Cosa c’è dietro il ritorno di Ott Tanak in Hyundai Motorsport?

Ott Tanak, Ypres Rally

Cosa c’è dietro il ritorno di Ott Tanak in Hyundai? Ci sono i soldi, tanti, l’ingaggio, faraonico. E c’è anche la promessa strappata al capo, Abiteboul, di poter competere contro Thierry Neuville e non dovere sottostare a ordini di scuderia che potrebbero penalizzarlo nella classifica generale rispetto al pilota belga.

Cosa c’è dietro il ritorno, già ventilato nei mesi scorsi, di Ott Tanak in Hyundai Motorsport? C’è chi sostiene che gli equilibri siano cambiati. Che ora Thierry Neuville, il “sognatore di titoli” sia cambiato. Qualcuno dice che Cyril Abiteboul, per chi preferisce “Abitebluff” come lo ha simpaticamente ribattezzato il sito Rallyssimo.it in un suo editoriale, con i suoi metodi sia riuscito a rendere l’ambiente della squadra più collaborativo e solidale.

Ognuno deve essere libero di credere a ciò che vuole. L’importante è non dimenticare che la storia di Hyundai Motorsport nel WRC non inizia con le Rally1, e che la squadra ha vinto dei titoli iridati (il primo con l’annullamento della gara in Australia, ultima prova di quella stagione, a causa dei gravi incendi che interessavano anche la zona di gara, e il secondo certamente più meritato).

Il team manager Andrea Adamo è stato spesso criticato, a volte anche da noi ma solo nell’ultima fase della sua gestione, cioè da quando la squadra non riusciva più ad essere competitiva rispetto a quello che era il proprio potenziale e le vetture arrivavano addirittura a strapparsi come fossero fatte di carta. C’era il Covid-19, c’era la crisi dei pezzi di ricambio, c’era problemi di salute per piloti e dirigenti. Oggi, cosa c’è? Lo vedremo da gennaio.

Intanto, teniamo bene in mente che il post-Adamo non ha riservato a Hyundai grandissime gioie nei rally del WRC. Sarà un caso se la Hyundai i20 Rally2 è tra le vetture meno vendute? Arrivare secondi in un WRC con 2,5 Costruttori equivale ad essere un po’ più di penultimi. Si dirà: ma Toyota è la squadra più forte, è imbattibile. Nì, ma comunque è vero che questa squadra la si è costruita. Evidentemente, le scelte fatte da Makinen prima e Latvala poi sono state le più azzeccate.

Dunque, cosa c’è dietro il ritorno di Ott Tanak in Hyundai? Ci sono i soldi, tanti, l’ingaggio, faraonico. E c’è anche la promessa strappata al capo, Abiteboul, di poter competere contro Thierry Neuville e non dovere sottostare a ordini di scuderia che potrebbero penalizzarlo nella classifica generale rispetto al pilota belga. C’è che Tanak sarebbe anche rimasto in M-Sport, se solo Wilson avesse potuto riconfermare i guadagni che gli ha fatto fare in questa stagione (in cui aveva già sfiorato i 45 milioni a settembre). Ma piuttosto che correre pagando o restare a spasso, perché la realtà è che M-Sport al momento non può permettersi altro, Tanak ha optato per uno “stipendio” sicuro. Almeno ora ce l’ha.