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Lancia 037 Eminence: la più bella del reame

Lancia 037 Eminence

di Raffaella Serra Comas

Per la prima volta nel mondo dei Concorsi di Eleganza, vince un’ auto da Rally: la Lancia 037 Eminence presentata al Poltu Quatu Classic da Erik e Raffaella Comas e incoronata “Best of Show” da una giuria internazionale.

“Un incontro casuale a febbraio in aeroporto con Emanuele Ottaviano, collaboratore e base in Sardegna di Simone Bertolero, un volo in ritardo, due chiacchiere, uno scambio di email e mi ritrovo con mio marito al Poltu Quatu Classic 2022 con la Lancia Rally 037 Eminence restaurata dal talentuoso Andrea Chiavenuto di Biella.

Pur vivendo lunghi periodi in Sardegna, non tornavo a Poltu Quatu da quando Umberto Smaila ci faceva fare tardi nel suo locale. Parlo degli anni ‘ 90. Ora per me “tardi” sono le 22. Trovo la località bella, di classe e per niente artefatta. Sulle prime penso che le difficoltà socio economiche degli ultimi anni hanno cancellato quella frivolezza nell’ aria che regnava nei decenni in cui tutto sembrava facile . Poi mi volto e realizzo che, a giudicare dalle 52 auto in concorso e dall’ atmosfera allegra e giovanile che Simone ha volutamente e sapientemente costruito con il sostegno della Famiglia Pulcini e di Anes Fejzagic, proprietà e Direttore del Grand Hotel Poltu Quatu, si potrebbe quasi dire che il mondo non va poi così male. No, il mondo va malissimo ma per la prima volta da tre anni, se mi posso permettere una confidenza, mi sono distratta dall’ attualità e mi sono lasciata trasportare dalla bolla magica dell’ evento.

La mia immensa mancanza di cultura sulle auto classiche (con quelle da rally me la cavo meglio) non mi fa sentire per niente a disagio, osservo, chiedo ad Erik, parlo con gli altri partecipanti e penso che tutte quelle vetture esposte, di ogni epoca, valore e casa automobilistica stanno benissimo lì dove la famiglia Bertolero ha deciso di radunarle per la settima edizione dell’ evento. Perché la Costa Smeralda è lusso ma la Sardegna a cui appartiene è pragmatismo e storia. Le auto sono come la Costa Smeralda: possono essere anche di lusso ma appartengono a quella grande isola del lavoro rappresentata dai costruttori che con i loro artisti -qui includo ingegneri e meccanici – creano ricchezza, bellezza e storie da raccontare.

L’ atmosfera del Poltu Quatu Classic è quella di una festa itinerante sospinta dall’ hastag #makelavitadolceagain che si muove tra i posti di tendenza della Gallura che tutti noi raggiungiamo con le auto iscritte e, chiunque tu sia, dopo dieci minuti ti trovi sudato, scomposto, in costume da bagno ma infinitamente rilassato a parlare con le persone che hai appena conosciuto e che ti portano saluti di persone che ti conoscono.

Ora stupitevi: l’ argomento principale non sono sempre le auto.

Il primo giorno raggiungiamo San Pantaleo, borgo tipico della Gallura e ritrovo di molti artisti per l’ aperitivo. Viene chiesto a quanti lo desiderano di vestire abiti floreali per inneggiare alla peace&love. La 037 è la prima ad entrare nella piazza, subito dietro la Lambo della Polizia di Stato invitata all’ evento. Il rumore dei due motori sono sufficienti per fare uscire il prete del paese dalla chiesa che era in procinto di sposare due inconsapevoli. Con la tonaca svolazzante e la falcata astiosa si dirige dai gendarmi senza capire che sono semplici partecipanti all’ evento e chiedendogli come deve fare lui a celebrare. La scena, drammatica per gli sposi , risulta così divertente ai nostri occhi bassi e colpevoli che decido di immortalarla. La festa inizia in perfetto stile Bertolero, penso. Degli sposi si sono perse le tracce.

Il giorno seguente la nostra meta è il Phi Beach , noto beach club che sorge su una scogliera a nord di Baja Sardinia, adagiato tra un fortino ed il mare, per i pochi che non lo sapessero. Musica , Vermentino, un bagno in mare ed una sfilata di abiti indossati da ragazze bellissime e multietniche allietano il pomeriggio.

Il relax lascia poi posto alle performance sulla pista dell’ aeroporto di Vena Fiorita per quelli che lo desiderano. Mio marito, rapito da un coccodrillo rosso del noto movimento Cracking Art adagiato sul prato del club, preferisce fare degli scatti accostandogli la Lancia.

Sabato mattina tocca alle auto della sezione “Rally queen” ad essere giudicate. Io ed Erik pensiamo di indossare per l’ occasione i calzini che richiamano la livrea Eminence. Ancora non saprei se definirlo un coup de théatre o un colpo di testa.

