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Cronache dall’altro Rally di San Marino tra fortune e sfortune

Andrea Mazzocchi, Rally di San Marino 2021

C’è un Rally di San Marino che vi hanno raccontato tutti, anche noi qui, poi c’è un Rally di San Marino che non deve essere dimenticato e di cui poco si è parlato. E’ quello degli “altri”, il rally di coloro che non sono tra i primi tre e qualche volta neppure tra i primi cinque.

Daniele Ceccoli vola fino alla quinta piazza

Daniele Ceccoli e Cristiana Biondi si sono classificati al 5° posto assoluto del Rally di San Marino, competizione valevole per il CIR e per il CIRT, due dei tre maggiori campionati italiani. Sulle strade della Repubblica del Titano, il pilota di casa non si è risparmiato pur dovendo prendere confidenza con un mezzo, la Skoda Fabia R5 Evo dell’Erreffe griffata Zinox Laser, a lui nuovo.

Al termine di un rally estremamente selettivo, Ceccoli ha potuto gioire per una top5 che dà soddisfazione visto l’ottimo livello dei competitors presenti. Sorte avversa invece per il siciliano Profeta che ha dovuto ritirarsi per dei problemi sopraggiunti a seguito di un’uscita di strada. Per lui, Sergio Raccuia e la Skoda Fabia R5 Evo, la gara è terminata nel corso della Ps5.

In Francia si correva invece il Rally Jean Behra dove il team alessandrino era presente con due vetture che hanno ottenuto ottimi risultati. Marco Cortese su una Volkswagen Polo R5, ha chiuso sesto assoluto terminando con un sorriso solare il suo primo rally, condiviso con Jessica James. Stessa gioia hanno provato Ludovic Casciani e Vincent Delaplanche che su Renault Clio S1600 non si sono fatti intimorire dagli avversari concludendo primi di classe S1600 e primi di gruppo nonché 16° assoluti. Tutte le vetture del team erano equipaggiate con pneumatici Pirelli ed abbellite dai loghi di Zinox Laser.

Leonessa Corse e Mazzocchi a San Marino

Il Rally di San Marino andato in scena nel weekend si è confermato appuntamento arduo per vetture ed equipaggi: rotture ed uscite di strada erano in agguato per molti concorrenti in gara ma il piacentino Andrea Mazzocchi ne è uscito indenne mostrando velocità e maturità agonistica. Il pilota della Leonessa Corse, a bordo di una Skoda Fabia R5 della M33 ha concluso infatti al 6° posto assoluto e in seconda posizione per coloro che cercavano punti per il CIR grazie ad una gara generosa ma pure attenta che ha permesso a lui e alla sua navigatrice Silvia Gallotti, di portare a casa i primi punti della stagione ed esattamente nove!

“Per essere la prima volta con una R5 sulla terra devo dire che è stata una prestazione assolutamente positiva- ha detto Mazzocchi- siamo più che soddisfatti per il risultato conseguito. Ovvio che, proprio in quanto esordiente di categoria sulle strade bianche, ho commesso alcuni errori che mi hanno un po’ attardato impedendomi di lottare fino alla fine per il podio. Siamo però felici perché sappiamo quali sono i nostri margini di crescita e abbiamo ben chiara la via da seguire per il nostro processo di maturazione sportiva.”

Mazzocchi e la Gallotti hanno dunque conquistato i primi punti -9 – del CIR andandosi a collocare in nona piazza della classifica generale. Chiosa finale per i ringraziamenti: “Voglio spendere due parole per coloro che ci stanno permettendo di realizzare il nostro sogno: in primis il Team M33 – Motorsport Italia con tutti i suoi ragazzi: la Skoda Fabia che ci forniscono è sempre molto performante ed il loro supporto altamente professionale. Grazie a Pirelli e ad Aci Sport che ci stanno permettendo tutto questo e grazie alla Leonessa Corse per la quale sono fiero di portare in gara i suoi colori!” ha concluso Mazzocchi.

Simone Campedelli tiene Botta

Di certo, non sono mancati i colpi di scena e i capovolgimenti di fronte al 49° San Marino Rally, terzo atto stagionale del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT), andato in scena nel fine settimana appena trascorso. Gara rivelatasi altamente dura e selettiva ma che ha visto un Simone Campedelli in grande spolvero, seppur alla fine “solo” sesto al traguardo. Il portacolori della scuderia siciliana Island Motorsport, col supporto della Tempo srl, presentatosi al volante della Volkswagen Polo R5 della Step Five Motorsport gommata MRF Tyres e sempre in coppia col palermitano Gianfranco Rappa, infatti, ha sfoderato nel complesso una prestazione di assoluto rilievo (visti anche i continui confronti con i protagonisti del CIR) inficiata solamente da una foratura alla gomma posteriore destra, rimediata durante la settima nonché terzultima prova speciale in programma. Uno stop temporaneo che è costato oltre due minuti di ritardo al pilota cesenate (quando ricopriva saldamente la terza piazza assoluta a poco più di tre secondi dalla vetta) ma che non ne ha scalfito grinta e motivazioni tanto da vederlo svettare nelle due ultime frazioni cronometrate, recuperando terreno e chiudere appunto sesto al traguardo tra gli iscritti del CIRT.

