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Affrontare il Rally di Ypres WRC: i consigli di Freddy Loix

Ogni gara ha un suo re, ovvero quel pilota che riesce ad interpretare al meglio quel determinato evento e riesce a portare a casa il successo in qualunque condizione ambientale. Parlando di Ypres Rally non si può non parlare di Freddy Loix.

Il pilota di Tongeren, classe 1970, ha partecipato alla mitica gara belga per ben 22 volte raccogliendo 11 vittorie, 14 podi e ben 113 prove speciali vinte, numeri record per un pilota di grandissimo talento che nel suo palmares può vantare anche 89 gettoni nel WRC con 3 podi (2° in Portogallo 1997 e in Spagna 1998 e 3° in Portogallo 1998). Il belga, intervistato da DirtFish, ha svelato alcuni segreti e dato alcuni consigli agli equipaggi che affronteranno le strade di Ypres.

Leggere la strada: “Ypres è un’evento unico, le strade sono molto strette e scivolose, ma la cosa che rende questo evento ancora più difficoltoso sono i continui cambi di asfalto anche nella stessa prova speciale. Bisogna capire bene dove e come cambia l’aderenza, questo è un’aspetto fondamentale per far bene”.

I tagli: “I tagli saranno parte fondamentale della gara, bisogna però capire bene dove effettuare questi tagli. In alcune curve puoi permetterti di tagliare con tutta la vettura, questo può darti una velocità di uscita molto elevata. Attenzione però, commettere un’errore è facile, il rischio di forature è sempre dietro l’angolo. Con i pneumatici usati nel WRC il rischio forature dovrebbe diminuire, ma bisogna comunque stare molto attenti. Le ricognizioni giocheranno un ruolo fondamentale per individuare i punti su cui “tagliare”, soprattutto per i piloti che corrono su queste strade per la prima volta”.

Il meteo: “Il meteo gioca sempre un ruolo fondamentale a Ypres. Si preannuncia meteo soleggiato per il rally, penso che ultimamente il Belgio abbia avuto fin troppa pioggia. Al momento i fossati intorno alle strade sono abbastanza bagnati, ma bastano poche giornate di sole per far sì che asciughino”.

Posizione di partenza: “In tanti pensano che partire per primi sia un vantaggio, si pensa di trovare una strada pulita, ma non è così. Quando gareggiavo e mi capitava di partire per primo finivo la gara sempre dal secondo posto in giù. Quando parti per primo trovi sulla carreggiata una patina di sporco portata dalle vetture che hanno effettuato le ricognizioni. Quindi partire terzo oppure quarto può essere un piccolo vantaggio, in quanto la strada è più pulita. Questo fattore è molto importante nei punti di frenata per avere più grip possibile”.

Detto questo, Fast Freddy parla di Thierry Neuville: “Probabilmente Thierry è il grande favorito. Ha dalla sua un’ottima esperienza su queste strade ed è l’unico ad averci gareggiato nel 2018 con una WRC. Questo evento è fondamentale per tutto il movimento, avere un belga vincitore sarebbe fantastico. Gli organizzatori stanno facendo un grandissimo lavoro, sono perfetti è ormai da anni tutti gli altri organizzatori prendono spunto dai ragazzi del Club Superstage”.

In tutto questo però c’è un pizzico di amarezza per non poter essere al via della gara: “Non ho potuto correre per mancanza di tempo. Gestisco una concessionaria Aston Martin a Bruxelles, a causa della pandemia abbiamo passato momenti molto difficili con aperture e chiusure che si susseguivano. Prendersi una pausa per correre in questi momenti è tremendamente complicato. Naturalmente assisterò alla gara, non vedo l’ora di immergermi nella magica atmosfera di Ypres. Sarò presente per assistere due giovani promesse belghe: Sébastien Bedoret e Niels Reynvoet. Entrambi questi ragazzi hanno vissuto periodi difficili con dei programmi in continuo cambiamento a causa della pandemia, però vederli al via della gara di casa è molto bello”.

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