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Adrien Fourmaux: “Il 2023 è stata un’ottima stagione”

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Intervista esclusiva al pilota transalpino alla vigilia del suo ritorno nel WRC al volante della Ford Puma Rally1, che dice la sua sul futuro del Mondiale e sul nuovo sistema di punteggio

Ad un anno di distanza dalla decisione di Malcolm Wilson e Richard Millener di far retrocedere tra le fila del WRC2 la giovane promessa transalpina dopo un 2022 deludente, si può affermare che questa scelta ha aiutato Adrien Fourmaux, classe 1995, a ritrovare le giuste motivazioni. Infatti nel 2023, oltre alle belle prestazioni fornite nel WRC2, il francese è stato impiegato dal team M-Sport per dare l’assalto alla serie britannica con la Ford Fiesta Rally2, ripagando gli sforzi degli uomini di Wilson con ben cinque vittorie sulle sei gare in calendario che gli hanno permesso di portare a casa il titolo. Questi risultati si sono rivelati fondamentali per accaparrarsi il sedile lasciato libero da Ott Tänak sulla Ford Puma Rally1, vettura che il neo campione britannico conosce a fondo avendone curato nel 2021 lo sviluppo, e con la quale cercherà in questo 2024 di agguantare il primo e tanto sospirato podio nella sua ancor breve carriera nel WRC.

Prima di parlare del 2024, stagione che ti rivedrà a bordo della Puma Rally1, soffermiamoci sull’annata passata che ti ha visto tra i protagonisti del WRC2 e del Campionato Britannico. Ci puoi tracciare un bilancio?

“La scelta di tornare sulla Rally2 si è rivelata ottima ed è stata una bella sfida. Lo scorso anno il livello nel WRC2 e nel Campionato Britannico era alto in ogni gara, ma abbiamo ritrovato fiducia, acquisito una certa maturità e con il team abbiamo sviluppato la Fiesta Rally2 per ritrovare velocità. Posso ritenermi soddisfatto per quanto fatto. Di sicuro è stata una delle mie migliori stagioni dove ho vissuto dei bei momenti, come la prestazione fornita in Sardegna, la vittoria del CER tra le Rally2 e il titolo britannico battendo piloti ben più esperti. Un’annata in cui ho ottenuto ben nove vittorie.”

Abbiamo citato la serie britannica vinta con la Fiesta Rally2. Come reputi lo stato di salute dei rally nel Regno Unito?

“E’ una nazione dove c’è grande interesse per i rally. Lo si percepisce ad ogni gara ed è magnifico! Le strade sono fantastiche, i tifosi sono molto competenti e sono sempre ben posizionati a lato della strada. Per quanto riguarda il livello posso garantire che dovevo arrivare ben preparato ad ogni gara perché tutti volevano batterci. Ci tengo a fare una menzione agli elenchi iscritti delle storiche perché sono incredibili.”

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Hai fatto fatica, lo scorso anno, ad abituarti alla Fiesta Rally2 dopo una stagione con la Puma Rally1?

“Non posso nascondere che il ritorno sulla Rally2 è stato difficile da accettare all’inizio. Col senno di poi si è rivelata un’ottima scelta perché ho potuto ritrovare fiducia e concentrarmi su come migliorarmi. Inoltre siamo riusciti a rendere maggiormente competitiva la Fiesta ed è stata una bella ricompensa per M-Sport, la quale ha sempre avuto fiducia in me.”

Come hai trovato la Puma dopo una stagione in cui non l’hai usata?

“Dopo aver svolto gran parte del lavoro di sviluppo della Puma nel 2021, vederla tornare nuovamente alla vittoria nel 2023 mi ha reso davvero felice. È la prova che abbiamo fatto un buon lavoro. Manca ancora qualcosa a livello di affidabilità, ma è un aspetto sul quale ci concentreremo nel 2024.”

Ormai da anni la Francia porta nel WRC numerosi piloti. Solo frutto del lavoro di FFSA e sponsor o c’è qualche altro motivo?