«Se dovessimo considerare il solo risultato finale, non potremmo ritenerci soddisfatti» – ha commentato Campedelli all’arrivo – «Però, vediamo il bicchiere mezzo pieno, ovvero: siamo stati molto veloci, abbiamo vinto due “piesse” e prima di incappare nella foratura, abbiamo dimostrato di potercela giocare sino in fondo coi nostri diretti avversari; in più, gli pneumatici MRF si sono rivelati altamente performanti, compiendo un ulteriore passo in avanti nello sviluppo. Resa e dati che ci torneranno molto utili per affrontare i prossimi impegni».

Marcel Porliod: quinto nel CIR Junior

Quattro prove nelle quali la Fiesta R2 non ne voleva sapere di stare in strada e poi, dopo averla girata come un calzino a livello di assetto, l’inizio di un’altra gara, fatta di distacchi dal leader del Cir Junior che sono passati da 40 anche a 7 secondi. D’altronde, al secondo rally su terra della vita, non tutte le ciambelle riescono con il buco al primo tentativo. “È stato un rally complicato – racconta Marcel -, molto difficile tecnicamente con speciali molto rovinate, rotte, e con parecchia ghiaia dove

la macchina si scomponeva proprio tanto. Insomma bisognava sempre stare molto attenti e il rischio di sbagliare era elevato. Dopo il primo loop di prove, su indicazione del nostro ingegnere di macchina, abbiamo rivoluzionato il set up: io quella macchina, in quelle condizioni, non riuscivo a portarla. A quel punto è cambiata la nostra gara: ho iniziato a prendere fiducia e i tempi hanno iniziato ad arrivare”.

Sulla sesta prova speciale, il secondo passaggio sulla Macerata-Feltria, Marcel Porliod e André Perrin chiudono a 7 secondi dal trentino Daprà – che vincerà anche il rally -. Con l’assetto giusto sin dal via saremmo potuti restare il scia al gruppetto di testa: ci riproveremo. Sono contento perché ho capito tanto in questo rally su come guidare la Fiesta sulla terra e perché manteniamo il quarto posto in classifica generale. Ora pensiamo al Roma Capitale di luglio, gara di nuovo asfalto e molto lunga perché valida anche per il Campionato Europeo”.

Bene per i Nucita e per la Peugeot ufficiale

È stato un rally alquanto complicato per l’equipaggio ufficiale PEUGEOT a bordo della Nuova 208 Rally 4. I fratelli Nucita hanno faticano non poco a prendere possesso della gara sanmarinese e concludono il loro terzo appuntamento della stagione al terzo posto, posizione che permette loro di tornare in vetta al campionato italiano rally 2 ruote motrici.
Una gara iniziata bene con la vittoria della prima prova speciale del venerdì ma che sabato è iniziata non nel migliore dei modi, coi siciliani secondi nella PS2 e addirittura settimi nella PS3, anche a causa di una toccata. Ma dalla PS5 in poi i fratelli Nucita non hanno sbagliato un colpo ed hanno portato a casa 6 prove speciali su 9 in questo 49° Rally di San Marino.
Hanno concluso la gara in terza posizione nella classifica 2 ruote motrici e questo ha permesso loro di tornare in vetta al campionato.
Andrea Nucita (pilota ufficiale PEUGEOT 208 Rally 4): “Una gara davvero sofferta questa al san Marino. Abbiamo iniziato bene con la PS1 di venerdì ma sabato le cose si sono messe male fin dalle prime prove. Purtroppo, abbiamo anche toccato nella PS3 e questo ci ha fatto perdere non poco tempo. Abbiamo rischiato di perdere concentrazione ma poi siamo invece riusciti a recuperare terreno e portare a casa le ultime prove speciali e questo ci ha dato ossigeno, pur non riuscendo a terminare sul gradino più alto del podio. Abbiamo comunque recuperato punti fondamentali per questo campionato e questo ci conforta. A fine luglio ci aspetta Roma, lì dovremo non sbagliare un colpo per mettere una seria ipoteca sul campionato. Ci puntiamo molto”.

