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L’Argentina spera di tornare nel WRC nel 2023

La Citroen C3 WRC di Sebastien Ogier al Rally Argentina 2019

Fin dagli albori del WRC, l’Argentina ha avuto un ruolo importantissimo all’interno del Mondiale WRC, ospitando da prima a Tùcunan e successivamente a Buenos Aires, San Carlos de Bariloche, Cordoba e negli ultimi anni a Villa Carlos Paz. La prima volta del WRC nel Paese sud-americano fu il 1980 con l’affermazione di Walter Rohrl su una Fiat 131 Abarth, negli anni successivi iscrissero il loro nome nell’albo d’oro della gara argentina Sébastien Loeb per ben sei volte, il nostro Miki Biasion per tre volte, mentre l’unico successo argentino fu firmato da Jorge Recalde nel 1988.

Dopo un triennio di stop dovuto alla pandemia, nel 2023 in Argentina puntano forte sul ritorno della gara nella scena iridata. A lanciare la candidatura è il coordinatore della gara David Eli, che intervistato da Motorbox traccia il punto della situazione: “Il motivo per cui non siamo nel calendario iridato attuale (2022) è legato soprattutto ad una motivazione logistica. Spero di poter annunciare entro metà anno se saremmo oppure no, tappa del Mondiale Rally nella stagione 2023. C’è la possibilità che il continente americano possa ospitare tre eventi iridati il prossimo anno, con una possibile candidatura degli Stati Uniti e questo potrebbe far cambiare i piani”.

“Se per esempio, il Promoter WRC decide di scegliere le candidature di U.S.A e Messico, rischiamo di trovarci fuori dal calendario iridato. Da parte nostra c’è il massimo impegno per far si che l’Argentina faccia parte del calendario iridato nel 2023, siamo sulla strada giusta, ma non possiamo ancora confermare nulla. Abbiamo costanti contati con tutte le varie parte, ma questa sono giustamente coperte da un segreto professionale, unica certezza è quella di riportare la gara dove merita, ovvero nel Mondiale. Credo che anche alle Case, faccia piacere tornare a correre in Argentina. Sicuramente né sapremo di più a metà anno.

In questo 2022 la gara argentina tornerà in calendario è sarà valida per il CODASUR, che altri non é che il Campionato Sud-Americano. La gara dovrebbe percorrere le strade che hanno fatto la storia della gara sud-americana, compreso il crono mito “Giulio Cesare”, al via sono attese una ventina di vettura Rally2.