WRC: in Croazia la nuova ala posteriore della Puma Rally1

Debuttano sull’asfalto croato le alette verticali sull’ala posteriore, soluzione già vista sulla Hyundai e sulla Toyota, che hanno lo scopo di evitare un eccessivo sovrasterzo

Dopo quasi un anno di studi e di test in Croazia, prima gara su asfalto della stagione, farà la sua comparsa la nuova ala posteriore della Ford Puma Rally1 frutto di un lungo lavoro di test su varie superfici. La modifica principale nella nuova ala è l’aggiunta di due alette verticali che aumentano l’area laterale dell’ala posteriore. Vale a dire che quando l’auto si intraversa, il movimento laterale della parte posteriore dell’auto viene rallentato dall’aumento dell’esposizione all’aria dell’ala che ha, quindi, l’obiettivo di evitare l’eccesso di sovrasterzo. Le alette verticali non sono certo una novità dato che sia la Toyota GR Yaris Rally1 che la Hyundai i20 N Rally1 li hanno già – con lo stesso scopo – nella versione attuale dell’ala posteriore.

Ma la presenza delle alette comporta anche alcuni aspetti negativi. Quando l’auto gira, la loro presenza aumenta l’area dell’ala posteriore, aumentando così la resistenza all’aria. Invece in rettilineo le alette verticali tendono a ridurre la velocità dell’aria sotto l’ala e quindi la capacità di generare carico aerodinamico.

La nuova ala posteriore della Puma presenta una seconda modifica: l’estremità anteriore dei fianchetti laterali, quella a contatto con il corpo vettura, ora ha una forma svasata invece di essere perfettamente verticale. L’obiettivo di questa scelta è quello di favorire l’ingresso dell’aria sotto l’ala centrale probabilmente perché sono state individuate delle aree dopo passa poca aria o dove è maggiore il ricircolo. Pertanto, costringere più aria a fluire in quelle zone aumenterebbe la velocità della stessa, aumentando la generazione di carico aerodinamico che potrebbe compensare la perdita di carico dovuta alle nuove alette.

(immagini Croatia Rally e M-Sport Ford)