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La Skoda Fabia Rally2 evo raccontata dal capo motorista

Skoda Fabia RS Rally2 evo rally

La nuova Skoda Rally2 evo manderà in pensione tutte le “vecchie” Fabia. La presentazione della vettura stradale, avvenuta un anno prima, aveva già annunciato l’era della Skoda Fabia RS Rally2 evo di Skoda Motorsport, presentata il 14 giugno e diventata immediatamente oggetto di culto e divinazione, annichilendo nei pronostici di vendita le ambizioni degli altri reparti di customer racing. Salvo miracoli. Il nuovo modello da rally di Mladá Boleslav, sul sito di RS rallyslalom…e oltre lo avevamo presentato già diverso tempo fa, anticipando quelle che sarebbero state le caratteristiche principali non solo in termini di sicurezza (qui l’articolo e qui l’intervista).

La Skoda Fabia RS Rally2 evo, che parte da questa quarta generazione di Fabia e fa seguito al veicolo Rally2 di maggior successo degli ultimi anni, è stata sviluppata da Skoda Motorsport sulla base di un motore totalmente nuovo, che migliora la maneggevolezza, il gruppo propulsore e l’elettronica e potenzia le caratteristiche di sicurezza per pilota e copilota. I test sono stati molto impegnativi su asfalto, terra e ghiaccio, in tutte le condizioni meteorologiche. E ora, il team che ha preparato la vettura da corsa lancia la sfida agli altri Costruttori, in particolare a Hyundai.

Skoda Fabia RS Rally2 evo stradale
Skoda Fabia RS Rally2 evo stradale

“Stare fermi significa tornare indietro, e questo è vero soprattutto nel motorsport. Ecco perché, nello sviluppo della nuova Fabia RS Rally2, abbiamo applicato l’esperienza acquisita dal modello precedente e ottimizzato ogni dettaglio – spiega Michal Hrabánek, capo di Skoda Motorsport -. L’obiettivo era quello di migliorare l’auto da rally di maggior successo al mondo. Sono orgoglioso dell’intero team Skoda Motorsport che lo ha perseguito con grande dedizione. Vorrei anche ringraziare i nostri colleghi della produzione di serie, la Fabia di quarta generazione ci ha fornito una base perfetta per la Fabia RS Rally2“.

La nuovissima Skoda Fabia RS Rally2, è una auto da rally che beneficia anche di una migliore aerodinamica e di una carrozzeria eccezionalmente rigida del modello di serie. Rispetto al modello precedente, il team Skoda ha sviluppato un nuovo motore turbo da 1,6 litri basato sul 2.0 TSI della serie di motori EA888, che viene utilizzato, tra le altre cose, nei modelli RS.

Skoda Fabia Rally2 Evo 2022 laterale
Skoda Fabia Rally2 Evo 2022 laterale

Cosa c’è da sapere sulla Skoda Fabia RS Rally2 evo

Presto sarà in vendita la versione da competizione, la Skoda Fabia RS Rally2 evo, basata sull’ultima generazione del popolare modello di serie. Gli sviluppatori di Skoda Motorsport stanno ancora ottimizzando l’auto e la stanno preparando all’omologazione e al debutto. Aleš Rada, head of racing car engineering presso Skoda Motorsport, spiega come avviene lo sviluppo di questo tipo di auto e a quali insidie ​​gli ingegneri devono stare attenti.

“Lo sviluppo di un’auto da corsa della categoria Rally2 prevede come condizione che l’auto sia basata su un modello di serie. Ne consegue che è necessario basarsi sul lavoro di sviluppo svolto dai nostri colleghi della produzione di serie. In passato, abbiamo iniziato lo sviluppo di un’auto da competizione in momenti diversi rispetto allo sviluppo di un’auto di serie. In alcuni casi l’auto di serie esisteva già da tempo, in altri abbiamo iniziato quando l’auto di serie era ancora un segreto. Nel caso dell’attuale vettura, abbiamo iniziato lo sviluppo prima dell’inizio della pandemia di coronavirus, molto prima dell’anteprima mondiale della nuova Fabia avvenuto lo scorso anno. Il progetto e il piano di comunicazione prevedeva che avremmo lanciato l’auto da corsa circa un anno dopo la prima mondiale dell’auto di serie. Un intervallo ideale. Per colpa della pandemia, per un anno intero di sviluppo abbiamo lavorato sull’auto quasi esclusivamente da casa: tutto il lavoro è stato svolto in ambiente virtuale e non potevamo costruire prototipi, per esempio. Abbiamo svolto davvero un enorme quantità di lavoro nell’ambiente virtuale e abbiamo fatto molti progressi nell’uso di diverse simulazioni e altri strumenti digitali rispetto alle auto precedenti”.