Simone Goldoni nella Suzuki Rally Cup

Al 49°San Marino Rally, gara organizzata dalla FAMS, si è disputata una corsa davvero difficile per le dodici Swift, di cui erano cinque le agguerrite Hybrid, impegnate nel quinto atto del trofeo firmato Suzuki Italia. Le strade bianche del San Marino nonostante le difficoltà hanno messo però in evidenza le qualità delle vetture e dei piloti anche su fondi sterrati e sporchi come quelli del San Marino.

A vincere è stato ancora una volta Simone Goldoni. L’aostano affiancato da Alessandro Mattioda, è partito subito fortissimo vincendo tutte le prove speciali disputate, compresa la power stage valida per del trofeo, la PS4 “Sestino”. Goldoni inoltre si è regalato anche la vittoria nell’appuntamento valido per il Campionato Italiano R1 a coefficiente1,5. Una corsa impeccabile la sua ma che ha visto la sfortuna di tanti altri equipaggi attesi, a cominciare da Giorgio Fichera, rimasto alle calcagna di Goldoni nella fase clou del rally. Il siciliano navigato da Alessandro Mazzocchi è uscito di strada proprio sull’ultima sfida cronometrata ha dovuto dire addio alle battaglie e ai punti che lo tenevano alle spalle di Goldoni. Ad approfittarne è Igor Iani. Il vincitore al Rally di Alba insieme a Nicola Puliani dopo aver lottato a lungo con alcune noie al braccetto della sua Hybrid conclude una gara sudata contro le Swift ibrida di Giorgio Fichera e di Fabio Poggio. Con questo risultato il giovanissimo piemontese scavalca Fichera nella graduatoria del trofeo, di nuovo a caccia di Goldoni. A completare il podio Suzuki all’ombra del Titano ci pensa ancora una volta Roberto Pellè. Prima volta sulla terra sammarinese, il trentino sempre navigato da Giulia Luraschi, al volante della versione aspirata 1.6 R1 della Destra4, in sostituzione temporanea della sua Sport Hybrid, chiude a 2’49.2 dal primo. Quarta piazza e la vetta della classifica riservata alle vetture Racing Start a Claudio Vallino e Maurizio Vitali.

Autore di ottimi tempi il ligure ha approfittato sul finale del ritiro di Ivan Cominelli leader tra le Swift con specifiche RSTB1.0 ma costretto a ritirarsi per un problema all’ammortizzatore. Chilometro dopo chilometro è cresciuto anche Manuele Stella, navigato da Sara Refondini, su Suzuki R1 Swift turbo che chiude quinto assoluto. Debutto positivo sulla terra anche per Marco Longo, sesto assoluto nonostante abbia perso tempo a causa di un braccio che ha ceduto nel primo loop di prove. Chi ha perso terreno e finisce in settima posizione è anche il ligure Fabio Poggio, insieme a Valentina Briano, con un’altra Hybrid, dopo aver realizzato ottimi tempi che lo proiettavano tra le posizioni che contavano. Gara sfortunata per gli altri del gruppo come Andrea Scalzotto. Il vicentino con Andrea Conci sulla Swift 1.6 VVT incappato in un problema elettrico nella prova d’apertura del venerdì è ripartito poi il sabato ma non ha recuperato e ha dato forfait. Oltre ai ritiri di Fichera, Cominelli e Scalzotto, il San Marino riserva lo stesso destino a Cristian Mantoet su Swift 1.0 Boosterjet e alla la Swift Hyird di Davide Bertini.

Jacopo Trevisani sfortunato a San Marino

Le gare oltre alla gioia riservano anche delle delusioni, è quanto accaduto a Jacopo Trevisani al Rally di San Marino nello scorso week end. Trevisani (Peugeot 208 Rally4) con alle note Sandra Tommassini, dopo aver chiuso alle spalle di Nucita per un secondo la prima prova, si aggiudicava la prima piesse del trittico delle prove del sabato vinceva, per passare in testa dopo la terza prova e mantenere così il comando delle operazioni in classe R2C con un vantaggio di 55 secondi sul primo degli inseguitori Sebastiano Ciato e di quasi due minuti su Nicola Cazzaro, con Andea Nucita staccato di oltre 3 minuti, dopo una toccata sulla PS3 e la penalità rimediata nella quarta.

Fin qui la gioia, sulla quinta speciale, la “Terra di San Marino”, le delusioni. Trevisani accusava la rottura dell’idroguida in seguito ad un avvallamento con il conseguente ritiro. Trevisani: “Una gara purtroppo da dimenticare. Sin dai primi metri dello shake down la vettura è risultata efficace e precisa, siamo partiti all’attacco, lunga la quinta prova abbiamo accusato un problema all’idroguida, usciti dalla prova ci siamo dovuti arrendere, mi dispiace per l’accaduto, purtroppo le gare sono anche questo. Ora l’obiettivo è il Rally di Roma Capitale per cercare di riscattare da questa delusione”.

