RS febbraio 2023: Italia dei rally ai Raggi X

rs febbraio 2023

In assenza di gare abbiamo sguinzagliato i “nostri” assegnando compiti diversi ma aventi tutti lo stesso obiettivo: fornirci dati, numeri e storie per raffigurare senza falsi allarmismi, ma senza neppure fare la riverenza a nessuno, la situazione nazionale. Non un’analisi, ma tanti servizi ricchi di informazioni che ci danno un quadro completo della nostra situazione, ma anche dei nostri piloti. Dal Mondiale Rally in giù.

A febbraio 2023 RS va in edicola con un numero ricco di approfondimenti e inchieste, interviste e storie. Un numero che ci permette di comprendere a pieno qual è la reale situazione del nostro rallismo e di come esso si colloca nel mondo e rispetto a Paesi europei dove a passione è forte come da noi. Come stanno i nostri rally? Come stanno i nostri piloti? Quali prospettive? Ecco, forse all’ultima domanda abbiamo scelto di non rispondere direttamente, ma siamo certi che con quello che leggerete ognuno di voi trarrà la risposta giusta. Che poi è una e solo una.

Tanto per cominciare, il “Monte” sembra piacere sempre più ai piloti italiani e sempre meno a quelli francesi. Non è questione di corsi e ricorsi storici. Semplicemente che all’arrivo c’erano 13 equipaggi italiani e tanti non hanno neppure potuto prendere il via per colpa di un incomprensibile limite voluto dagli organizzatori dell’evento. Al di là della noia mortale di questa gara, ravvivata un po’ da un gossip che ha mosso sul nostro sito poco meno di 2 milioni di persone in 48 ore, gli equipaggi Tricolore si sono fatti vale e Matteo Gamba e Nicolò Gonella sono stati di certo i migliori interpreti. Così come Marazzato-Sommariva sono stati i più tenaci. Ecco queste storie, ognuna diversa l’una dall’altra, ce la dicono lunga sulla vera passione per i rally, quelli appunta da 350 chilometri di PS. E Mauro Miele? Beh, a Mauro abbiamo dedicato una lunga intervista, fatta prima del “Monte”, perché con lui avevamo un debito di riconoscenza per aver regalato all’Italia un titolo del WRC, non quello principale, il WRC2 Masters, ma non mi si dica che avreste preferito non vincere nulla…

Dal Rally Monte Carlo ci catapultiamo direttamente nel cuore dei Campionati Italiani Rally, da quello assoluto a quello asfalto, passando per il Terra e l’IRC. Regole, sistemi, chilometri, format e sistema di classifiche e punteggi, così da avere una visione nitida di tutto. Così, possiamo tuffarci nel Campionato Italiano Rally 2023. Chi lotterà per il titolo 2023? Chi gli attesi protagonisti? Ne abbiamo parlato a lungo con Andrea Crugnola, Damiano De Tommaso, Giandomenico Basso, Fabio Andolfi e Stefano Albertini, che attualmente sono i principali protagonisti della serie Tricolore. E’ davvero interessante leggere i loro pensieri sul futuro e le immancabili analisi sul 2022.

Per farla completa, incroceremo i numeri le percentuali del nostro CIR con i numeri e le percentuali dei principali campionati francesi, spagnoli e belgi. Vi faremo scoprire come hanno corso nel 2021 e nel 2022 i nostri appassionatissimi vicini d’Oltralpe e come abbiamo corso noi (CIR, CIRT, CIRA). Chilometraggi, medie, iscritti, costi, eccetera. Uno specchio fedele, che vi completerà la prospettiva sulle ambizioni dei rally italiani e di gran parte di quei rallisti che quando vanno a correre al sud (Italia) pensano di andare a correre all’estero.

Dopo aver toccato la Sardegna che sta vivendo la crisi come un riscatto, cercando di ridare all’Isola tutta la voglia di rally che c’è, siamo andati in Emilia Romagna. Abbiamo attentamente osservato questa splendida regione per due anni, ma dopo i fatti del 2022, abbiamo deciso di ficcarci il naso e capire cosa c’è che non va e soprattutto cosa si può fare per aiutare la Motor Valley a ritornare appassionata di rally. Al momento il malato è in coma farmacologico. In futuro speriamo di darvi notizie più liete.

A questo punto ci siamo chiesti, ma i giovani in Italia ci sono ancora? Davvero, perché in uno sport sempre più brizzolato, raybanato e livreato si dice che non ci sono giovani validi. Le cosiddette promesse. Chiariamo un concetto: giovani sono, per me, Under 23. Tutti gli altri, specialmente chi ha 30 anni, sono giovani uomini. Di Under 23 ne abbiamo selezionati 18, di questi 4 ve li raccontiamo “a modo nostro” (perché qualcosa di più o meno importante l’hanno già fatta) e gli altri 14 li abbiamo intervistati (vogliamo sapere cosa pensano, non ci piace fare schede) e ve li facciamo conoscere attraverso le loro parole, i loro sogni le loro ambizioni.

Parliamo di Valentino Ledda e Jean-Claude Vallino, che vi presentiamo carichi di adrenalina, così come Mattia e Marco Zanin che vengono da una famiglia da rally e che vi raccontiamo come tali. E poi ancora di Lorenzo Lorallini, Igor Iani, Gabriel Di Pietro, Niko La Notte, Emanuele Mazzotti, Matteo Fontana, Federico Gangi, Sebastian Dallapiccola, Matteo Ceriali, Alice Poggio, Salvatore Scannella, Matteo Doretto, Alessandro Botta e Jacopo Facco. Insomma, la meglio gioventù.

Terminato il viaggio nel rallismo “moderno”, abbiamo cercato di capire come funzioneranno e come funzionano, forse meglio dire come hanno funzionato, le cose tra le auto storiche da rally: anche in questo caso, regole, numeri, programmi e ambizioni. Il tutto da mettere a confronto con la regolarità sport, un’altra specialità non così lontana dai rally, visto che si corre con le stesse auto e su percorsi abbastanza simili. Un fenomeno che funziona perché riesce a contenere i costi. Però, il contenimento dei costi non piace a tutti. Scommettete che presto cambierà qualcosa in questo mondo ancora goliardico?

Infine, ma non assolutamente ultime per importanza, bensì perché come argomentazioni sono slegate da quel filo conduttore che struttura RS di febbraio 2023, la nostra esclusiva con la Skoda Fabia RS Rally2 di Mauro Miele (abbiamo accompagnato la macchina ai suoi rimi passi e abbiamo cercato di carpire tutti i suoi segreti, i video in apertura e qui sopra si riferiscono esattamente a quella fantastica giornata) e quella che ci ha portato a casa Filippi, nel Cuneese. In questo caso, parliamo di una fantastica famiglia dove le Lancia Rally 037, le Stratos, le Flavia e le Fulvia non semplici oggetti di culto. Sono l’altra metà dell’equipaggio. Il tutto per completare 124 pagine di passione da condividere con voi.