“Siamo fortunati ad avere il Rallye Jeunes. Con soli 20 euro puoi permetterti di correre un’intera stagione e in passato ho avuto la fortuna di vincerlo. A questo bisogna aggiungere che il Campionato Francese e la Rally Cup sono utili per scoprire i migliori giovani talenti attraverso diverse prove, tipi di grip e superfici. Inoltre in Francia c’è un certo entusiasmo nell’aiutare i giovani piloti della FFSA, oltre agli sponsor privati. Grazie a loro puoi mettere in piedi programmi di un certo spessore che ti permetto di fare poi il passo successivo.”

Per quanto riguarda il WRC, quale pensi possa essere la ricetta giusta per ridare slancio e visibilità ad un campionato che nel corso degli ultimi anni ha perso quell’appeal che lo aveva contraddistinto?

“La scelta di schierare nel 2017 le WRC Plus è stata azzeccata. Per certi aspetti è stato un po’ come rivivere l’era delle Gruppo B. Al giorno d’oggi, a causa dei social network, dobbiamo pensare in modo diverso per attirare i giovani fan. Magari con video d’azione o il backstage tra le prove, ma anche il racconto delle storie dei piloti può essere il punto chiave. A tal proposito è stato creato un gruppo di lavoro e sono fiducioso nei cambiamenti che arriveranno nei prossimi mesi.”

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Cosa ne pensi del nuovo sistema di attribuzione dei punti?

“Per quanto riguarda la giornata di domenica si tratta di una novità importante. Gli equipaggi che sfrutteranno il Super Rally potranno sicuramente trarne vantaggio e il campionato sarà di certo più serrato. Con il nuovo sistema di punti potresti vincere il rally ma non ottenere il punteggio più alto. Non è lo scenario principale, ma è possibile! In questo caso, chi è il vincitore? Colui che fa segnare il punteggio più alto o il più veloce nella classifica generale?

La FIA e il Promoter hanno dato il via libera alle Rally1 senza ibrido per permettere ai team e ai piloti privati di potersi schierare nelle gare iridate. Pensi che sia una scelta giusta?

“Vogliamo tutti vedere più auto in competizione. Se grazie a questo avremo qualche macchina in più, sarà sicuramente interessante. Potrebbero fare da ponte tra le Rally2 e le Rally1 e colmare il divario per i giovani piloti.”

Le Rally1 in questi ultimi due anni non hanno generato quell’interesse in grado di attrarre nuovi Costruttori. A questo proposito, come valuteresti l’idea di poter correre nella classe regina con delle Rally2 potenziate?

“Per me bisogna trovare qualcosa che sia in grado di attrarre più costruttori. A questo proposito sarebbe bene chiedersi quali potrebbero essere i motivi che gli spingerebbero ad entrare nel WRC. Rally2+, lunghezza dei rally, costi?”

Volgendo lo sguardo al 2024 con la Puma Rally1, pensi ci siano le carte in regola per ben figurare?

“Avremo lo stesso approccio del 2023. Ci concentreremo su noi stessi, prepareremo al meglio le gare e vedremo dove saremo. Con Alex (Coria, ndr) non trascureremo nulla e siamo davvero motivati!”

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Tra meno di due settimane il Mondiale Rally come da tradizione ripartirà con il Rally di Monte Carlo. Un’ottima occasione per riscattare il ritiro in Giappone e per cancellare la rovinosa uscita di strada patita nel 2022 nella gara del Principato.

“Adoro il Monte Carlo, è un rally che seguivo da spettatore dapprima che iniziassi a correre nel 2017. Qui ho ottenuto il mio primo punto nel WRC nel 2019 alla mia prima partecipazione e un podio nel WRC2 nel 2021. Inoltre delle cinque edizioni a cui ho preso parte ne ho portate a termine ben quattro. Di strada da allora ne è passata parecchia e nel frattempo sono cresciuto, ed è probabilmente il motivo per cui ho di nuovo avuto un’opportunità sulla Rally 1!”