Gara ad ostacoli per Guglielmo De Nuzzo

Particolarmente “sofferta” la partecipazione di Guglielmo De Nuzzo al 49°San Marino Rally, terzo appuntamento del Campionato Italiano Rally Junior che il venticinquenne driver casaranese ha corso sulla Ford Fiesta Rally4 di Motorsport Italia in coppia con il navigatore di Ceccano Andrea Colapietro. Alla sua seconda gara su fondo sterrato, il portacolori della Scuderia Casarano Rally Team ha dovuto fare i conti suo malgrado con una vettura che sin dal via ha accusato problemi di natura meccanica ed elettronica che ne hanno ostacolato il rendimento e di conseguenza pregiudicato il risultato finale. Le prime avvisaglie si sono materializzate già durante lo Shakedown sotto forma di un inconveniente che ha interessato il gruppo trasmissione, che ha preoccupato non poco De Nuzzo, ma che è stato prontamente risolto in assistenza. Dopo aver affrontato la prima prova cercando di prendere le giuste misure e un’adeguata confidenza con il percorso, l’equipaggio pugliese-laziale faceva segnare sulla ps 2 il quinto miglior tempo tra gli Junior, piazzamento che determinava una progressione sia in termini assoluti che in ottica campionato.

I successivi settori selettivi facevano però emergere noie al cambio, situazione che determinava un pesante passivo in classifica e che di fatto tagliava il duo Casarano Rally Team, da ogni possibile lotta per le posizioni nobili della graduatoria di categoria. De Nuzzo e Colapietro non si sono comunque persi d’animo, hanno stretto i denti con l’obiettivo di accumulare esperienza e di portare a termine la gara. Confortante, nonostante tutto, l’esito al termine dell’ultima prova speciale che ha visto De Nuzzo e Colapietro completare le proprie fatiche, in un contesto molto difficile, unito ad un livello qualitativo molto elevato degli avversari, in trentatreesima posizione assoluta, ottava di classe R2B e settima tra gli iscritti al tricolore junior.

Purtroppo durante il tragitto di trasferimento verso la pedana d’arrivo, un guasto meccanico che evidenziava segni di cedimento dell’alternatore, arrestava il seppur minimo entusiasmo. In un’autentica sofferenza, il duo Casarano Rally Team è riuscito ad arrancare fino al palco d’arrivo, giungendo però con tredici minuti di ritardo, il che si traduceva in due minuti e dieci secondi di penalità e nella conseguente perdita di sette posizioni nell’assoluta, due nella graduatoria di classe e una tra i partecipanti al Cir Junior. Il risultato finale consente comunque al pilota casaranese inserito quest’anno nel progetto ACI Team Italia di incamerare 3 punti attestandosi nella graduatoria provvisoria del tricolore Under 27, al settimo posto.

La dichiarazione di Guglielmo De Nuzzo: “Anche se non mi ero fatto grosse illusioni, la nostra avventura è stata indiscutibilmente segnata da varie vicissitudini tecniche manifestatesi già durante lo shakedown. È stata la mia seconda esperienza su sterrato e rispetto al Sardegna il percorso era molto più difficile, con un fondo veloce e particolarmente scivoloso con il quale ho faticato ad entrare in sintonia. Sulla terra non puoi pensare di fare una gara o due ed essere subito competitivo. Solo gareggiando con continuità si può acquisire utile esperienza. Siamo comunque soddisfatti di aver portato a termine la gara anche se alla fine credevamo di non riuscire ad arrivare al traguardo. Gli ultimi trenta chilometri di trasferimento li abbiamo percorsi facendo appello alla batteria che fortunatamente ci ha sorretti fino alla pedana del Centro Storico di San Marino”.

Claudio Vallino 102 volte bravo a San Marino

“Finalmente è arrivata”. Quasi una liberazione. La vittoria di classe numero 102, che inseguiva dal Rally di Salsomaggiore Terme di quasi tre anni fa, è arrivata per Claudio Vallino al Rally di San Marino dello scorso fine settimana, dopo 15 gare caratterizzate da podi e ritiri, ma mai un successo vittoria.

E anche a San Marino le cose sembravano non mettersi bene. Infatti, dopo un inizio a passo di carica, vincitore delle prime due speciali di Classe RSTB con la piccola Suzuki Swift 1000, affiancato da Maurizio Vitali, nella terza prova il portacolori di Meteco Corse era vittima dello staccamento del leveraggio del cambio che costringeva il pilota pinerolese a percorrere la restante parte di speciale in prima marcia. Non tutto era perduto, ma nella successiva speciale il pilota della Val Pellice doveva fare i conti con un equipaggio che procedendo lentamente sollevava la polvere senza lasciargli strada, facendogli perdere altro tempo prezioso.

