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Ledda e Trentin, l’Italia giovane in Lettonia

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Ottime prestazioni cronometriche per i baby azzurri in Lettonia.

Week end tutto sommato positivo per i portacolori azzurri, impegnati nel campionato lettone. A Liepeja, questo fine settimana è andata in scena il quarto e quinto appuntamento della serie, che si è corso in contemporanea con l’appuntamento ERC.

Da applausi la prestazione fornita da Valentino Ledda. Il 16enne di Burgos, navigato da Claudio Mele ha messo in mostra tutto il suo potenziale (con ancora enormi margini di miglioramento), imponendosi in gara 1 e portando a casa il massimo del punteggio nella power-stage, purtroppo in gara 2 il giovane pilota sardo è stato frenato dalla rottura del semiasse.

Sabato ero felicissimo per la vittoria ottenuta, davvero qualcosa di esaltante. Sinceramente non credevamo di poter avere subito un impatto così redditizio in una gara difficile come quella. Non abbiamo sfigurato nemmeno nel confronto con gli equipaggi dell’Europeo Junior, quindi la prima tappa della nostra gara devo dire che è stata perfetta. – dichiara Ledda – Domenica invece siamo passati all’opposto, e siamo stati piuttosto sfortunati. Sulla penultima prova si è rotto il semiasse. Prima di arrivare al riordino ho provato io a sistemare come potevo, l’ho tolto solo per poter transitare sull’ultima speciale e arrivare al traguardo, ma l’abbiamo effettuata praticamente senza un semiasse. Almeno siamo riusciti a completare la gara e in quelle condizioni era la cosa più importante. Siamo soddisfatti di questa gara, che con tutte le difficoltà vissute ha aggiunto sicuramente qualcosa al bagaglio d’esperienza, dato che sono in questo campionato per crescere e fare strada”.

Il risultato finale non rende affatto giustizia alla prestazione di Giovanni Trentin e Danilo Fappani, limitati anche stavolta da noie alla loro Ford Fiesta Rally4, stavolta di natura meccanica. Infatti la partenza del sedicenne talento di Montebelluna è stata impressionante, scandita da due ottimi passaggi nelle prime due prove che lo hanno lanciato in terza posizione nella categoria RC4 e Junior del Latvian rally Championship. Riscontri cronometrici degni dei migliori giovani dell’Europeo Rally tra le due ruote motrici, vicini ai connazionali Daprà e Fontana, spesso riferimento della categoria. Un segnale di crescita e maturazione dopo questa prima parte di stagione. Poi però sono arrivati i primi episodi negativi, con due forature nella fase calda della prima tappa che non gli hanno permesso di puntare al successo e lo hanno costretto ad accontentarsi del terzo gradino del podio. Comunque un risultato eccellente, anche in ottica di campionato. Nella seconda tappa invece ha subito la rottura del cambio e la sostituzione gli ha causato anche una penalità di 15’. Seconda gara quindi compromessa dal punto di vista del risultato finale per Trentin, che è riuscito comunque ad affrontare dopo la sistemazione in extremis in assistenza, seppur non ottimale. Nel finale è arrivata comunque la soddisfazione per Trentin-Fappani di centrare il successo nella Power Stage che, oltre ai chilometri portati a termine, aggiunge qualche punto alla classifica generale che li propone in seconda posizione di classe RC4 e al terzo posto assoluto del campionato Junior.

”Purtroppo i risultati lasciano l’amaro in bocca dopo due gare molto faticose, nelle quali abbiamo trovato comunque qualche soddisfazione. Ci siamo sentiti in forma e siamo riusciti a partire con il piede giusto sia nello shakedown che nelle prime speciali, poi purtroppo una doppia foratura ha ridimensionato le ambizioni. La seconda tappa è stata davvero dura, visto che l’abbiamo affrontata con una vettura sistemata per quanto possibile dopo la rottura al cambio, e siamo usciti dall’assistenza per un soffio, quasi oltre tempo massimo. È stata una prova di resistenza, visto che partire dietro con le condizioni che c’erano ci ha fatto trovare rotaie molto scavate e prove difficili da affrontare con le nostre vetture. – afferma Trentin – Ma dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno, perché è stata una gara molto formativa e siamo riusciti, nelle difficoltà, a fare chilometri e a portarla a termine. I tempi e il ritmo che abbiamo mantenuto nei momenti in cui non abbiamo avuto problemi ci fanno ben sperare per il nostro percorso di crescita”.