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CIR, Sardegna: Campedelli, Crugnola e Rox bravi, Basso vincente

Giandomenico Basso è formidabile nel Rally Italia Sardegna 2019

Era da non perdere anche l’appuntamento per il quarto round del calendario, primo su terra, del Campionato Italiano Rally. Quattro anche i big della massima serie nazionale, che vede in testa con tre podi e l’ultima vittoria nella Targa Florio il cesenate Simone Campedelli, insieme a Tania Canton su Fiesta R5. L’ultimo successo nel RIS valido come gara del CIR, nell’edizione 2014 appartiene al trevigiano Giandomenico Basso, che torna sull’Isola con Lorenzo Granai al volante della Skoda Fabia R5.

Anche nel 2014, come in questa edizione della competizione sarda, erano fioccate le polemiche sul fattore visibilità, promozione e comunicazione. Inevitabile che una gara di WRC schiacci una prova del Cir. Basterebbe solo non abbinarle. Tanta voglia di riscatto era annunciata per il pordenonese Luca Rossetti, con alle note Eleonora Mori, in cerca della prima soddisfazione in Campionato Italiano Rally con la Citroen C3 R5 ufficiale al debutto assoluto nel RIS. Con altrettanta voglia di mettere a frutto i chilometri fatti sulla terra con la Skoda Fabia R5, il varesino Andrea Crugnola navigato da Pietro Ometto.

Le dichiarazioni dei ”nostri” prima del via del CIR

Ecco qualche dichiarazione dei piloti del Campionato Italiano Rally. Dal Rally Italia Sardegna, prima dello shakedown, test cronomentrato con le vetture da gara. Le prime sensazioni ed obiettivi al via di una gara definita da tutti bella, ma difficile e selettiva.

Andrea Crugnola: “Noi faremo il nostro nella gara. E’ importante fare punti e rimanere fuori dalle trappole di questo rally. Tra i miei preferiti nel mondiale Rally? Ott Tanak mi piace molto sta facendo bene. Andremo ora un pò a provare il set up scelto per questa gara”

Giandomenico Basso: “Qui ho vinto nel 2014 proprio sull’ultima lunga prova di Monte Lerno. Prova lunga che mette in difficoltà piloti e vetture. Parecchie prove nuove per noi. Strade tecniche e selettive, dovremo trovare il giusto ritmo senza ovviamente commettere errori”.

Tommaso Ciuffi: “Sono qui per fare chilometri e poi è sempre bello partecipare alla gara del Mondiale, soprattutto se è quella di casa. Ci tengo a ringraziare Peugeot Italia e Pirelli che mi hanno permesso di essere qui”.

Luca Rossetti: “E’ una gara di testa che ha sicuramente dei punti dove si puo tirare un po’ di più e altri dove bisognerà salvaguardare la macchina nei lunghi tratti brutti”.

Simone Campedelli: “Noi teniamo gli occhi puntati al campionato. Un occhio alla gara e uno alla classifica. Passando noi dietro troveremo dei solchi sul fondo, quindi sarà importante rimanere concentrati e non commettere errori che potrebbero compromettere la gara”.

Simone Campedelli parte bene, ma poi lotta contro la sfortuna
Simone Campedelli parte bene, ma poi lotta contro la sfortuna

Si parte con un ottimo Campedelli, poi le ”sorprese”

Durante la prima PS, tra i big della massima serie nazionale, condizionata in negativo dalle regole assolutamente cervellotiche (pensate, scritte e persino approvate in AciSport) il migliore è stato il cesenate Simone Campedelli al volante della Ford Fiesta R5, con alle note Tania Canton e con il miglior tempo di 2’07″5. Il pilota di Orange 1 si è messo in mostra anche nel confronto con i WRC 2 Pro su R5, ad appena 1″2’ da Rovampera. Secondo tempo per il varesino Andrea Crugnola, navigato da Pietro Ometto su Fabia R5 a 0″4 dal rivale. Terzo in prova a 1″7 il trevigiano Giandomenico Basso, insieme a Lorenzo Granai su altra R5 ceca.

