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CIR: team ed equipaggi chiedono una giornata di test

rally il ciocco 2024

Tra i presenti, che erano complessivamente una quarantina, tutti hanno richiesto la giornata di test, perché le gare del CIR sono diventate decisamente “tirate” e il solo shakedown, anche per brevità di passaggi, non consente più agli equipaggi e ai team di settare al meglio le loro vetture. Ma Aci Sport ci sta già lavorando.

Inserire una intera giornata di test collettivi pre-gara negli eventi del Campionato Italiano Rally. La richiesta sembra generale, perché è stata fatta da quasi tutti i presenti all’incontro organizzato da Aci Sport venerdì 15 marzo alle 19 nel Ciocco Hotel. Dopo le prime “schermaglie di gara” del Ciocco, poco prima di cena, infatti, il presidente della Commissione Rally, Daniele Settimo, il direttore generale di Aci Sport, Marco Rogano, e il direttore delle attività sportive Aci, Marco Ferrari, hanno incontrato i piloti e i team per chiedere eventuali correttivi alle novità regolamentari introdotte quest’anno, come la qualifying stage e altro.

Tra i presenti, che erano complessivamente una quarantina, tutti hanno richiesto la giornata di test, perché le gare del CIR sono diventate decisamente “tirate” e il solo shakedown, anche per brevità di passaggi, non consente agli equipaggi e ai team di settare al meglio le vetture. Da qui la richiesta generale ad Aci Sport, che ovviamente si è detta disponibile a lavorare nella direzione richiesta.

Ovviamente, i test dovrebbero essere organizzati dagli organizzatori della gara e per permettere l’ammortizzamento dei costi è necessario che siano collettivi. “Collettivi significa tutti”, ci spiega Marco Rogano, che aggiunge: “Anche perché bisogna cercare di agevolare tutti i team e gli equipaggi e cercare di metterli sullo stesso livello di competitività. Però, non possiamo neppure permettere che gli organizzatori non recuperino i soldi anticipati per organizzare i test, o peggio che ci perdano migliaia di euro, e quindi è giusto che tutti partecipino a questa giornata e a quel test e non che, dico per dire, vadano a provare altrove”.

In realtà, i test collettivi, permettono agli avversari di studiare le regolazioni dei rivali e prendergli le misure strategiche e, proprio per questo, quando già Aci Sport li aveva inseriti nel CIR, alcuni team preferivano farli altrove. Però, fino a dieci anni fa la nostra economia era florida, mentre ora i costi sono alle stelle. Da qui la necessità che la regola sia restrittiva nel senso del termine “test collettivi”.

Poi c’è un altro problema. Se tutto è così tirato come tempistiche, dove si inseriscono questi test senza fare schizzare in alto i costi fissi dei team: alberghi, pranzi, cene, giornate da pagare ai meccanici, eccetera? “Visto che è una richiesta generale ci stiamo già lavorando come federazione. Però non è semplice – ammette Marco Rogano –. Adesso gli equipaggi arrivano giovedì per fare ricognizioni e verifiche, quindi dovremmo fare i test al mercoledì e di conseguenza i team dovrebbero arrivare al martedì. Temo che i costi fissi salirebbero notevolmente. Non so se tutti possono permetterselo. Per questo dico che ci stiamo lavorando, perché non possiamo neppure raddoppiare le già importanti uscite di chi corre. Per fortuna, la nostra Commissione Rally è ricca di professionalità e di capacità e speriamo di risolvere al meglio il tutto e in tempi rapidi”.