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Penalità a Chentre, Colombaro: ”Ci ha detto di passare”

Elwis Chentre e Fulvio Florean

Si è discusso molto nelle ultime ore sulla penalità di 30′ minuti assegnata nella serata di venerdì 21 gennaio (ne abbiamo fatto cenno qui, in attesa di avere un confronto diretto con chi era lì in quel momento) all’equipaggio Italiano formato da Elwis Chentre e Massimiliano Bay in gara con una Skoda Fabia Rally2. Una penalità pesantissima, che ha di fatto compromesso in maniera irreparabile la straordinaria gara dell’aostano: Chentre, nella giornata di sabato, ha fatto segnare tempi da top 15, come per esempio sul secondo passaggio della Thoard.

Data la notizia resa pubblica dai canali ufficiali della gara, ci siamo presi il tempo di fare terminare il rally per esaminare con calma i fatti accaduti, basandoci sulla documentazione redatta dagli steward e protocollata in FIA, ma su quanto dichiarato dai ricognitori.

Cosa è successo a Chentre a MonteCarlo

La comunicazione della penalità è arrivata all’equipaggio alle ore 8.45 del 22 gennaio 2022, tramite la decisione numero 8 degli steward (clicca qui per leggere l’originale). I commissari sportivi, ricevuta una comunicazione dagli “chef de poste” presenti allo stop point della PS8, hanno convocato i membri dell’equipaggio e il rappresentante del concorrente e una volta analizzata la questione hanno deliberato quanto segue:

  • “La vettura di ricognizione dell’equipaggio numero 57 è stata guidata tra il fine prova e il controllo CO della PS8 Entrevaux, mentre le vetture gareggiavano in prova speciale. Tale infrazione viola il Codice Sportivo Internazionale all’articolo FIA 12.2.1 h ed è punita con una penalità di 30′ minuti da aggiungere al TC8A”.

Cosa sostengono i commissari

I commissari sportivi hanno esaminato le prove fotografiche e sentito il rappresentante del concorrente, signor Aldo Malchiodi venerdì 21 gennaio alle ore 20.30 in sala steward. Malchiodi ha dichiarato che “la vettura dei ricognitori del concorrente numero 57 si è fermata dopo il fine prova per verificare un problema con il freno posteriore, che sarebbe stato bloccato. Inoltre, Malchiodi ha dichiarato che l’equipaggio della vettura una volta sistemato il problema ai freni è andato via.

  • Il tracking system mostra che l’RNC #57 ha superato il fine prova della PS8 alle 14:16 e 20 secondi. Mentre ha attraversato lo stop della PS8 Entrevaux alle 17:21 e 49 secondi. L’ultima vettura in gara ha completato la tappa alle 19:04 e 17 secondi.

I Commissari Sportivi ritengono che questa azione rappresenti un rischio inaccettabile di collisione per i concorrenti, che stavano rallentando nel tratto finale dello stop della PS8 Entrevaux.

Questo è considerato “un atto non sicuro in una situazione non sicura”. E aggiungono: “La penalità di tempo applicata dimostra la gravità dell’infrazione per l’incolumità dei concorrenti e degli altri”, allo stesso tempo hanno ricordato che l’equipaggio in questione ha il diritto di impugnare le decisioni dei commissari sportivi, ai sensi dell’articolo 15 del Codice Sportivo Internazionale FIA e del Capo IV della Magistratura FIA e Regole Disciplinari.

Enzo Colombaro li smentisce tutti

Sull’argomento è intervenuto anche Enzo Colombaro, uno dei due ricognitori di Chentre-Bay assieme a Mario Viotti. Questo il post pubblicato sul suo profilo personale (lo trovate cliccando qua)

“Volevo scrivere due righe al riguardo dei 30 minuti di penalità inflitti a Elwis Chentre per colpa dei ricognitori – scrive Colombaro -. Viotti ed io alla fine della prova PS8, l’ultima del venerdì, riscontriamo problemi alla nostra vettura, il computer di bordo mi dice dice di spegnere la vettura e sentiamo uno strano odore a bordo, quindi passiamo il fine prova facciamo altri circa 200 mt, fino ad arrivare nella piazza del paese dove si trova lo stop PS. Essendo ampia e transennata è l’unico posto dove possiamo fermarci perché oltre le transenne il pubblico è foltissimo. Lasciamo raffreddare l’auto e controlliamo per quel che ci permettono le nostre conoscenze la vettura e dopo alcune telefonate ci consigliano di andare in un’officina autorizzata per un controllo più approfondito tramite la diagnosi per accertarsi di poter continuare il giorno successivo il nostro impegno. A quel punto, visto il ritardo della PS a causa di un incidente nel trasferimento decidiamo di portare la vettura in officina prima della chiusura, ma l’unico modo per uscire dalla piazza è transitare davanti allo stop. Percorriamo, quindi, i 30 metri e ci portiamo allo stop dove un solertissimo commissario non sente ragioni e ci intima di passare in tutta fretta e fa rapporto al direttore di gara che noi abbiamo transitato in prova speciale a prova in corso, cosa assolutamente non vera e comunque sarebbe bastato rimandarci indietro e noi avremmo aspettato il passaggio della scopa. E questi sono i fatti”.