Ottimo start per il giovane toscano Tommaso Ciuffi, che insieme a Nicolò Gonella fanno registrare il miglior tempo assoluto in classe R2, al volante della Peugeot 208. Scesi per primi sul percorso della PS spettacolo i piloti del tricolore Junior, tra i sette a bordo delle Ford Fiesta R2, il miglior tempo in questa prova spettacolo è stato realizzato da Mattia Vita con Massimiliano Bosi. Per Giuseppe Testa si dovrà invece applicare un tempo imposto, in quanto è stato erroneamente fermato prima di terminare la sua prova.

La PS2 Tula (22,25 km) rimane ferma al passaggio di Fabio Andolfi e Simone Scattolin, che corrono per il WRC 2, ma che con la sola presenza in gara penalizzano gli equipaggi del Cir. Pazzesco… Comunque, tornando alla cronaca, il portacolori di Aci Team Italia, a seguito di una toccata a metà del tratto cronometrato, dopo 14,2 chilometri, rimane fermo con la sua Skoda Fabia R5 al centro della sede stradale impedendo il passaggio delle vetture successive. La prova va in trasferimento per gli equipaggi partecipanti al Campionato Italiano Rally e Campionato Italiano Rally Terra. Stesso discorso per i sette sconsolati del Cir Junior.

Per quanto riguarda il tempo imposto nella prova di apertura di Tula, indicativamente, per i migliori piloti del Cir e del Cirt è stato stabilito in 20’01”1. Successivamente nella prova speciale di “Tergu Osilo”, causa l’uscita di strada del numero 97 Pablo Biolghini, con principio di incendio poi domato, Simone Campedelli e Giandomenico Basso si sono fermati all’esposizione del cartello di SOS da parte dei piloti rimasti coinvolti. Il loro tempo risulta, quindi, particolarmente alto e ciò li spinge fuori dalla vetta della classifica.

Al comando tra gli iscritti all’Italiano Rally compare Andrea Crugnola con la Skoda Fabia davanti a Luca Rossetti e alla Citroen C3 R5, mentre nel Terra (la cui cronaca è riportata qui) il più veloce è ancora Stephane Consani, con la Fabia R5, davanti alla vettura gemella di Nicolò Marchioro e alla Hyundai ufficiale di Umberto Scandola.

Andrea Crugnola, velocissimo con la Fabia R5
Andrea Crugnola, velocissimo con la Fabia R5

Splendido Andrea Crugnola, sfortunato Campedelli

L’indomani, il 14 giugno 2019, si riparte con la vera e propria prima tappa. Otto le prove speciali in programma: quelle di Tula, una della più lunghe del rally (che poi ormai di prove lunghe non ce ne sono più, la lunghezza è solo ahinoi regolamentare), per poi proseguire con quelle di Castelsardo, Tergu Osilo e Monte Baranta, tutte da ripetersi, per un totale cronometrato di 124 chilometri immersi in un percorso complessivo di 521 chilometri. La partenza era prevista all’alba con le vetture che sono uscite dal parco chiuso alle 6 del mattino. La conclusione di tappa è prevista nel tardo pomeriggio.

Puntuali, le vetture sono uscite dal parco assistenza (per primo Ogier, davanti a tutti su Citroen C3 WRC, ore 6.00). In testa per il Cir, in virtù dei crono nella prima speciale, c’è Simone Campedelli (Ford Fiesta R5), mentre per il Cir Terra si fa avanti il francese Stephane Consani (Skoda Fabia R5). Al termine della giornata, dopo otto prove speciali previste, per un totale di 523,92 chilometri da percorrere, verranno assegnati i primi punti per il Cir, con coefficiente 0,75 in base proprio alla classifica di questa prima fase di gara. Discorso differente per il Tricolore Terra con i protagonisti che si sono giocati in meno di un giorno tutta la posta in palio a loro disposizione, con coefficiente 1,5.

Col senno di poi, tutto quello che poteva accadere, che non doveva accadere è puntualmente successo in questa giornata che ha visto in gara anche i protagonisti del Campionato Italiano Rally. Splendida la vittoria di Andrea Crugnola, navigato da Pietro Elia Ometto al volante di una Skoda Fabia. Il successo del pilota di Varese è stato frutto di una gara saggia e attenta che gli ha evitato di cadere nelle insidie del percorso. Al secondo posto ha chiuso Luca Rossetti, con la Citroen C3, mentre al terzo ha terminato Giandomenico Basso che, con questo risultato ripassa al comando della classifica del Campionato Italiano Rally.

