Se un campione del mondo WRC si definisce mafioso…

Ott Tanak mafia estone

L’ex driver estone di Toyota e di Hyundai, ora Ford, ha testualmente scritto mostrando il dito indice su: “Estonian mafia (inserendo qui l’emoticon di un pugno chiuso che colpisce duro) Tonight we celebrate!”. Tradotto in italiano: “Mafia estone (emoticon di cui sopra) Stasera si festeggia!”.

E’ di queste ore la polemica che sta diventando virale su Facebook e su tutti i social network del mondo e che ha letteralmente travolto il campione del mondo rally Ott Tanak, pilota ufficiale di Ford M-Sport. Ma cosa è successo di così grave? In un post con foto pubblicato sulla propria pagina ufficiale sul social network di Mark Zukenberg, Ott Tanak pubblica l’immagine di un selfie affiancato dai suoi più fidati collaboratori e commenta con un inneggio alla mafia.

L’ex driver estone di Toyota e di Hyundai, ora Ford, ha testualmente scritto mostrando il dito indice su: “Estonian mafia (inserendo qui l’emoticon di un pugno chiuso che colpisce duro) Tonight we celebrate!”. Tradotto in italiano: “Mafia estone (emoticon di cui sopra) Stasera si festeggia!”. Il post di Tanak aveva superato i 16.000 like dopo appena 13 ore dalla pubblicazione.

Tanti i commenti di sostegno e di esaltazione e anche qualche commento sdegnato di critica, con invito a vergognarsi e a rimuovere quel post, anche perché la mafia fa ogni anno migliaia di vittime con i suoi traffici illeciti. Il regolamento FIA, per questo tipo di violazioni praticate dai propri iscritti, prevede sanzioni salate e sospensione della licenza, sempre che qualcuno lo segnali ufficialmente.

Sicuramente, e questo è certo, non è un bel messaggio che si trasmette, in termini di valori sportivi. Un pilota ufficiale, un campione del mondo rally impegnato nel WRC, tra l’altro ingaggiato da un team che ha rapporti diretti con un Costruttore come Ford, non fa una bella figura definendosi membro o capo della mafia estone.

Ott Tanak mafia estone
Ott Tanak mafia estone

Mafia estone secondo Wikipedia

Cercando mafia estone su Wikipedia, si trova: “Ci sono diverse organizzazioni criminali operanti in Estonia. Diffuse soprattutto tra l’etnia di origine russa, che ancora permane nello stato estone. Ognuno di questi gruppi ha almeno dieci membri attivi, ed il più grande conta circa cento membri”.

“La mafia estone è un’ampia alleanza di gruppi di banditi principalmente di etnia russa, con una vasta gamma di differenti racket, dal traffico di droga al furto d’auto. Si conoscono come Nõukogu. I gruppi non lottano fra loro. Il gruppo Kemerovo è il più potente con a capo una persona conosciuta come Vyacheslav Gulevich, arrestato in Agosto 2017, a Mijas (Spagna)”.

“Oltre alle citate attività illegali ci sono anche il controllo della prostituzione e l’offerta di lavoratori nei contratti edilizi in Finlandia. Operano particolarmente in questa regione, poiché fa parte dell’Europa occidentale e ci sono maggiori profitti. La cannabis invece è importata dal Nord Africa attraverso la Costa del Sol in Spagna. Le amfetamine che vengono prodotte in Estonia vengono poi rivendute in Finlandia dove c’è un’alta domanda”.

“Si è saputo che la mafia estone di etnia russa, tiene contatti con la mafia russa per mantenere un cartello di prostituzione in Finlandia. Questo cartello è conosciuto come Obtshak (fondo unito, dalla polizia finlandese invece come: Yhteiskassa). Esso si è sbarazzato dei precedenti controllori della prostituzione ottenendone così virtualmente il monopolio”.

Ora si dirà, ma era solo una parola. Sì, con alle spalle morti ingiuste e Tanak dovrebbe essere un uomo di sport.