacchetto di norme approvate per 5 anni – con frequenti tagli di chilometraggi di prove speciali, mentre gli inutili tratti di trasferimento si allungano a dismisura (avere così tanti chilometri non giova a nessuno, anzi) o alla peggio non vengono toccati. Come se i rally fossero i trasferimenti, che sempre più problemi creano durante i giorni di gara (pur comprendendo che sono l’unica cosa che non costano agli organizzatori, in termini di allestimenti per i percorsi).

Ci consola almeno che le nostre gare rappresentino una serie di test preparativi per le gare estere di fine anno, dove per la verità gli italiani che corrono meno e che sono di vecchia scuola brillano sempre: da Matteo Gamba ad Andrea Zivian potremmo citare tanti casi, il più sorprendente forse è quello di Valentino Ledda, futura promessa italiana, che per lanciarsi nel Mondiale va a correre all’estero o di tutti quei giovani che hanno saltato il CIR 2022 per correre nel Campionato Europeo Rally. Forse più costoso. Forse più formativo.

Le lunghezze dei rally in base alle gare

Rally più corti nella speranza di avere maggiori iscritti, ma le tasse di iscrizione non scendono, nazi aumentano, e questo sicuramente non aiuta ad abbassare i costi annuali della pratica sportiva. Non vuole essere una critica, ma sicuramente non è un dettaglio trascurabile. I rally tornano corti-corti, in versione small, come fossero una giornata di test impegnativi.

Serie di riferimentoMinimo kmMassimo km
Campionato Italiano Rally (asfalto)90100
Campionato Italiano Rally (terra)70100
Campionato Italiano Rally Asfalto80100
Campionato Italiano Rally Terra6080
Coppa Rally di Zona6070
Finale Coppa Italia8090
Rally Circuit40220
Rally Day2540
Internazionali80100
Nazionali5060
Ronde3260

Campionato Italiano Rally

Non si riscontrano novità particolari rispetto al Campionato Italiano Rally Assoluto 2022. Molte anticipazioni nefaste preannunciate da siti civetta sul numero di gare, sugli scarti, eccetera non sono state approvate, molte non sono state neppure discusse. C’è solo una gara in più, meno chilometri di agonismo puro e il ritorno della terra, indispensabile perché un calendario possa rivelarsi quantomeno completo.

I rally su fondo catramato del Campionato Italiano (Roma è esclusa perché fa parte dell’Europeo) non potranno essere più corti di 90 km (per fortuna) e però non potranno superare i 100 km di PS con tolleranza del 5%. Dunque, l’auspicata libertà organizzativa e di format non è stata presa in considerazione. Non si possono organizzare rally più lunghi di una gara di CIR, che è più o meno pari ad una tappa dei rally del Campionato Francese (che tappe ne hanno 2,5). I rally su terra seguono lo stesso criterio, ma i chilometri sono nettamente inferiori: parliamo, infatti, di 70 km minimo e 100 km massimo. Neppure nella Coppa Italia all’ombra delle gare CIR si potrà corree di più: i chilometri qui saranno tra i 60 e i 70.

Con così pochi chilometri resta inspiegabilmente elevatissimo da un punto di vista tecnico per uno sport definito regolaristico l’utilizzo di ben 12 pneumatici. I piloti dello Junior ne useranno invece al massimo 8.

Nel calendario 2023, su 8 appuntamenti, il 50% è stato dotato di coefficiente 1,5. E sono proprio Targa Florio, San Marino, Roma Capitale e Monza. Il Ciocco, Regione Piemonte, 1000 Miglia e Sanremo non sono stati premiati con il coefficiente maggiorato. Le vetture ammesse nelle gare sono sempre le stesse: escluse le A8/K11, anche le WRC (tranne WRC Plus) potranno partecipare alle gare, ma verrà compilata una classifica avulsa per evitare di adombrare gli iscritti al CIR. Ci sarà come sempre l’iscrizione obbligatoria per prendere punti, distribuiti secondo il seguente sistema: 20/15/12/10/8/6/4/3/2/1 moltiplicato per il coefficiente di gara.

La Power Stage assegnerà il punteggio di campionato ai primi tre: 3/2/1 moltiplicato per il coefficiente di gara. I non iscritti non prendono punti ma li tolgono ai fini del campionato stesso (questa è un’ottima introduzione regolamentare). Invece, gli stranieri non iscritti al campionato saranno considerati trasparenti in tutte le classifiche. La classifica finale si ottiene con la somma di tutti i punteggi ottenuti in tutte le gare meno una e nelle Power Stage. Il premio, per il momento, è sempre di 40.000 euro per il primo classificato con licenza Aci Sport o Fams, se Aci Team Italia si dimezza.