Un errore incredibile ha messo fuori gara Simone Campedelli quando era nettamente al comando della gara. Il romagnolo in coppia con Tania Canton con la Ford Fiesta R5 della Orange 1 Racing, purtroppo ha capottato nelle ultime fasi di gara. Grande battaglia e prestazioni di ottimo livello per i giovani del Campionato Italiano Rally Junior con vittoria e punti pesanti per Giuseppe Testa finalmente finito sul gradino più alto del podio. Il molisano, uno dei  piloti con maggiore esperienza tra quelli in gara, in coppia con Massimo Bizzocchi ha disputato una gara impeccabile.

Ma anche altri della pattuglia targata Aci team Italia con le loro Ford Fiesta R2 sono stati bravi. Al secondo posto ha chiuso il toscano Mattia Vita, mentre al terzo Giorgio Bernardi che ha preceduto il giovanissimo Pasquale Pucella. Molti anche gli sfortunati come Luca Bottareli, autore di una prima gara particolarmente travagliata e già macchiata da un errore nello shakedwon, o come Andrea Mazzocchi ritiratosi quando era in ottima posizione per problemi elettrici.

Tra quelli che non si sono messi in mostra c’è il siciliano Marco Pollara, anche lui fuori strada subito nel corso dello shakedown ed autore di una gara incolore. Si segnala che anche in questa giornata non tutte le PS in programma sono state svolte. Infatti, la PS7 Castelsardo 2 è stata effettuata in trasferimento. Peccato, davvero peccato. Oltre ad Andolfi anche l’annullamento delle prove speciali non ha giovato al divertimento.

Tra gli Junior da segnalare il ritiro Andrea Mazzocchi che ha riscontrato problemi meccanici che l’avevano già perseguitato a Sanremo. Problemi di temperature per il giovane toscano “Barone Jr.” sulla Peugeot 208 R2 che lo costringono a fermarsi momentaneamente sulla Monte Baranta. Difficoltà per il sardo Andrea Gallu al volante della 208 R2 che accusa una foratura sul finale della Tergu Osilo.

Luca Rossetti balza al comando del Cir
Luca Rossetti balza al comando del Cir

Una lotta a due tra Luca Rossetti e Giandomenico Basso

La prima tappa del Rally Italia Sardegna si era conclusa con una disfatta per Simone Campedelli e Tania Canton, con la Ford Fiesta R5. L’equipaggio di Orange 1 era stato protagonista di un capottamento sulla Tergu-Osilo quando era al comando della classifica riservata al Cir con un vantaggio consistente di 54’’ sul primo dei rivali. Questa mattina, i due sono ripartiti con l’intenzione di riscattarsi nella seconda tappa, che prevedeva sempre un punteggio a coefficiente 0,75 riservato alla seconda fase del rally.

Invece sono costretti a subire altre sfortune. Sulla PS10 Coiluna Loelle (14,97 chilometri) Campedelli viene frenato dalla rottura di un braccetto dopo un contatto con un masso. Quindi si ferma per tentare di riparare il danno alla Ford Fiesta R5. Dopo esserci riuscito si riporta sulle prove lunghe per restare in gara e rientrare in assistenza ragionando in ottica di campionato.

Andrea Crungola (Skoda Fabia R5) si ferma e riparte per problemi ai freni perdendo 23’ sulla PS11, quindi per la vetta del Cir, nella seconda tappa del Rally Italia Sardegna, rimane una sfida a due tra Rossetti e Basso. Luca Rossetti ed Eleonora Mori (Citroen C3 R5) guadagnano il comando provvisorio vincendo la prima prova della mattinata PS10 Coiluna Loelle, ma Giandomenico Basso (Skoda Fabia R5) risponde sulla prova successiva appaiandosi al vertice con un distacco minimo dal rivale di appena 2″ dopo la PS11 Monti di Alà.

