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Omar Pedrazzoli: Rally Valli Ossolane 2008, ultimo appuntamento

Davide Riedmann e Omar Pedrazzoli

L’edizione numero 44 del Rally Valli Ossolane, disputata il 15 giugno 2008, si macchiò di sangue. Omar Pedrazzoli, all’epoca navigatore di Craveggia, morì a 26 anni in seguito ad un incidente che avvenne sulla quarta prova di Montecrestese. Pedrazzoli copilotava Davide Riedmann nella Renault Clio Super 1600 numero 6. La vettura uscì di strada dopo aver percorso 6,4 chilometri cronometrati. In pratica, impattando contro un guard-rail lo divelse e finì giù. Per fortuna non rimase coinvolto nessuno spettatore, ma la situazione apparve subito gravissima.

Sul posto arrivarono tre ambulanze dotate di centro mobile di rianimazione, i vigili del fuoco con i tecnici. Pedrazzoli e Riedmann furono estratti dalle lamiere, trasportati in gravi condizioni all’ospedale San Biagio di Domodossola. Purtroppo, per Pedrazzoli non c’era già più nulla da fare. La gara fu immediatamente interrotta in segno di lutto e di solidarietà, perché Pedrazzoli non ce l’aveva fatta e Riedmann versava in gravissima condizioni.

Il 15 giugno 2008 pioveva. Era domenica mattina, le 10 circa. Leader di quel Rally Valli Ossolane numero 44 era Bocchio, che comandava dopo le prime due speciali del sabato, ad Aurano ed in Panoramica. Il biellese si era poi ripetuto anche a Trontano, che era la prima prova speciale di quella maledetta domenica. La Montecrestese richiedeva un “affondo” perché avrebbe potuto assestare la classifica del rally.

Massimo Canella e il “Conte” Silvio Gria fecero il tempo migliore, superarono Bocchio-Mancini in classifica. Passò ancora Borsa, Graffieti e poi toccava a Riedmann, che con la Clio Super 1600 era addirittura in lizza per stare davanti alle vetture di classe Super 2000. Però, al fine prova i due ragazzi non arrivarono. In diretta su Azzurra TV VCO Giudici-Fatichi annunciarono l’incidente e nel volgere di pochi minuti si scoprì cosa era accaduto. La vettura finì contro un guard rail posizionato a destra. Quello composto da Riedmann-Pedrazzoli era un equipaggio esperto e aveva vinto il Rally Città di Torino poche settimane prima.

I soccorsi, purtroppo, si rivelarono inutili per Omar. Dall’incidente scaturì una lunga e complessa inchiesta giudiziaria, oltre che una altrettanto complessa e lunga causa che la famiglia di Riedmann (miracolosamente sopravvissuto e segnato per sempre da quell’incidente) avviò.

L’8 aprile 2016 sulla PS Montecrestese tornarono a rombare i motori, in senso contrario rispetto al passato, solo in parte e in occasione del 3° Rally dei Due Laghi. Sulla prova in cui perse la vita Pedrazzoli era stata eretta una lapide, che i ragazzi del Trofeo Merende stavano abbellendo e onoravano con qualche fiore, recitando una preghiera in memoria dell’amico. Però, quel giorno, alla vigilia della gara, fecero una brutta scoperta: degli idioti l’avevano imbrattata. Un gesto che lasciò sconcertati e sdegnati i genitori, gli amici di Omar e gli appassionati ossolani.