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Rally, Bernacchini torna a correre con Nasser Al-Attiyah!

giovanni bernacchini and nasser saleh al attiyah.

Dopo dieci anni il navigatore di nuovo a fianco del pilota qatarino. Per ora il programma prevede tutto il Campionato Medio Orientale e alcune uscite nel WRC

La stagione 2024 di Giovanni Bernacchini, il navigatore italiano figlio d’arte, ha preso una piega nuova ed inaspettata. Questa settimana si corre il Qatar International Rally, prima prova del MERC, e l’esperto lombardo sarà della partita al fianco di Nasser Saleh Al-Attiyah ricomponendo così un equipaggio che aveva corso fino al 2014. Bernacchini, cinquant’anni, con il campione qatarino ha vinto quattro volte il Qatar International Rally ed in tutto 25 rally nel MERC di cui è stato campione nel 2011 e nel 2014.

Bernacchini prende il posto di Mathieu Baumel che navigava Al-Attiyah dall’inizio della stagione 2015, al termine dell’esperienza con “Bernacca”. Con Baumel Al-Attiyah hanno vinto quattro Dakar, due titoli W2RC, 30 rally del MERC e nove campionati regionali FIA.

Al-Attiyah ha spiegato: “Non è una nuova sfida quella con Giovanni. È stato con me per molto tempo e abbiamo vinto il campionato insieme più volte. Quest’anno ho deciso di averlo di nuovo. Con Mathieu non funzionava proprio come volevo. Comunque abbiamo un buon rapporto e ora è libero. Devo anche decidere il prossimo copilota per la Dakar e la stagione del cross country. Faremo il Campionato Medio Orientale e credo che lo sponsor Visit Qatar voglia fare tre o quattro gare nel WRC, forse nel WRC2. Magari il Portogallo, la Sardegna, la Grecia, insomma quelle che mi piacciono. Saremo molto impegnati anche con il nuovo programma della Dacia”.

Bernacchini ha aggiunto: “È un piacere per me tornare dopo 10 anni con Nasser. Abbiamo vinto quattro volte qui insieme e spero davvero che questa nuova avventura dopo 10 anni possa avere altrettanto successo. È qualcosa che mi sorprende in senso positivo, ma spero davvero che il nostro accordo possa riportare le stesse vittorie. Quando ho lasciato Nasser ho provato comunque a vincere qualche gara in Medio Oriente. Ora ho di nuovo la possibilità. Spero davvero di aumentare il mio numero di vittorie”. Aggiunge: “Nasser mi ha chiamato all’ultimo minuto chiedendo se ero disponibile per navigarlo al Rally del Qatar ed eventualmente in tutto il MERC, perché aveva bisogno di un navigatore. Quindi negli ultimi tre giorni ho dovuto fare la licenza, biglietti aerei e volare in Qatar, tutto questo accade a dieci anni di distanza dalla nostra ultima stagione assieme nel 2014, in cui abbiamo conquistato oltre al titolo MERC, anche il titolo nel WRC2!”.

Il discorso si sposta poi sulla stagione: “Il mio programma è al momento work in progress. Questa gara in Qatar e la conseguente partecipazione al MERC con Nasser sono stati una bellissima e inaspettata sorpresa. Sempre con Nasser, stiamo valutando la partecipazione ad altre gare internazionali. Sto valutando la partecipazione al WRC Master con Khalifa, che è il cugino di Nasser. Poi non nascondo che mi piacerebbe fare anche qualcosa in Italia. Pero’ al momento è tutto “work in progress”, come ho detto”.

Il discorso con Bernacchini poi si incentra sul Rally del Qatar: “Con Nasser ho vinto questo rally in quattro occasioni, il Qatar è un bel rally. La gara è cresciuta tanto negli ultimi anni, nonostante si corra su “strade” nel deserto, cosa che ad esempio non accade in Oman oppure in Giordania dove si corre su strade strutturate. Per indicare la strada gli organizzatori hanno ideato una soluzione interessante: le curve vengono segnalate con delle bandiere della Federazione e con delle barriere di ferro, questo per far si che si passi vicino a queste. Le curve a destra sono segnalate con una bandiera amaranto, mentre quelle verso sinistra con una bandiera bianca. La gara ha medie orarie molto elevate, fondo che in alcuni tratti si presenta molto duro e poco sabbioso, il rischio di forare se si esce dalle traiettorie è molto elevato. Sono previste tredici speciali in totale, partenza con una speciale in un kartodromo, mentre nelle successive due giornate sono previste le restanti prove. La Federazione negli ultimi anni sta lavorando per portare sempre più equipaggi europei, basti pensare che negli ultimi anni hanno partecipato alla gara piloti del calibro di Meeke, Mikkelsen, Lindholm e Ostberg. Il norvegese è alla sua terza partecipazione, con lui quest’anno saranno presenti Loubet e Sesks”.