Sulla PS12 Monte Lerno vince di nuovo Luca Rossetti, con alle spalle Giandomenico Basso, Andrea Crugnola, Giuseppe Dettori, Simone Campedelli. E poi ancora, Arengi, Hoelbling, Pedalà, Marrone e un redivivo Pollara. La PS13 è la ripetizione della Coiluna Loelle. Qui Basso risponde e stacca di una “nocciolina” Rossetti, che è secondo davanti a Simone Campedelli. Il romagnolo, oltre a lottare contro la sfortuna, in realtà lotta anche contro il cronometro. Lo fa, a ragione, in modo arrabbiato. Seguono un ottimo Crugnola, il tenace Dettori, il giovane Profeta, Marrone, Arengi Bentivoglio, Martinez e Pollara.

Si va sulla PS14 Monti Alà, anche questa una ripetizione, i più veloci sono Luca Rossetti, Simone Campedelli e Andrea Crugnola, anche lui scatenato e arrabbiato. Ma sempre molto efficace. Giandomenico Basso esce dalla prova speciale con un quinto, davanti ad Alessio Profeta. Il giovane siciliano sta lottando con le unghie e con i denti. Una delle più belle e certamente difficili gare della sua fino ad ora giovane carriera sportiva. Peccato solo che il WRC abbia sostanzialmente neutralizzato qualunque forma di promozione del Tricolore, fatto salva quella indipendente del web.

Sulla PS15 Monte Lerno, altra ripetizione, è Basso a dettare legge e a rifilare anche un bel distacco a Luca Rossetti. Il terzo miglior tempo dell’ultima prova della giornata è quello di Simone Campedelli. Tra i primi tre i distacchi non sono ravvicinati e molto più lontani sono Dettori, Profeta, Martinez, Pollara, Liceri, Pedalà e Toninelli. Crugnola esce dalla prova con il sedicesimo tempo. Dunque, è testa a testa tra Luca Rossetti e Giandomenico Basso per la 2a Tappa del Rally Italia Sardegna. I protagonisti del Campionato Italiano Rally si sono lanciati, dalla mattina del sabato, verso la frazione conclusiva per aggiudicarsi il secondo punteggio a disposizione nell’impegnativo round mondiale.

Punti che potrebbero mischiare ancora le carte per la classifica assoluta, dato che proprio Basso è primo a 40,5 punti, appena una spanna sopra a Rossetti e Campedelli appaiati a quota 39. Peccato che il romagnolo e Tania Canton si sono fatti da parte, come nel finale di venerdì, anche all’inizio della mattinata. Stavolta un masso piega il braccetto dell’anteriore sinistra e Campedelli è costretto a perdere mezz’ora salutando, eccetto stravolgimenti, le ambizioni da vertice nel RIS parte 2.

Rimane un duello, a maggior ragione quando anche la rottura di un tubo dei freni della Skoda Fabia R5 lascia a piedi Andrea Crugnola e Pietro Ometto. Allora Rossetti insieme ad Eleonora Mori prende l’iniziativa al volante della Citroen C3 R5, mentre Basso affiancato da Lorenzo Granai risponde colpo su colpo, spingendo al massimo la sua Fabia R5. I due a fine giornata sono distanti 23.5’’ e sarà ancora una sfida tutta da seguire fino all’ultimo tornante. Dietro di loro, un po’ a sorpresa, c’è il giovane palermitano Alessio Profeta, insieme a Sergio Raccuia su altra Fabia R5, a tenere la terza posizione nonostante una corsa estremamente faticosa e una foratura nel tratto cronometrato iniziale.

Il sabato si conclude con Luca Rossetti primo assoluto con il miglior tempo di 1.36’24″2. In posizione d’onore troviamo Giandomenico Basso (1.36’47″7), seguito da Dettori (1.41’30″1), Martinez (1.56’41″7), Arengi Bentivoglio (1.57’40″0), Profeta (1.58’11″1), Pollara (2.00’59″6), Ciato (2.06’06″3), Liceri (2.11’36″2) e Toninelli (2.13’11″2).