Coppe Aci Sport CIR

Nel CIR vengono assegnate anche delle Coppe Nazionali, che non rappresentano un titolo di Campione ma solo un riconoscimento. Bastano solo 6 gare: Femminile, Under 25, Over 55, Scuderie e Preparatori/Noleggiatori. In questo caso non è prevista l’iscrizione. Il punteggio si assegna così: 15/12/10/8/6/5/4/3/2/1 moltiplicato per il coefficiente di gara. I piloti stranieri saranno trasparenti ai fini del punteggio Per determinare la classifica finale della serie saranno sommati i migliori 5 risultati ottenuti sulle 6 gare scelte.

Calendario Italiano Rally 2 Ruote Motrici

Questa serie segue il calendario gare del Campionato Italiano Rally. L’equipaggio sceglierà di partecipare a sole 6 gare. Per le eventuali restanti sarà trasparente. Concorrono le vetture di classe Rally4, Rally4/R2, R3 e RGT. L’iscrizione alla serie è obbligatoria. Il punteggio viene attribuito solo a determinati raggruppamenti: Classi Rally4, Rally4/R2, R3 e RGT e ad ognuno sarà assegnato nel seguente modo: 15/12/10/8/6/5/4/3/2/1 moltiplicato per il coefficiente di gara. Con meno di tre partenti, il punteggio sarà dimezzato. Se non iscritti al campionato, gli stranieri saranno considerati trasparenti ai fini del punteggio, in tutte le classifiche. La classifica finale del Campionato verrà redatta sulla base di tutti i risultati acquisiti nelle classifiche finali di raggruppamento, su un massimo di 5 gare sulle 6 alle quali cui i Conduttori potranno scegliere di partecipare.

Campionato Italiano Rally Junior

Le gare sono solo 6 e sono proprio Targa Florio, San Marino, RomaCapitale, 1000 Miglia, Sanremo e Monza. Roma e Monza hanno coefficiente 1,5. Gli altri rally non sono stati premiati con coefficiente maggiorato. Partecipano alla serie le auto Rally5 in monogestione, cioè le Renault Clio Rally5 di Motorsport Italia. L’iscrizione al campionato è obbligatoria (ma gratuita) con assunzione di impegno ed è riservata agli Under 28 di nazionalità italiana o sammarinese, con licenza Aci Sport. Il punteggio, con classifica a stralcio, è il seguente: 20/15/12/10/8/6/4/3/2/1 moltiplicato per il coefficiente di gara. La Power Stage assegna punteggio di campionato ai primi tre: 3/2/1 moltiplicato per il coefficiente di gara. Per la classifica finale saranno sommati i punteggi ottenuti in tutte le gare organizzate meno uno scarto e tutti i punteggi ottenuti nelle Power Stage. Il premio per il vincitore scende a 75.000 euro da usare per un programma in un campionato internazionale nel 2024. Se Aci Team Italia il montepremi si dimezza.

Campionato Italiano Rally Costruttori 4WD e 2WD

In questi due casi, Campionato Italiano Rally Costruttori e Costruttori 2WD, anche perché ormai da anni non ci sono Case ufficialmente impegnate nei rally italiani, non cambia nulla.

Campionato Italiano Rally Promozione

Per partecipare bisogna essere iscritti al CIR, non essere mai risultati primi classificati nella classifica assoluta di una gara di Campionato Italiano, non aver mai ottenuto una priorità FIA, aver vinto il CIRP negli anni precedenti classificandosi oltre il terzo posto nella classifica assoluta del CIR. Sei i rally e tutti su asfalto, con Roma e Sanremo a coefficiente 1,5. I punteggi seguono lo schema CIR con Powerstage. Alla fine, per la classifica verranno considerati i migliori 5 risultati (1 scarto) e tutti i risultati della Power Stage. Montepremi ai primi tre classificati (50.000, 15.000 e 10.000)

Anche il Campionato Italiano Rally Promozione si espande in altre ramificazioni e sottoserie, con il CIRP 2RM, le Coppe Aci Sport CIRP e quanto altro possa premiare chi non riesce ad affermarsi in tutti i campionati nel campionati descritti prima.

Campionato Italiano Rally R1

Anche quest’anno è previsto il Campionato Italiano Rally R1, articolato su un totale di 8 appuntamenti (2 scarti) dedicato alle vetture Rally5, Rally5/R1, Ra5N, Ra5H e RSTB 1.0.

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