“A quel punto pensavo addirittura di ritirarmi visto il minuto di ritardo che avevo dai miei diretti avversari” afferma Vallino; ma fedele all’assioma che i rally terminano solo sulla pedana di arrivo, prosegue vincendo tutte le successive prove speciali. E siccome le difficoltà ci sono per tutti, anche i suoi avversari incappano in problemi e sono costretti al ritiro.

“Una vittoria arrivata in modo rocambolesco, ma che penso di aver ampiamente meritato come dimostra il successo in sei delle otto prove speciali regolarmente disputate” sottolinea il pilota che ora ha raggiunto in vetta la classifica della Suzuki Rally Cup della categoria Racing Start. “È come se si partisse da questo momento e ci giocheremo tutto nelle successive gare” la prima delle quali sarà il Rally Mille Miglia del prossimo 5 settembre.

Farina quinto di classe al Rally di San Marino

Ventiseiesimo posto assoluto al 49° Rally di San Marino ma soprattutto quinto posto di Classe R2B, terzo posto due ruote motrici e vetta solitaria del Trofeo Peugeot per il portacolori della Scuderia Pintarally Motorsport Fabio Farina. Il quarto atto del Campionato Italiano Rally, terzo del Campionato Italiano Rally Terra, valido anche per il CIRT Terra Storico e Cross Country, ha consegnato al pilota di Pietramurata, sempre al volante della Peugeot 208 del Team GF Racing ma questa volta con Sofia D’Ambrosio alle note, la leadership incontrastata del Trofeo di marca: Fabio, 25 anni a fine luglio, precede ora di ben 18 lunghezze Christopher Lucchesi, con il quale divideva la prima piazza prima del rally del Titano. Fabio è anche al secondo posto nella classifica del CIR due ruote motrici alle spalle di Nucita.

“È stata una bellissima gara, ci siamo divertiti ma è stata una delle più difficili della mia carriera – racconta contento Farina – Sia io che Sofia per qualche ora siamo stati male per la tanta polvere ed il gran caldo, ma ci siamo tolti la soddisfazione di staccare dei bei tempi e alla fine ne è uscito un buon risultato”. Il calendario non concede tregua a Farina, che nel prossimo weekend sarà al Casentino per confermarsi leader anche nell’IRC.

Tornando al San Marino, ritiro per l’altro equipaggio della Scuderia Pintarally Motorsport, Alberto Marchetti-Mario Scalmani, al via su Skoda Fabia R5 del Motor Team, messi fuori causa da un sasso in un taglio nascosto sotto l’erba. Vittoria assoluta per Scandola-D’Amore su Hyundai i20 NG, secondi Andolfi-Savoia su Skoda Fabia e terzi Bulacia Wilkinson-Der Ohannesian su Skoda Fabia Evo.

Weekend sfortunato anche per l’equipaggio della Scuderia Pintarally Motorsport in gara al Rally Valli della Carnia, valido per la Coppa Rally 4a Zona. Dodicesimi di classe R2B dopo il primo passaggio alla “speciale” Passo Pura, Maurizio Pilati e Mattia Benedet sono andati a “picchiare” con la Peugeot 208 del Team GF Racing nella successiva Val di Lauco. Successo a Bravi-Bertoldi su Hyundai i20, secondi De Cecco-De Cecco (Hyundai i20), terzi Peruch-Pozzo (Skoda Fabia).

Riccardo Rigo in cerca di riscatto dopo San Marino

Una battuta d’arresto molto dolorosa, quella che ha visto protagonista Riccardo Rigo al recente San Marino Rally, appuntamento valido per il Campionato Italiano Rally e per il Campionato Italiano Rally Terra dello scorso fine settimana. Il pilota di Borgo Valsugana confidava negli sterrati amici della Repubblica del Titano per testare le nuove evoluzioni, apportate da Power Brothers dei fratelli Colonna, sulla Citroen DS3 N5 e l’esito delle prime prove speciali ha confermato la giusta direzione intrapresa.

L’epilogo, purtroppo, non è stato dei migliori ma un sinistro campanello di allarme si era fatto notare sin dalla vigilia, cambio in corsa sul sedile di destra a causa di un Alessio Angeli impossibilitato ad essere presente e sostituito, in zona Cesarini, dalla locale Daiana Darderi. “Prima di tutto vorrei ringraziare Daiana” – racconta Rigo – “perchè Alessio si è visto revocare il permesso al lavoro Lunedì ed all’ultimo si è liberata lei. Diciamo che mi ha salvato all’ultimo minuto perchè trovare un navigatore a pochi giorni dalla gara sarebbe stata impresa ardua.”

