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Rally di Modena, the day after: tutto quello che non ci è piaciuto

Rally Città di Modena 2021

Il fatto stesso che il Rally Città di Modena 2021, Finale Nazionale della Coppa Italia Aci Sport Sparco, abbia avuto un audience straordinaria è inevitabilmente legato ad un sentimento affettivo. Sì, perché la passione si nutre di affetto, altrimenti muore di fame. C’è stata un’ondata di critiche, alcune positive e altre negative, alcune giuste, altre comprensibili, altre ancora immotivate. In ogni caso, tutti hanno diritto di dire la loro, senza offendere, inventare o diffamare (ma qui parliamo di malafede e noi siamo sportivi…). Tutti hanno diritto di ricordare che lo avevano detto, che lo avevano previsto o che lo avevano immaginato. Perché, a leggere a destra e sinistra, lo avevano detto davvero.

E allora, a 24 ore dalla Finale Nazionale della Coppa Italia 2021, che ha meritatamente premiato Elwis Chentre e Fulvio Florean, dopo una stagione intensa e vittoriosa, ci siamo chiesti: ma cosa ci è piaciuto del Modena 2021? E cosa non ci è piaciuto? Ci è piaciuto il finale, cioè come è andata a finire la stagione (tra sorrisi, abbracci e polemiche). Ci è piaciuta la scelta di Modena come location sostitutiva di Como (anche se ci piacerebbe di più una rotazione annuale di questa Finale). Ci è piaciuto il consueto impegno passionale degli ufficiali di gara, volontari sotto la pioggia e nella nebbia. Così come ci sono piaciute le prove speciali. Fossero solo state un po’ più lunghe…

E poi? Ci è piaciuto tantissimo vedere così tanti equipaggi al via, ben 242. Un record in questo decennio. Da orgoglio nazionale. Tutti inizialmente contenti e, certo, un po’ perplessi, non tanto per il numero degli aventi diritto, che a Como erano quasi 230 (quindi 12 in più), ma più che altro per la tabella tempi distanze che, a detta dei più, sembrava quella di un rally da 150 auto circa. Di conseguenza, ci è piaciuta meno la scelta, indipendentemente da chi l’abbia attuata, di non fare tre prove al sabato e tre alla domenica. Se poi si fossero aggiunti chilometri – deroga più, deroga meno cambia poco – sarebbe stato ancora meglio. E ci è piaciuta meno perché fare percorrere una prova in trasferimento ad un’ottantina di auto (non dieci) e annullarne una per tutti, su un totale di sei PS, significa aver negato un terzo di gara a tantissimi partecipanti paganti.

Ma insomma, non c’è proprio nulla che non ci è piaciuto di Modena? No. Ci è piaciuto tutto (anche la direzione di gara, perché siamo convinti che senza Cristiana Riva questa gara era ancora in corso lunedì 1 novembre) ma siccome è perfettibile, come tutte le cose che non sono perfette neppure per sbaglio, ora mettetevi di impegno e migliorate quello che va migliorato, perché nella vita e nelle competizioni è fondamentale puntare al massimo e non accontentarsi della sufficienza. La sufficienza può essere un incidente e non un compromesso. Per cui, meno parole, olio di gomiti e buon lavoro, perché i rally sono un patrimonio comune e non un orticello asfittico…

In edicola tra il 5 e il 7 novembre 2021

Copertina RS e oltre novembre 2021