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Dakar 2020, Al-Attiyah, Peterhansel, Sainz o De Villiers?

Fernando Alondo nella Dakar Rally 2020

La Toyota è la favorita per la vittoria di questa Dakar 2020, ma resta da vedere come Nasser Al-Attiyah si comporterà in un Paese in cui non si sentirà a suo agio al 100% a causa delle sue scarse relazioni con i sauditi. Naturalmente, la sua professionalità supererà ogni problema, ma sicuramente questa non è la Dakar preferita da Al-Attiyah.

Sempre con Matthieu Baumel al suo fianco e con una Toyota Hilux ancora migliore – evoluta essenzialmente in termini di raffinatezza e affidabilità dei componenti chiave – Al-Attiyah ha dimostrato di essere uno dei piloti più preparati ad ogni evenienza in gara negli ultimi anni.

Data la quantità inimmaginabile di sabbia prevista in questa Dakar 2020, Al-Attiyah è il favorito: “Ci sono così tanti buoni piloti in questa gara che l’unico modo per rimanere in vantaggio è essere il migliore ogni giorno”, ha detto il pilota. 

Nelle Mini John Cooper Works, ci saranno due nuovi posti con Stéphane Peterhansel e Carlos Sainz. Peterhansel raggiu. Paulo Fiúza sostituisce Andrea Peterhansel, che, per motivi medici, non partecipa alla gara: “Conosco solo una città per via di una gara motociclistica che ho fatto molto tempo fa e per una corsa a cui abbiamo partecipato di recente”.

Ad ogni modo, la sua esperienza è enorme e il francese sa come vincere una Dakar con una vettura competitiva, dato che ha trionfato due volte con Peugeot nel 2016 e nel 2017. Se sabbia e dune sono prevalenti in questa Dakar 2020, e il Mini è all’altezza, Peterhansel sarà l’altro favorito. Lo sfidante di Al-Attiyah.

Al suo fianco, però, nella X-Raid, c’è un altro favorito, Carlos Sainz, per due anni vincitore con Peugeot. Come Peterhansel, anche lo spagnolo sa cosa significa vincere con una vettura competitiva e ad armi pari, ma se il trionfo di Sainz due anni fa è stato un po’ “sofferto”, diciamo che a 57 anni la Dakar 2020 non sarà facilissima. La classe non gli manca, ma la Dakar è molto dura.

Giniel de Villiers è, secondo noi, il quarto pretendente al trono della Dakar 2020. Su un’altra Toyota Hilux, è un pilota da tenere d’occhio in quanto ad approccio abituale. Sta sempre a ridosso dei primi e poi approfitta delle pause altrui e degli errori. Un vero stratega. 

Dopo la sua vittoria nel 2009, la prima edizione in Sud America, in 10 edizioni è salito sei volte sul podio, fattore che conferma la sua grande competitività. Se vincesse, nessuno sarebbe sorpreso, perché guida una Toyota di alto livello. L’ultima volta che la Dakar ha cambiato il suo continente è stato de Villiers a vincere.