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La FIA scagiona Mohammed ben Sulayem e lui attacca

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Ben Sulayem, in risposta alle critiche, ha criticato i media per aver tentato di offuscare la sua reputazione in seguito alle accuse riguardanti le sue azioni ai Gran Premi dell’Arabia Saudita e di Las Vegas del 2023, dicendo che “hanno cercato di massacrarmi e uccidermi”.

Dopo che il Comitato Etico della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) ha scagionato Mohammed Ben Sulayem da presunte interferenze in due Gran Premi del 2023, il presidente della FIA ora risponde alle critiche.

Il Comitato Etico ha dichiarato di non aver trovato prove a sostegno delle accuse di ingerenza, nonostante avesse confermato di aver ricevuto un rapporto dettagliato sulle presunte azioni del suo presidente. Questo è solo l’ultimo caso che ha coinvolto l’alto funzionario dell’entità federativa, che sembra essere in continua “guerra”.

In un’intervista alla testata GrandPrix247 e all’AFP di Shanghai, Ben Sulayem ha voluto rispondere ai casi di cui è stato protagonista ed ha espresso la sua gratitudine per il sostegno ricevuto dai membri dell’organismo da lui diretto al momento della presunta ingerenza in due round del campionato del mondo dell’anno passato.

Risposta alle critiche

Ben Sulayem, in risposta alle critiche, ha criticato i media per aver tentato di offuscare la sua reputazione in seguito alle accuse riguardanti le sue azioni ai Gran Premi dell’Arabia Saudita e di Las Vegas del 2023, dicendo che “hanno cercato di massacrarmi e uccidermi”.

Tuttavia, è stato ancora duro con coloro che ritiene ci siano dietro queste accuse. Ben Sulayem ha messo in dubbio la loro identità, affermando che non avevano il coraggio di affrontarlo direttamente, sottolineando anche il suo impegno per l’integrità della FIA e degli sport motoristici durante i suoi 40 anni di carriera da sportivo.

Dichiarazioni di Ben Sulayem

“Sono stato condannato dal tribunale dell’opinione pubblica. Non si trattava nemmeno di affrontare tutto questo per sei settimane davanti al comitato etico. I membri del comitato hanno fatto il loro lavoro. Il Presidente non è al di sopra della legge. Se non ci piace il nostro sistema, miglioriamo il sistema. Ma non gli manchiamo mai di rispetto”, ha detto il presidente della FIA, aggiungendo che “chi sono? Non hanno il coraggio di venire da me. Come atleta da 40 anni, ci sono delle regole che rispetto. Se non rispettassi le regole non sarei qui”.

Ben Sulayem ha lasciato intendere di conoscere gli autori delle accuse, ma si è astenuto dal rivelare ulteriori dettagli. “So chi c’è dietro tutto questo, ma non posso dirlo…”

Queste dichiarazioni di Ben Sulayem mostrano la sua determinazione a difendere la sua reputazione e l’integrità della FIA, nonostante le continue critiche e accuse. La sua risposta alle critiche è un chiaro segnale del suo impegno a mantenere l’integrità e il rispetto per le regole nel mondo dello sport motoristico.