In una classe che, finalmente, vedeva al via un buon numero di partenti, in cinque a presentarsi allo start della power stage al Venerdì, il portacolori della Scuderia Malatesta si dimostrava il migliore, rifilando distacchi già importanti ai rivali, superiori ai due secondi al chilometro. Sabato mattina la musica non cambiava e Rigo, sull’apertura con la “Terra di San Marino”, firmava nuovamente la migliore prestazione di classe N5, portando il proprio vantaggio a 14”9 su Bizzozero, 32”7 su Epis e 34”4 su Camporese, lasciando intravedere un futuro roseo.

Fatale si rivelava invece il primo passaggio su “Macerata Feltria” dove il trentino accusava il cedimento di un semiasse e si vedeva costretto ad abbandonare la leadership di giornata. Uno zero pesante, sia per il destino del CIRT che per quello del Trofeo Tricolore N5, in quest’ultimo testa della classifica ancora mantenuta seppur in coabitazione con Bizzozero.

“È davvero un peccato” – aggiunge Rigo – “perchè, dopo le prime due prove vinte ed un vantaggio già interessante, avevamo intravisto la possibilità di ottenere un buon risultato. Purtroppo, sulla terza prova, si è rotto un semiasse e non abbiamo potuto fare altro che fermarci. Il San Marino si sa, è noto a tutti, è caratterizzato da un fondo molto duro e la lista dei ritiri è sempre lunga. Guardando al bicchiere mezzo pieno possiamo essere molto soddisfatti del lavoro svolto dai fratelli Colonna, alias Power Brothers, perchè le evoluzioni alle sospensioni hanno funzionato molto bene. Siamo sulla giusta strada dello sviluppo. Dopo ventidue gare senza alcun ritiro, tra noi ed altri che hanno usato questa vettura, ci poteva anche stare. Peccato perchè era la gara di casa del nostro team e sarebbe stato bello concluderla con una vittoria. Non abbiamo portato a casa punti, nell’italiano terra e nel Trofeo Tricolore N5, ma almeno eravamo al via in un buon numero di partenti. Ci auguriamo ora che altri si aggiungano alle due serie e che si possa dare ulteriore stimolo ad una categoria in ascesa. Noi ci saremo.”

Il Rally di San Marino di Roberto Galluzzi

E’ un ritiro che non compromette assolutamente il raggiungimento dell’obiettivo prefissato ad inizio stagione, quello che ha coinvolto Jolly Racing Team sulle strade del San Marino Rally Historic, appuntamento che – nel fine settimana – ha puntato i riflettori del Campionato Italiano Rally Terra Storico sulle strade della Repubblica di San Marino. A rappresentare il sodalizio larcianese è stato Roberto Galluzzi, sulla Opel Corsa GSI che lo sta accompagnando nel confronto tricolore dedicato alle vetture a due ruote motrici.

A tradire il driver, affiancato “alle note” da Andrea Montagnani, è stata la rottura di una componente della ruota anteriore sinistra sugli sterrati della settima prova speciale, la “Sestino”, teatro del definitivo ritiro dell’equipaggio. Un brusco stop che ha vanificato un risultato parziale di indubbio spessore: settima posizione assoluta e terza piazza di 4° Raggruppamento, oltre ad una leadership di classe 1600.

Una performance che, prima dello sfortunato epilogo, era stata comunque ridimensionata dalle alte temperature raggiunte della vettura, con problemi di surriscaldamento che hanno suggerito a Roberto Galluzzi di improntare una tattica di gara difensiva nella fase centrale del confronto.

Un ritiro che non compromette assolutamente la rincorsa al podio del Campionato Italiano Assoluto Due Ruote Motrici, contesto nel quale Roberto Galluzzi e Jolly Racing Team cercheranno di elevarsi già dal prossimo appuntamento, il Rally Valtiberina di inizio agosto.

La soddisfazione di XMotors al Rally San Marino

La musica non è cambiata ed il recente fine settimana ha portato in dote a Xmotors Team successi notevoli, per certi versi inaspettati e capaci di rivitalizzare il morale al giro di boa di questa stagione 2021. Il maggiore a beneficiarne è stato un incredibile Giovanni Aloisi, firmatario della seconda posizione assoluta, prima di gruppo N e di classe N4 all’ultimo San Marino Rally.

Nella Repubblica del Titano il pilota di Castelfranco Veneto, affiancato nell’occasione da Luca Silvi sulla Mitsubishi Lancer Evo IX curata da Assoclub Motorsport, ha cancellato con un colpo di spugna un periodo nerissimo, ritrovando il sorriso e la fiducia nella propria prestazione.

