Ucci, Campedelli e Daprà guardano al CIR per sfidare ”Cru”

paolo andreucci

Tutto questo fermento sta convincendo il più grande campione italiano della storia della serie Tricolore, al secolo Paolino Andreucci, a contendere sia il titolo del CIR e sia il titolo del CIRT.

Il Campionato Italiano Rally 2024 inizia a mettere insieme i primi pezzi di un puzzle che, se alla fine si rivelerà quello che sembra, a parte i pochi chilometri di prove speciali, offrirà tanti motivi di interesse. Di Andrea Crugnola e Pietro Ometto e della loro fedeltà a Citroen-FPF è stato già scritto, nelle settimane scorse sono intercorsi dei contatti tra Toyota Italia e Andrea Mabellini, ma il giovane pilota avrebbe scelto di correre all’estero. Quindi, è stata la volta di Giandomenico Basso: si concretizzerà un nuovo team che correrà con la potente giapponese a tre cilindri, attesissima al debutto nei rally italiani?

Tutto questo fermento sta convincendo il più grande campione italiano della storia della serie Tricolore, al secolo Paolino Andreucci, a contendere sia il titolo del CIR e sia il titolo del CIRT. A quello del CIR guarda perché è stufo del “monopolio” che si è creato con “Cru”, che pare davvero imbattibile (e sapete che ad “Ucci” le sfide piacciono…) e a quello del CIRT guarda perché vuole difendere i titoli già in bacheca. Se l’operazione dovesse concludersi, Andreucci correrebbe con MRF e con la Skoda sia in una serie e sia nell’altra, con la stessa squadra di sempre.

Infine, ne avevamo già parlato, anche Simone Campedelli dovrebbe esserci con Tania Canton sulla Skoda Fabia della Step Five e dovrebbe partecipare anche all’Europeo Rally. Per fare divertenti sessioni di test, visto che si impegna come pilota Aci Team Italia nel WRC2, anche Roberto Daprà sarà quasi certamente al via del CIR, sulla Skoda Fabia della Trony-DP Autosport. Voci ben informate di Radio Rally sostengono che Umberto Scandola stia pensando di fare qualche gara del CIR 2024. E chissà che sia vero che l’appetito vien mangiando…