“Il prototipo della vettura da corsa è stato costruito dopo, per la verità siamo partiti con due vetture di prova. Poi è seguita una prova pratica, sia dei singoli componenti che dell’auto nel suo insieme. Eseguiamo questo test sia nei nostri laboratori, ad esempio nella galleria del vento, e sia fuori nei test drive – aggiunge Aleš Rada, capo motorista di Skoda Motorsport -. Questi ultimi ci mostrano sempre cosa possiamo migliorare o eventualmente riprogettare. Quando finiamo l’auto, la fase successiva è l’omologazione e, quindi, lo stato tecnico dell’auto viene sostanzialmente congelato. Possiamo solo mettere a punto e regolare la vettura per diverse superfici, ad esempio diversi tipi di asfalto, terra e neve. Il sistema “joker” di sviluppo ci dà la possibilità di cambiare alcune parti durante il periodo di omologazione. Il sistema attualeprevede che nei primi due anni successivi all’omologazione possono essere applicati un massimo di 5 “jolly”. Nei successivi 24 mesi abbiamo 5 jolly disponibili come pacchetto, più 2 jolly aggiuntivi. Le regole sono rigide. Ad esempio, la carrozzeria dell’auto da corsa deve essere identica a quella dell’auto di serie, l’unica eccezione è la possibilità di ampliare la superficie dell’auto con parafanghi e paraurti, e possiamo anche costruire un tunnel nel pavimento per ospitare un il sistema 4×4. Lo schema anteriore e posteriore dell’auto da corsa deve essere del tipo McPherson. Le parti del telaio sono completamente di nostra progettazione e non hanno nulla a che fare con l’auto di serie. Lo stesso vale per il cambio. Il motore, invece, deve basarsi sull’unità di produzione. In questo caso, però, potrebbe trattarsi di un motore di un’altra vettura di serie prodotta dalla Volkswagen. Per la categoria Rally2, la cilindrata massima del motore è di 1,6 litri”.

“Infatti – svela Aleš Rada – la nuova Fabia ha un passo più lungo rispetto alla generazione precedente e l’auto di serie è un po’ più larga, il che ci permette di lavorare con la disposizione degli interni, che può influenzare il baricentro, la distribuzione dei pesi tra l’asse anteriore e quello posteriore, eccetera. La carrozzeria è principalmente realizzata di lamiera ad alta resistenza, che nel nostro caso ha un effetto positivo sulla rigidità della scocca e quindi sulla maneggevolezza della vettura ed anche sull’incolumità dell’equipaggio. Abbiamo anche un vano motore più grande, che influisce sul posizionamento del propulsore e che ha influenzato il design del cambio. Ma l’auto ha anche un frontale più grande, che dobbiamo lavorare in termini di aerodinamica per ottenere l’efficienza necessaria, cioè il massimo carico aerodinamico e la minima resistenza frontale. L’esperienza personale non è trasferibile e noi abbiamo acquisito molta esperienza dallo sviluppo della Fabia WRC, basato sulla Fabia di prima generazione. L’auto precedente è sempre fonte di molte informazioni: ne conosciamo pregi e difetti, e su quella nuova lavoriamo sempre per eliminare i punti deboli. Quindi, quando sviluppiamo un’auto, attingiamo a diverse fonti: il modello di produzione e la nostra esperienza con l’auto precedente, ma ovviamente guardiamo anche cosa sta facendo la concorrenza”.