L’evento valido per la Coppa Rally ACI Sport di zona cinque, disputatosi in coda a quello valevole per il Campionato Italiano Rally e per il Campionato Italiano Rally Terra, vedeva il portacolori del sodalizio trevigiano partire forte sin dal via, iniziando una lotta sul filo dei secondi con le vetture gemelle di Bedini e Bolognesi, essendo imprendibile il leader Dalmazzini.

Sceso al terzo nella generale, sulla seconda “Macerata Feltria” con un gap di 1”6, Aloisi gettava il cuore oltre l’ostacolo e, grazie al secondo parziale sull’ultima “Sestino”, portava a segno il colpo e si regalava la migliore prestazione in carriera, in un San Marino scassamacchine. Un piazzamento che, al giro di boa della CRZ in quinta zona, lo vede salire al secondo posto, assoluto a nove punti dalla vetta ed in classe N4 con un gap di soli tre dalla leadership.

“Siamo molto soddisfatti” – racconta Aloisi – “perchè avevamo bisogno di una inversione di rotta ma non mi aspettavo fosse di così alto livello. Considerando i crateri che sono nati abbiamo faticato molto con i gruppi N ma la nostra vettura si è comportata molto bene. Abbiamo sudato sul finale perchè, dopo metà prova, il motore non spingeva più e pensavo di fermarmi. Controllando le temperature vedevo che rimaneva tutto costante così abbiamo continuato, sperando di non restare a piedi. Speriamo di tornare presto, magari al Liburna.”

Stella si innamora dello sterrato

Non se lo aspettava nessuno e, con molta probabilità, nemmeno Manuele Stella ma l’edizione numero quarantanove del San Marino Rally sarà ricordata a lungo dal pilota di Brentino Belluno, al debutto assoluto sui fondi sterrati. La vera essenza del rallysmo mondiale ha ben sposato lo stile di guida del portacolori di Best Racing Team e l’appuntamento con la Repubblica del Titano ha portato in dote la prima vittoria tricolore in classe R1, il quinto assoluto nel Campionato Italiano R1 e nella Suzuki Rally Cup.

Un bottino notevole che rilancia il pilota scaligero per una seconda parte di stagione votata alla crescita ulteriore, pur essendo consapevole che il cuore ha iniziato a battere per lo sterrato. “Non avrei mai pensato di trovarmi così bene sullo sterrato” – racconta Stella – “e non mi aspettavo nemmeno di poter ridurre di così tanto il divario che mi separava dai migliori. È stata un’esperienza incredibile e mi sono ripromesso che tornerò a correre ancora sullo sterrato.”

Un San Marino scassamacchine, a tratti simile all’Acropoli, si presentava come palestra importante per Stella, impegnato a dosare la prestazione pura alla gestione della Suzuki Swift R1 turbo, messa a disposizione da Baldon Rally e condivisa nell’occasione con Sara Refondini. Un unico rivale in classe, Barsanti sulla nuova Renault Clio RS Line T, ed una lotta che si definiva sul quarto tratto cronometrato, con l’avversario che usciva attardato pesantemente e che vedeva Stella passare al comando con oltre sei minuti e mezzo, da gestire sino alla fine.

Al termine della prima tornata del Sabato anche la situazione nel tricolore R1 e nella Suzuki Rally Cup vedeva lo scaligero in progressione, attestatosi alla casella numero otto. Una posizione che sembrava consolidarsi ma, il continuo deteriorarsi del fondo, iniziava a mietere vittime illustri ed allungava la lista dei ritirati mentre Stella continuava a recuperare.

Settimo dopo la terzultima speciale e quinto all’arrivo con un bottino di punti pesanti che gli permettono di entrare nella top ten assoluta del Campionato Italiano R1, anche settimo nella seconda divisione, e di recuperare terreno pure nel monomarca della casa giapponese.

“Non mi aspettavo di trovare tutti questi sassi” – aggiunge Stella – “ed un fondo così distrutto ma, per essere la prima su terra, mi sono trovato molto bene. Piano piano ho capito le condizioni del fondo e mi sono adattato. Mi sono trovato meglio sulla terra che sull’asfalto con la Suzuki. Non speravo nemmeno di poter stare vicino ai primi, prendendo due o tre secondi. Tra chi non ha partecipato e chi si è fermato, per noie tecniche o per incidenti, abbiamo recuperato bene in campionato. Tutto questo grazie ad una vettura che si è comportata veramente bene ed al team Baldon Rally, impeccabili. Purtroppo non potremo essere al via del prossimo appuntamento di campionato, il 1000 Miglia, per impegni di lavoro e ci concentreremo sulla gara di casa, il nostro Rally Due Valli ad Ottobre. Cercheremo di prepararci al meglio, magari con una gara spot. Grazie ai nostri partners ed alla scuderia Best Racing Team.”

