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Mads Ostberg guarda con fiducia al 2024

Il norvegese Mads Ostberg parla dopo la vittoria all’Hungary Rally. Ammette che il successo nell’ultima gara dell’ERC gli ha ridato entusiasmo in una stagione in cui ha anche pensato di smettere

Mads Ostberg ha 36 anni compiuti l’11 ottobre, buona parte dei quali dedicati ai rally. Ha corso nel WRC con Ford e Citroen vincendo con la Fiesta il Portogallo 2012 dopo l’esclusione dalla classifica di Mikko Hirvonen. Dal 2019 al 2021 ha gareggiato nel WRC2 vincendo il titolo nel 2020. Lo scorso anno ha conquistato il titolo ungherese mentre in questa stagione è stato impegnato nell’Europeo con una Citroen C3 Rally2 gommata MRF vincendo l’ultima gara, l’Hungary Rally, sempre con la vettura francese ma con gli pneumatici Pirelli.

Un risultato, quello in terra ungherese, che salva in parte una stagione nel corso della quale Mads Ostberg ha anche pensato di ritirarsi dalle corse. Nell’ERC oltre al successo nell’ultima gara è arrivato sul podio al Rally Serras de Fafe ed al Rally Liepaja, troppo poco per uno che puntava apertamente al titolo finito poi nelle mani di Hayden Paddon.

“È stato davvero importante – ammette Mads Ostberg – il successo in Ungheria. Abbiamo avuto un anno difficile, abbiamo avuto tanti problemi mentre all’inizio dell’anno i nostri obiettivi erano altri”.“È stato cruciale per me e per la squadra vincere l’ultima gara perchè ci ha indicato che possiamo ancora divertirci ed essere competitivi. E’ per questo che facciamo i rally: vogliamo divertirci e non mi diverto quando non lotto per il vertice. Quindi potrei anche smettere di correre se non sono in grado di essere competitivo, ma penso che questo risultato sia stato importante per la mia fiducia. Corro da molto tempo, so che non sono più un giovane talento e so anche che ho ottenuto molto in carriera”.

“Molti dei miei sogni – aggiunge Mads Ostberg – si sono avverati, quindi non sto lottando per salire su una Rally1 ufficiale. Corro per divertirmi e per essere competitivo e probabilmente sarei il primo, se vedo che non posso più essere dove voglio essere, a dire che è ora di smettere. Ma ho ancora grandi sponsor, sono in grado di ottenere buoni contratti e sono in grado di rimanere in gioco”.