Motorsport, hobby e… chiacchiere

copertina rs febbraio 2024

La direzione assunta anni fa, quella del passare da una coppetta per tutti a un titolo (ma anche tre) per chiunque, quella del volontariato per passione e spesso senza formazione, chiede il conto. Un conto salato…

I rally italiani come le bocce, nelle mani di un esercito di hobbisti (un po’ lobbisti) e volontari, molti dei quali in pensione. Succede che in Trentino, Lombardia e Toscana alcune associazioni di ufficiali di gara non rinnovino la licenza per via della legge sul lavoro sportivo. Legge che ha fatto il Governo Meloni nel 2023 e che, però, non si capisce bene perché sarebbe colpa dell’Aci nel 2024.

La chiusura di asd storiche avviene in un momento in cui, attraverso le nuove tecnologie adottate dai sistemi di tracciamento (vi raccontiamo il nuovo tracking nelle prossime pagine di questo numero di RS), in quasi tutta Europa ormai si tende ad utilizzare non più di sei postazioni di commissari su circa 15 chilometri di prova speciale. Ciò permette di abbattere i costi di organizzazione e di partecipazione ed è, ovviamente, in totale antitesi con ciò che avviene in casa nostra, dove l’allestimento di sicurezza di una PS arriva a costare intorno a 5.000 euro a chilometro, fatta eccezione per le gare titolate dove si toccano i 7.000 euro a chilometro.

E se per gli ufficiali di gara ci sono diverse alternative (fare il volontario o il collaboratore fino a 5.000 euro annui, riunirsi in un gruppo o, e di questo vi parliamo nelle prossime pagine, trasformarsi in un’associazione culturale) per piloti e copiloti alternative ai chilometri da macinare non ce ne sono. Per contro, i continui aumenti dei costi in Italia si ripercuotono sui praticanti e trasformano i rally in uno sport sempre più elitario per fortunati dopolavoristi spesso un po’ panciuti, che in realtà dovrebbero essere l’altra metà dei rally, quella che insegue i giovani e i nuovi talenti. Ed ecco che la direzione assunta anni fa, quella del passare da una coppetta per tutti a un titolo (ma anche tre) per chiunque, quella del volontariato per passione e spesso senza formazione, chiede il conto. Un conto salato, che va ben oltre il remake di quei piloti che dicono di essere dei professionisti perché corrono nella Coppa Rally di Zona “che è un Campionato Italiano, hai capito? Informati…”.

sommario rs febbraio 2024
Sommario RS febbraio 2024

D’altra parte, in Italia, per vincere il CIR nel 2023 bastavano 840 chilometri di prove speciali, la metà della distanza che c’è tra Palermo e Milano. In Spagna bisognava farne 1.320, in Francia 1.820 e in Belgio (grande 1,5 volte la Lombardia) 1.866. Avete mai visto un atleta arrivare alle Olimpiadi senza allenamento? Provateci voi, lontani dalla tastiera e da Facebook, ad ambire al Mondiale dopo aver corso meno di tutti (reputo intelligentissima la scelta di Roberto Daprà di correre anche il CIR come gare test in cui allenarsi per il WRC2).

Eh, “ma è colpa di Fiat, della Lancia e degli Elkann-Agnelli che non hanno interesse nei rally” (in Francia e in Belgio, però, la Stellantis Rally Cup è una realtà ormai consolidata). Se è per questo, Citroen dice di esserci, dietro il programma di Andrea Crugnola. Toyota c’è con il trofeo di maggiore successo e con una vettura ufficiale e forse una seconda da luglio in poi.

E Suzuki sicuramente c’è e da circa due decenni vede piovere diverse centinaia di migliaia di euro in più all’anno nelle sue casse grazie alle vendite delle Swift e delle Baleno usate nella serie monomarca e dei relativi pezzi di ricambi. Ecco, sarebbe bello sapere come mai Suzuki Italia non investe su uno dei suoi giovani (uno dei suoi “cari” clienti sportivi) facendogli disputare gratuitamente qualche gara all’estero, visto che dice di credere nei valori dello sport e di organizzare una serie propedeutica, specialmente adesso che c’è la Rally5 Kit fatta da Suzuki Spain che vi sveliamo su questo stesso numero della rivista.

Se un giorno Nalli o Nicoletti avranno qualcosa da dirci, consci che i nostri non sono i microfoni dei loro media partner, ve ne daremo conto. Intanto, vi lasciamo ai numeri. I numeri dei Campionati Italiani contro quelli francesi, spagnoli e belgi. I numeri dei trofei italiani e di quelli europei. Perché i numeri non mentono. Mai…

Affettuosamente