PubliSport a segno a San Marino

Vittoria con sorpasso. Publi Sport Racing lascia San Marino, sede del secondo dei quattro appuntamenti sui quali si articola il calendario della Coppa Rally di Zona 5 (Emilia Romagna, Marche e San Marino), con un cruciale successo che vale il primato nella classifica di classe dello stesso CRZ.

Sui sempre impegnativi ed affascinati sterrati titani, l’esperto pilota reggiano Aldo Fontani, navigato per l’occasione dal navigatore comasco Alberto Spiga su una Renault Clio 16V( foto Zini), sfoggia un’ennesima prova da incorniciare che sfocia appunto nel risultato più proficuo. Pur non essendo un veterano delle strade bianche, Fontani corre con grande giudizio e lucidità, superando brillantemente anche qualche contrattempo meccanico occorso alla vettura.

Al termine di una dura giornata – certamente resa ancora più probante dalle temperature decisamente elevate -, Fontani vede dunque premiata la propria condotta di gara con una preziosa medaglia d’oro di classe che – abbinata all’argento arpionato all’Adriatico, a fine aprile – lo proietta in testa alla classifica di A7 della quinta zona del CRZ.

Fontani arriva dunque al giro di boa del torneo interregionale nella posizione più favorevole: archiviato il doppio impegno sulla terra, la sfida si sposterà sulle più congeniali e familiari strade catramate e già a Salsomaggiore, ad inizio agosto, Fontani potrebbe conquistare il lasciapassare per la Finale Nazionale Rally Cup Italia, prevista al Rally Città di Modena a fine ottobre.

NDM Tecno sfortunata al Rally di San Marino

Mastica amaro questa volta NDM Tecno, che nello scorso fine settimana era in scena sugli sterrati del 49° San Marino Rally, appuntamento valido sia per il Campionato Italiano Rally che per il “tricolore” Terra.

Nella Repubblica del Titano è purtroppo arrivato il primo ritiro stagionale, per la squadra presieduta da Leonardo Bertolucci. Tanta sfortuna per la Renault Clio Rally5, gestita in campo gara per conto di MC Racing: la vettura della Losanga, portata in gara dal pilota della montagna pistoiese Piergiorgio Barsanti, affiancato per l’occasione dal lucchese Christian Soriani, ha infatti patito una foratura nel corso della PS4, costringendo l’equipaggio a fermarsi in prova per sostituire il pneumatico. Il ritardo accumulato da Barsanti, alfiere di Eventi Sport Racing, era troppo per proseguire con le giuste motivazioni, dopo un avvio da primato nella classe R1, e così, di comune accordo con il team, è arrivata la scelta di alzare bandiera bianca.

“C’è tanto rammarico per come si è concluso il weekend – le parole di Leonardo Bertolucci, titolare di NDM Tecno. Tutto era iniziato nel verso giusto, le ottime sensazioni da parte di Piergiorgio, con il quale avevamo operato alcune variazioni di setup rispetto ai precedenti appuntamenti, ci confortavano sulla bontà del lavoro svolto, ed i tempi ci stavano dando ragione. Poi è arrivato l’episodio sfortunato della foratura, quando eravamo primi di classe, ed a quel punto aveva poco senso proseguire e rischiare, anche se la vettura si stava comportando egregiamente e senza il minimo problema meccanico. Un gran peccato, ma è solo una piccola battuta d’arresto in un contesto di crescita esponenziale con Barsanti.”

Amarezza anche nelle parole di Piergiorgio Barsanti “Purtroppo San Marino non ci ha portato bene. Eravamo partiti molto carichi, con il team avevamo lavorato molto sulla vettura nel pregara ed i primi chilometri di prova speciale stavano confermando che la strada intrapresa era quella giusta. Sulla PS4, la più lunga del rally, ho ripreso il concorrente che mi partiva davanti, e nella polvere, con la visuale limitata, sono arrivato lungo in una curva, toccando leggermente il terrapieno. La vettura non ha subito danni, ma la gomma ha ceduto ed abbiamo dovuto proseguire in quelle condizioni per un po’, vista la carreggiata stretta, prima di poterci fermare a sostituire il pneumatico. Siamo usciti dal tratto cronometrato con oltre 10′ di ritardo, in ultima posizione assoluta, ed abbiamo deciso di fermarci. Ringrazio comunque la NDM Tecno, il cui lavoro maniacale sulla vettura mi ha permesso di fare un ulteriore step in avanti, e Christian Soriani, il navigatore che mi ha affiancato a San Marino, veramente preciso e professionale.”