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Ma io accetto il Tanak del Rally di Alba

Ma io accetto il Tanak di Alba

Succede nelle migliori famiglie di non avere tutti la stessa opinione, anche in RS: nell’occasione in merito al “rifiutarsi al pubblico” di Ott Tanak al Rally di Alba. Per una volta vorrei, come persona più che come direttore della testata, rendere pubblica questa diversità di vedute. Il comportamento ad Alba di Ott Tanak – che a differenza dei suoi compagni di squadra si è rifiutato di concedersi al pubblico per autografi e foto e a quanto pare anche ad alcuni addetti ai lavori – per quanto poco piacevole ritengo sia stato comprensibile e in linea con le cautele legate ai rischi della pandemia.

Il fatto che l’estone sia stato più rigoroso e meno gentile (eufemismo) dei suoi colleghi fa parte delle scelte personali e può essere spiegato semplicemente con una paura che non gli è certo abituale quando è al volante, e con la volontà di evitare ogni rischio alla vigilia della ripresa del mondiale rally e per di più a casa sua: dunque in ballo la sua professione e la inedita parata iridata nella sua patria. E visto il contemporaneo caso Perez in F.1… Lingua, eccessi di zelo dei suoi collaboratori personali, e persino una possibile idea (sbagliata) di rischio maggiore associato all’Italia possono completato il quadro.

Senza contare la mancanza (lamentata anche da Ogier) di indicazioni federali/promoter specifiche per i rally sul modo di comportarsi in tempo di Covid-19. Che poi la sua intransigenza non sia stata assoluta in famiglia (Hyundai e circondario) rientra nell’ovvio della frequentazione continua. Certo – al di là di un post pregara su Facebook per il pubblico di Hyundai Motorsport che certo non può essere stato decisivo – si sarebbe potuto studiare qualcosa che potesse almeno in parte compensare il muro, insolito nei rally, fra protagonista e tifosi: che sono importanti.

E qui si ricasca in faccende per altri versi viste mille volte con i personaggi di altri sport e dello spettacolo. Ma visto che accanto a questo non è mancato lo show offerto al volante anche da Tanak, gli appassionati hanno avuto quello a cui più tenevano: nella speranza che il “contatto fisico” si possa riavere nell’auspicabile ritorno 2021. Per la gioia, credo, di tutti.