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WRC, il Rally Italia Sardegna e quelle cisterne romane

La Citroen C3 WRC di Sebastien Ogier al Rally Italia Sardegna

Monta la preoccupazione ad Olbia per la futura presenza del Rally Italia Sardegna 2020 che, secondo tecnici ed esperti, potrebbe mettere a rischio la precaria incolumità delle vicine cisterne di epoca romana, che già versano in pessimo stato. Ma siccome si tratta di opere baffate dalla Soprintendenza Archeologica e, soprattutto, visto che in caso di cedimento si metterebbe a serio rischio un patrimonio storico unico, l’ente preposto alla tutela del luogo, dopo aver visionato lo stato attuale del luogo ha scritto allarmato al Comune di Olbia.

La nota è stata protocollata il 26 febbraio 2020 e si riferisce all’esito di un sopralluogo del 21 febbraio, effettuato alla presenza dei funzionari della Soprintendenza Archeologica unitamente ai tecnici comunali. L’obiettivo di questo sopralluogo è stato quello di capire in che condizioni versano le antiche cisterne romane che rifornivano di acqua l’acquedotto e Olbia antica. A detta dei supervisori l’esito è andato male. Lo stato del sito è pessimo, le condizioni peggiorano e non si esclude che con il passaggio delle auto possa avvenire qualche crollo.

“Si è riscontrato lo stato di degrado della struttura, ulteriormente peggiorato rispetto a precedenti sopralluoghi, con evidente pericolo di ulteriori crolli delle porzioni superiori della volta che risultano essere prive di sostegno ed a rischio di collasso”, scrive la Soprintendenza Archeologica. A causa dei problemi della cisterna, la Soprintendenza specifica: “Ulteriore preoccupazione riguardo il prossimo svolgimento del Rally Italia Sardegna 2020, il cui percorso sarà localizzato in un’area prossima alla struttura archeologica, e le cui vibrazioni potrebbero determinare un impatto negativo sul manufatto di epoca romana”.

Il rally iridato, infatti, torna ad Olbia dopo diversi anni di assenza e lo farà con una bellissima prova speciale su un tratto misto tra via Escrivà e Tilibbas: quartiere dove sono ubicate le cisterne romane e il relativo antico acquedotto. Sia chiaro, il rally non passa sopra le cisterne. Ma nonostante ciò, si teme per le vibrazioni… Che succederà? Ora sarà messo in sicurezza il sito, che verrà interdetto con l’ordinanza numero 10 del 26 febbraio 2020.

La speranza è che i lavori di consolidamento della struttura finiscano prima dell’arrivo del circus iridato in Sardegna, perché altrimenti si correrebbe il rischio di dover dare precedenza alle cisterne, creando problemi non indifferenti all’organizzazione del Rally Italia Sardegna 2020.

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