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Storico Crugnola, è campione d’Italia con tre gare d’anticipo

Crugnola ometto

Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto sono campioni d’Italia per la terza volta in carriera. Lo scudetto è arrivato con tre gare d’anticipo, qualcosa che non succedeva da 34 anni: era il 1989 quando Dario Cerrato vinse il terzo dei suoi cinque CIR con quattro gare d’anticipo (ma sulle 25 che erano in calendario contro le 8 di quest’anno). Inutile la grande resistenza di Giandomenico Basso e Lorenzo Granai: per loro la soddisfazione del secondo posto in gara.

Una gara dominata, condotta dal primo all’ultimo metro. Un campionato straordinario, in cui ha lasciato per strada solo 4 sui 145 punti messi a disposizione sin qui. Una vittoria incredibile, che esalta ancora di più un equipaggio, un team che da marzo a oggi hanno fatto qualcosa di incredibile. Il terzo scudetto di Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto forse è il più emozionante, di sicuro è il più impressionante. Non hanno vinto, hanno annichilito chiunque si trovasse sulla loro strada. E non gente qualunque: Giandomenico Basso è riuscito solo qui a metterlo in difficoltà, e comunque non abbastanza per sbarrargli la strada. Fabio Andolfi ha concluso una sola volta a podio, al Ciocco. Crugnola invece non si è fatto trovare mai impreparato, ha battuto tutti, li ha spiazzati sempre. Ha allungato in classifica fino all’impensabile, fino a trovarsi in mano il jolly per chiudere il campionato quando tutti, a inizio stagione, pensavano che oggi si cominciasse appena a capire come sarebbe potuta andare.

Non hanno avuto rivali, o meglio: ne hanno avuti e di spessore, ma tutti i tranelli che hanno messo in campo non sono riusciti a fermare gli ormai tre volte campioni italiani. Vedremo se ora fra 1000 Miglia, Sanremo e Monza Crugnola, Basso, Andolfi e De Tommaso (a Roma ritirato fin dalla prima prova al Colosseo) li troveremo al via comunque, ma da giocarsi resta appena il secondo posto, il titolo di vicecampione. Basso avrà a disposizione l’arma in più della Skoda Fabia RS Rally2, fondamentale qui per consentirgli di battagliare com’è nelle sue corde, ma quanto durerà prima che l’ultima arrivata di casa Skoda varchi anche i cancelli di Munaretto e la usi lo stesso Andolfi? E, nel caso, quale sarà l’impatto del savonese con una vettura molto diversa rispetto alla evo?

Tutte domande che fatalmente avranno risposta più avanti. L’unica risposta vera e propria oggi l’ha data ancora lui, ancora Crugnola. Avremo otto mesi ora per chiederci di nuovo: chi lo fermerà adesso? Sarà il nuovo Andreucci? E quella Citroen là, come si fa a superarla sull’asfalto? A proposito: FPF ne ha piazzata là un’altra, e stavolta ha fatto saltare il banco con quintali di tritolo. Un pacchetto clamoroso: pilota, navigatore, gomme Pirelli, auto, team. Una stagione perfetta. Diciamolo pure: una stagione che rimarrà nella storia.