Un incidente in moto: muore Michele Bertero
Rallysmo in lutto per la morte del giovane pilota e grande appassionato di rally Michele Bertero, che ha perso la vita in un incidente motociclistico sul rettilineo di Santo Stefano Belbo. Michele era un operaio di 24 anni che abitava a Rocchetta Belbo. Bertero, in sella alla sua moto, si è scontrato frontalmente contro un’auto all’altezza della Cantina Valle Belbo, vicino allo svincolo per Camo. A soccorrerlo ci hanno pensato subito alcuni automobilisti di passaggio, che hanno allertato il 118.
Arrivata sul luogo del tragico incidente, l’equipe medica, che ha mobilitato anche l’elisoccorso, non ha potuto far altro che constatare l’ormai avvenuto decesso del ragazzo. I carabinieri della Compagnia di Alba si sono occupati dei rilievi e stanno svolgendo indagini sulla dinamica dell’incidente. La salma del giovane è stata composta nella camera mortuaria del cimitero di Santo Stefano Belbo.
Michele Bertero era dipendente della Tecnometal di Rocchetta Belbo. Abitava con il padre Flavio, cantoniere, e la madre Bruna, operaia alla Cascina San Giovanni. Oltre ai due genitori, lascia la sorella Simona. Era appassionato di rally, ma anche di pallapugno, sport nel quale si era anche cimentato a livello agonistico. Nel tempo libero era volontario della Pro loco di Rocchetta Belbo e in particolare durante le feste patronali contribuiva ad organizzare gli eventi, ma non si tirava neppure mai indietro quando c’era da servire ai tavoli come cameriere.
Sotto shock tutta la comunità di Santo Stefano Belbo, ad iniziare da sindaco Valter Sandri, che ha spiegato di “averlo visto nascere Michele Bertero. Il paese è sotto shock per questa tragedia. Michele era un ragazzo solare, di compagnia, sempre gentile con tutti. Non ci sono parole in questi casi, il dolore è immensa. Tutta la comunità in questo momento non può far altro che stringersi con affetto attorno alla famiglia”.
In paese era molto conosciuto, non solo per la sua passione per i motori tra cui il rally. “Eri un grande amico sempre pronto a tutto… è adesso non ci sei più, sei volato via troppo presto la vita”, scrive Giovanni, uno degli amici sul suo profilo social. “A volte la vita è proprio ingiusta. In questo momento balbetto solo a pronunciare il tuo nome ma non come sempre per ridere ma per il magone è il vuoto che hai lasciato in tutti noi”. E poi i saluti: “Ciao rallista”.