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Sfida tra campionissimi: MonteCarlo incorona Séb I

Loeb vince il Monte 2022

E’ ufficialmente finita sull’ultima prova speciale del rally di MonteCarlo, come doveva essere. Anzi, è finita sulla pedana d’arrivo. Ma la gara si era già conclusa sulla penultima prova, dove Ogier aveva forato e lasciato 34″5, cioè il suo vantaggio costruito durante una gara unica nel suo genere e il ritardo dovuto all’andatura dell’auto con la gomma bucata, visto che a ripararla si perdeva ancora più tempo e Ogier ha giustamente pensato di concludere la PS con il cerchio.

A ciò si è aggiunta una partenza anticipata sull’ultimo tratto cronometrato, dove Loeb è quarto e Ogier è quinto. I più maligni hanno pensato che lo abbia fatto apposta, per non dover dimostrare che non era in grado di recuperare 9″5 a Loeb su un tratto che lo aveva già visto vincitore. Chissà. Sta di fatto che Loeb si conferma un Extraterrestre (sì, con la E maiuscola) e incassa la gara di casa riscrivendo record su record.

Il secondo posto, al “Lupo di Gap” sta stretto. Poi staccato di 10″5, quando due prove prima comandava con il doppio… Ma questi sono i rally e lui lo sa bene. Loeb ed Ogier sono stati autori della più bella sfida vista nell’ultimo decennio, con continui botta e risposta. Una sfida che ha in parte nascosto il disastro di affidabilità delle vetture ibride. Siete in grado di immaginate cosa sarebbe successo in un rally con 500-600 chilometri di PS, al posto di soli 296?

Loeb ha ribadito di essere un “Maestro”, tra l’altro appena tornato dal rally raid più massacrante del mondo, la Dakar Rally, dove aveva concluso al secondo posto. Ogier lo è altrettanto. Due campioni con una marcia in più. Dietro di loro il quasi nulla. Breen è sul podio, evviva, ma con 1’39″8 (per problemi), Rovanpera è quarto, bravissimo, ma a 2’16″2 (per problemi), Greensmith ha vinto una prova, youppido, ma poi alla fine è quinto con un distacco spaziale di 6’33″4. Neuville (per problemi) è sesto a 7’42″6.

Poi il Mondiale diventa WRC2. Questo è quello di cui durante la gara non ci si è accorti grazie alla sfida Loeb-Ogier, che ha offuscato quasi tutto. Ma la classifica parla, numeri alla mano, e ci dice che c’è qualcosa che non va in questo Mondiale Rally, che continua a pagare la crisi in cui si è affossato tra il 2020 e il 2021. E bisogna avere il coraggio di dirlo. Qualcosa non funziona. Cosa? Il format? Le regole? Le teste pensanti? A parte Rovanpera, dove sono le nuove leve vincenti? Dove sono i personaggi?