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WRC: le tre opzioni per il futuro

neuville rmc 2024

Il gruppo di lavoro voluto dalla FIA sta lavorando per dare una direzione al Mondiale. Hyundai si oppone all’idea di passare alle Rally2 mentre il Promoter vuole regole chiare per attrarre altri costruttori

Come si sa, da qualche mese la FIA sta lavorando per capire quale possa essere il futuro del WRC. Il primo passo è stata la creazione di un gruppo di lavoro capitanato da due personaggi di grande esperienza come il vicepresidente della FIA stessa ed ex navigatore vincitore del titolo mondiale 2001 al fianco di Richard Burns, Robert Reid, e David Richards, presidente di Motorsport UK, fondatore della Prodrive e iridato nel 1981 al fianco di Ari Vatanen. Il gruppo di lavoro guidato da Reid e Richards sta discutendo su quale possa essere la classe regina del WRC in un futuro più vicino di quanto si pensi.

Tre le ipotesi al centro del dibattito: mantenere la situazione attuale con le Rally1 come protagoniste, passare alle Rally2 oppure creare una nuova classe che si potrebbe definire Rally2 Plus. Soluzioni – le ultime due – che se approvate potrebbero entrare in vigore rapidamente, già il prossimo anno o nel 2026.

Nei giorni scorsi la FIA ha anche lanciato un sondaggio tra gli appassionati (ne abbiamo parlato qui) che dovrebbe essere presentato al World Motor Sport Council il 28 febbraio in modo da avere ulteriori dati su cui ragionare.

Sulla questione è intervenuta di recente Hyundai che ha dichiarato di voler correre con le Rally1 fino alla conclusione del periodo quinquennale di omologazione (dal 2022 al 2026), avendo deliberato investimenti significativi nello sviluppo della sua i20 N Rally1 per i prossimi due anni. Una posizione rafforzatasi dopo la vittoria nella prima gara stagionale, il Monte-Carlo, davanti alla Toyota: “Sappiamo cosa vogliamo fare e abbiamo un piano molto chiaro, l’importante è metterlo in pratica” ha detto il team principal Cyril Abiteboul. “Per questo, abbiamo anche bisogno di un po’ di chiarezza dato che si sviluppa una vettura in base ad una serie di regolamenti. In questo momento, possiamo solo supporre che i regolamenti siano quelli pubblicati. Penso che a Monte-Carlo in termini di qualità abbiamo avuto qualcosa di fantastico e super competitivo fino all’ultima tappa. Inviterei la FIA a riflettere su qualsiasi cambiamento radicale alla formula attuale, che francamente deve essere adeguatamente rispettata”.

Da parte sua, il Promoter WRC pur non essendo direttamente coinvolto nel lavoro del gruppo di Reid e Richards ha espresso il desiderio di un insieme di regolamenti “chiaro” e “attraente”: “L’unica cosa che chiediamo è un insieme chiaro di regolamenti che funzioni il più rapidamente possibile per i costruttori e che ci dia la possibilità di attirarne altri” ha dichiarato Peter Thul.