I 16 giudici provenienti da 7 nazioni si muovono uniti sotto il sole verso le auto per valutarle sulla base di diversi criteri: storia, autenticità, restauro, presentazione, dettagli tecnici. Il momento ha qualcosa di solenne che gli viene conferito dalla autorevolezza dei giudici e su questo c’è ben poco da scherzare poiché i nomi che formano la task force fanno tremare le ginocchia:

Valentino Balboni (leggendario test driver di Lamborghini), Alberto Scuro (Presidente dell’ ASI), Alberto Vassallo (fondatore di Car and Vintage), Mariella Mengozzi (Direttrice del Museo Nazionale dell’ Automobile di Torino), Laura Kukuk (giudice a Villa d’Este 2022), Luciano Bertolero (fondatore di Auto Classic ed esperto Ferrari), Shinichi Ekko (Presidente Maserati Club Japan), Emmanuel Baquet (Comitato di Selezione di Villa d’ Este), Ulrich Knieps (ex Direttore BMW Classico), Philiph Rathgen ( A.D. Classic Driver), Enrico Renaldini (Rivista Gare d’ Epoca), Shayan Bokaie (Capo Strategia Marqued), Tiddo Bresters (Presidente della Fiva), Gaby Van Oppenheim (Editore Octane Germania), Carlo Di Giusto (Ruote Classiche).

Mio marito è onorato di raccontare a questa giuria presieduta da Paolo Tumminelli (Docente Universitario e Storico dell’Automobile) come la Lancia 037 EVO1 sotto ai loro occhi abbia partecipato al Tour de France ’83 con Darniche/Mahé e nello stesso anno – casualità – al Costa Smeralda. Il telaio 133 venne infatti consegnato all’ inizio di quell’ anno al preparatore Giuseppe Volta per affrontare la stagione di gare. Il sapiente ed importante restauro di Chiavenuto non ha bisogno di commenti; la vettura , per anni in stato di abbandono, è stata riportata in vita nel rispetto totale dell’ originalità in tutti i suoi elementi.

Dopo il dovere si riparte per un luogo di piacere. Il Vesper Club ci accoglie sulla spiaggia di Capriccioli. È proprio su quest’ ultima che Roger Moore uscì dalle acque con la sua Lotus-sommergibile nel film “La spia che mi amava” . La locandina del concorso di eleganza per la 007th edition fa infatti riferimento a quel film. Geniale.

Dopo la cena di gala del sabato sera al Grand Hotel Poltu Quatu avviene la premiazione per categoria e l’ annuncio del vincitore del Best of show . Ci viene detto che saremo tra gli ultimi “a fare palco”, come si direbbe in gergo rallistico. Quando qualcuno della giuria mi consiglia di tenere duro che ne varrà la pena , intuisco che supereremo alla grande le ore 22 ma la stanchezza dei bei giorni precedenti non mi fa cogliere al volo il messaggio.

Intorno alle 2 della mattina, il rombo della 037 ci porta sul red carpet dove ci attendono la brillante giornalista e conduttrice della serata Savina Confaloni e Simone Bertolero che, altrettanto brillante al microfono, ci comunica la vittoria del Best of Show.

Solo oggi realizzo che io ed Erik non ci siamo congratulati con i vincitori delle categorie semplicemente perché il luogo in cui abbiamo atteso il nostro turno non ci ha permesso di sentire gli annunci. Lo faccio ora pubblicando l’ elenco:

Best in Class -PEACE & LOVE: Innocenti Coupè (1967) -SEX ON THE BEACH: Bruseghini 750 Joker (1978) -FERRARISSIMA 75: Ferrari 250 GT Tour de France (1958) -SUPERCAR: RUF CTR Anniversary (2019) -RALLY QUEEN: Toyota Celica (1994) -SOMETHING SPECIAL: Porsche 911 restmod (1982) -LA DOLCE VITA : Lancia Aurelia B24 (la originale del film “Il sorpasso”) 1956
Special Awards: -Spirit of FIVA: Alfa Romeo 1750 spider veloce (1968) -Premio Museo Nazionale dell’ Automobile di Torino: Ferrari 212 Vignale (1952) -Premio ASI: Volkswagen Maggiolino 113 (1963) -Premio Larusmiani all’ auto più glamour: Lancia Aurelia B24 “Il Sorpasso” (1956) -Trofeo Pirelli: Ferrari 308 GT4 Peking-Paris (1975) -Premio GoodWool: Fiat 500 Art Car by Ester Mahlangu (2008)

Il Poltu Quatu Classic, a mio parere, è un evento che vuole portare leggerezza e freschezza nel mondo delle auto classiche che, per un luogo comune, in genere risuona come altero ed elitario. Celebra altresì le debolezze e le passioni italiane: le auto, i motori, le donne, il vino. Raggiunge in pieno lo scopo di fare divertire i partecipanti, li distrae e poi li riporta a terra con una giuria di prim’ ordine. Attira gli appassionati e domina i social con scatti suggestivi di una Dolce Vita che un po’ avevamo scordato.