Giandomenico Basso sferra l’attacco

È corsa a due per la vetta del Cir in questa seconda tappa del Rally Italia Sardegna per il Campionato Italiano Rally. Ancora Luca Rossetti, con Eleonora Mori su Citroen C3 R5, in vantaggio nella classifica assoluta, ma Giandomenico Basso, insieme a Lorenzo Granai su Skoda Fabia R5, si fa avanti e sferra l’attacco. Il trevigiano vince la prima prova del mattino, la PS16 Cala Flumini 1 (14,06 km), speciale che anticipa la power stage per il WRC, la Sassari-Argentiera, al secondo passaggio.

Il driver di Cavaso del Tomba si è dato subito da fare riuscendo a limare 4″6’ sul pordenonese in questi primi chilometri della giornata decisiva. Il Rally Italia Sardegna si deciderà tutto nei tre tratti cronometrati conclusivi, due sulla Sassari Argentiera e la ripetizione della PS Cala Flumini, che riporteranno le vetture ad Alghero, per la premiazione finale, alle 15.00.

Giandomenico Basso, con Lorenzo Granai su Skoda Fabia R5, realizza il miglior crono anche sul secondo tratto cronometrato dell’ultima giornata, la PS17 Sassari-Argentiera (6,89 km). Su questa prova speciale Basso riesce a limare altri 7″1′ sul rivale Luca Rossetti, che prova ad amministrare il vantaggio con la sua Citroen C3 R5 insieme ad Eleonora Mori.

Ora il distacco tra i due piloti in corsa per la vetta della seconda tappa del Cir nel Rally Italia Sardegna è di 11″8′ con ancora 21 chilometri di speciali da correre. Prosegue dietro anche la bella gara di Andrea Crungola, con Pietro Ometto su Fabia R5, e di Simone Campedelli, con Tania Canton su Ford Fiesta R5, che provano a portare a termine la gara per arrivare a punti.

Anche sulla PS18 Cala Flumini 2 è Giandomenico Basso il più veloce. Il veneto vince la prova e il suo tempo è di 4″3 inferiore a quello di Fabio Andolfi nel WRC 2. In questa speciale il secondo miglior tempo è quello di Andrea Crugnola, con Pietro Ometto sulla Skoda Fabia R5, che fa meglio di Rox-Mori, terzi prova e ancora leader assoluti della gara, seppure per pochissimo. Quarto è Simone Campedelli, che continua a disputare una gara maiuscola con Tania Canton e la Ford Fiesta R5.

Dopo la PS18 in testa c’è Rox (2.00’58″5), Basso è vicino (2.01’01″7). Seguono Martinez (2.25’21″3), Arengi Bentivoglio penalizzato (2.26’17″6), Pollara (2.34’22″0), Crugnola (2.35’39″9), Ciato (2.36’38″2), Campedelli penalizzato (2.41’16″0), Liceri penakizzato (2.43’28″4) e Toninelli penalizzato (2.47’58″5).

Partita anche l’ultima prova: la PS19 Sassari-Argentiera. Con il miglior tempo di 5’25″5 è Giandomenico Basso ad aggiudicarsi l’ultima prova speciale del Rally Italia Sardegna valido per il Campionato Italiano Rally, così come sua era stata la vittoria del RIS Tricolore nel 2014. Il campione veneto è persino più veloce di Fabio Andolfi di 1″2. Alle spalle di Basso c’è un combattivo Rossetti che però non riesce a contenere il distacco (minimo) nella classifica assoluta. Ha rischiato di vincere e certamente lo avrebbe meritato, se fosse successo, come meritata è la vittoria di Basso.

Il secondo miglior tempo è quello di Simone Campedelli, con alle spalle Gallu-Pirisinu, poi Rossetti, Crugnola, Marrone, Arengi Bentivoglio, Ciato Martinez… Nella classifica generale, Rossetti è secondo e sul podio, sul terzo gradino del podio del Cir, c’è Martinez. Questo in virtù di cervellotici regolamenti, perché altrimenti il vincitore sarebbe Fabio Andolfi, quasi sempre una spanna in più sopra i nostri, seguito da Basso e Rossetti, senza poi dimenticarci di Enrico Oldrati, che sarebbe ottimo quarto assoluto.