Forature con le Pirelli in Croazia? Colpa dei tagli
In Croazia, Pirelli è stata oggetto di alcune critiche da parte dei piloti. Il motivo è rappresentato dal numero di forature registrato durante il Rally di Croazia. L’argomento gomme ha tenuto banco per tutto il week-end, per due motivi particolari: il primo è che la scelta tra P Zero e Cinturato ha giocato un ruolo importante nell’esito del rally e il secondo è legato alle forature che hanno colpito molti piloti.
Pierre-Louis Loubet e Gus Greensmith (entrambi M-Sport) hanno avuto anche altri problemi, tra cui l’aver consumato eccessivamente gli pneumatici in punti del primo giorno. Elfyn Evans (Toyota Gazoo Racing) è un altro pilota che ha avuto problemi già sulla PS1. Anche Kalle Rovanperä e Ott Tänak, sia nel primo e sia nel secondo giorno, non sono stati immuni da problemi con le gomme. Alcuni piloti, di conseguenza, hanno criticato le prestazioni della gomma Pirelli da bagnato.
In realtà, non sembrerebbe essere colpa della gomma, ma dei tagli eccessivi fatti sulle prove. La gomma da pioggia è sempre stato un prodotto complicato, per sua natura. Ma il problema maggiore è di guida. Quando la strada si bagna i piloti tendono ad andare più fuori strada, e più vanno forte e più sono portato a tagliare, esponendo la gomma a cordoli, sassi, eccetera. Un modo, insomma, per crearsi l’opportunità di forare.

La gomma da bagnato aumenta l’aderenza alla strada essendo più morbida, ma deve bagnarsi prima. Sarebbe troppo semplice, in questo caso, seguire quello che dicono i piloti sulle criticità della gomma. In Croazia, le tante forature registrate, sembrano non essere state colpa della gomma da pioggia della Casa di Milano, ma della guida. Lo ha confermato anche Tom Fowler, ad esempio, che nel parco assistenza ha spiegato: “Sappiamo che la Pirelli funziona abbastanza bene come gomma da bagnato quando si è su asfalto. Ma in strade così strette come in Croazia si è costretti a mettere le ruote oltre la strada”.
“Non c’è mai una risposta giusta su questo argomento – prosegue Fowler – non è un argomento nuovo. Se rendessero la gomma più resistente, i piloti probabilmente si lamenterebbero comunque. I team e i piloti diranno che la gomma da bagnato non è perfetta per questo rally e molto altro ancora. La verità è che è molto difficile scendere a compromessi su queste cose e accontentare tutti”.
Terenzio Testoni, responsabile attività rally Pirelli, ha fatto notare che non era solo la gomma a cedere nelle condizioni estreme, ma anche i cerchi si rompevano. “Venerdì abbiamo avuto otto forature con le vetture Rally1 in condizioni di bagnato, ma anche otto cerchi erano completamente rotti, quindi quello che posso dire è che ci sono state solo cinque forature durante il fine settimana”.
“Sabato in condizioni molto scivolose, visibilità molto bassa, le auto da rally erano ovunque tranne che sulla strada. È molto facile con molti tagli danneggiare il fianco della gomma, che è in gomma, e abbiamo anche visto che molti cerchi, in acciaio che è tra i materiali più resistenti, si erano rotti. Ritengo sia abbastanza normale avere forature in questo scenario”.